COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)  
4 agosto 2018 10:17 - Cristina Ciccarelli
Bell'articolo

Anch'io dico a volte 'se non si arriva alla vecchiaia significa che si è morti giovani' quando ho sentito certe frasi del tipo ' mi raccomando, non ti invecchiare', in italietta hanno grosse difficoltà anche nel pronunciare la parola Vecchiaia e sono resistenze mentali di chi rifiuta l'avanzare degli anni cioè quella fascia sociale non saggia.
Spesso ho visto gente in avanzata età assumere atteggiamenti ridicoli, circensi, grotteschi che mi rievocavano una stolteria sociale incapace di accettare e n3l contempo ho avuto modo di conoscere molti vecchi saggi -uomini e donne- con animo nobile e sempre pronti a darti consigli utili per navigare in mezzo a odio invidia e guerre, la saggezza conferisce AUTOREVOLEZZA ed ho un bellissimo ricordo di tutti queste persone sagge che ho inc8ntrato con occhi pieni di luce e con un buon uso della parola che avevano alle spalle un vissuto significativo.

In italietta hanno la "sindrome della gioventù adolescenziale" ed hanno 7nventato le parole 3a e 4a età proprio perché la parola vecchio o vecchia è un altro tabù di stampo bo4ghese, ho origini contadine e nel linguaggio pulito della categoria si usa saggiamente la parola vecchio/a anche per gli oggetti perché è saggio riconoscere l'obsolescenza anziché far finta che gli anni non passino.

La cultura italiana prevalente è stracolma di tabù infatti il modo di parlare da forti segnali sulle difficoltà nel riconoscere il cd vecchio dal nuovo, spesso si offendono perché hanno una padronanza l7nguistica degna della demenza.
16 gennaio 2018 18:31 - lucillafiaccola1796
Mia Nonna dice: chi non ci arriva [alla Vecchiaia], ci rimette la Pelle...
15 gennaio 2018 15:09 - savpg8801
Non so se in altre realtà etniche o linguistiche esista questa mania, o meglio fobia, di considerare inopportune certe parole o definizioni della realtà della vita e di conseguenza correggerle modificandone, in definitiva, il vero significato addivenuto per tradizione , maturazione linguistica, correttezza e opportunità interpretativa. Sminuire il significato esatto di certe definizioni, appunto, quali Terza età anzichè vecchiaia, oppure diversamente abile anzichè menomato, o, ancora, operatore ecologico anzichè spazzino, ecc. ecc. ma l'elenco sarebbe troppo lungo e di vario grado.. . questa mitigazione forzata perciò , quasi strumentale, è utilizzo di figure retoriche inappropriate molto spesso; quasi alla ricerca di un sistema atto a blandire , un climax addolcente, un utilizzo di eufemismi sospetti, senza arrivare ad iporboliche spiegazioni ad andamento negativo.
Anche frasi in uso come: assolutamente si (o no), che sono il contrario di quanto detto prima, sono licenze che travisano la lingua e la grammatica italiane. Per non parlare dei congiuntivi che, anche un direttore di un importante giornale italiano oggi in intervista su Rai3, non ha utilizzato; credo che "è" come tanti politici fanno, o " grazie di averci( in plurale) seguito(in singolare)". Ma l'elenco sarebbe lunghissimo.
Se io sono vecchio non me ne vanto, ma se mi dicessero: sei un terzista in età, mi arrabbierei.
Mia nipotina pochi giorni fa mi ha definito (pur ridendo), un v e c c h i o saggio. Chissà come le sarà venuto in mente, dal momento che i giovani, oggi, disdegnano le spiegazioni e le raccomandazioni di ogni tipo.
  COMMENTI
  (Da 1 a 3 di 3)