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20 luglio 2018 22:17 - Cristina Ciccarelli
Il razzismo fa comodo a molti, sono molto dura contro il razzismo perché è figlio dell'ignoranza che viene partorita solo da chi è abituato/a a vivere sempre e solo fra simili quindi in contesti sociali ristretti ( privati e professionali ), sono settari perché vogliono un mondo livellato a loro piacimento.
23 giugno 2018 18:57 - m7teverde8154
Mi sbaglierò, sig. Alessandro, anche perché non ho particolari competenze né storiche né dialettiche, ma la prova di quanto lei abbia ragione sta proprio nella malcelata "animosità" espressa, con quanto scrivono, dai suoi detrattori... Mi sembra che, per confutarla, si arrampichino a tutti i costi sugli specchi con il rischio che ne consegue... Glie lo dico da apolitico e da persona che - per dirla con Mughini - ABORRE la politica a 480°... Spero, a grandi linee, di essermi spiegato! NON c'è posto, nell'universo umano, per il razzismo comunque configuratooooo o giustificatoooooo!!!
23 giugno 2018 10:48 - giancarlo3171
Preciso meglio il mio pensiero, come mi ha chiesto.
Prima di tutto mi sembrava già chiaro dal mio primo intervento che non la ritengo in malafede.
Le credo quando scrive di non appartenere ad alcun partito politico, ma quando scrive "quindi non faccio propaganda" è una ingenuità.
Qualsiasi scritto e pubblicato ha un significato politico, anche al di la delle intenzioni.
Per me lei vede il razzismo anche dove non c'è.
Quando Salvini ha detto "I ROM italiani purtroppo ce li dobbiamo tenere" intendeva "i delinquenti che vivono nei campi Rom ce li dobbiamo tenere".
Certo Salvini parla come mangia, non usa un linguaggio politicamente corretto ed è per questo che guadagna voti.
Dagli altri commenti è chiaro che quello che lei ritiene razzismo è principalmente disgusto per delinquenza ostentata e spesso non adeguatamente punita dalla magistratura.
Naturalmente non nego che il razzismo ci sia, ma in Italia lo ritengo un fenomeno limitato.
Ci pensi, continuando a scrivere così fa un favore a Salvini.
23 giugno 2018 10:24 - f7555
Gentile Alessandro, la tua conclusione non mi sta bene, ma il confronto per me è stato istruttivo, più che sul contenuto, sul modo di procedere.
Esatto, continuo a non vedere nessuna deriva razzista, vedo una deriva di egoismo, vedo scarsissimo spirito di pietà, vedo crescere l’invidia e anche la gelosia, la xenofobia è straripante; infine il cinismo, che raggruppa tutti questi sentimenti tutt’altro che caritatevoli; ma il numero dei razzisti per me è rimasto quello di sempre.
saluti
Lucio
22 giugno 2018 14:12 - Alessandro Pedone
@Filanto_051
Il tema che voleva affrontare l'articolo era sul concetto di razzismo. Trovo la sua ricostruzione storica un tantino frettolosa, per usare un eufemismo.
Vuole chiamare "razzismo" buonsenso? Che dirle?
Mi sembra in linea con lo spirito del tempo ed in direzione esattamente opposta allo spirito dell'articolo che ho scritto.
Saluti.
22 giugno 2018 14:07 - Alessandro Pedone
@f7555
Ho compreso il suo punto di vista. Quindi la questione linguistica era tesa a stigamatizzare il "buonismo" dell'articolo che lei trova insopportabile, anche perché non ci sarebbe nessuna deriva razzista.
Tutto chiaro. La pensiamo evidentemente in modo profondamente diverso.
Ciò non significa né che io sia un sofista, né che le non abbia ragione. Semplicemente opinioni diverse.
Saluti.
22 giugno 2018 10:57 - Filanto_051
Egregio Pedone,

A prescindere dalle disquisizioni che Lei espone, non Le pare che - al di là del colore della pelle e delle differenti conformazioni antropolgiche, sarebbe meglio che ognuno 'si dia da fare a risolvere i problemi a casa propria?
L'attuale situazione umanitaria non é altro che il risultato dello sfacelo nel quale è piombato il continente africano [a causa dell'incapacità di amministrarsi, leggi: corruzione dilagante];
mi domando allora: dobbiamo continuare ad aiutare gli africani e, dopo, mantenerli qui, oppure tornare al mero colonialismo (?)
più che 'razzismo' questo lo chiamerei 'buonsenso'
22 giugno 2018 10:18 - f7555
Gentile Alessandro, mi dai ragione ancora una volta: le tre parole che hai detto (polisemia, metonimia, sineddoche) sono degli strumenti retorici, e la retorica va a braccetto per l’appunto con la sofistica, infatti fu inventata proprio dai sofisti nel V secolo a.C. A loro volta, la retorica e la sofistica insieme, danno vita a quell’altra arte che è l’eristica; di cui si fa larghissimo uso nei salotti politici principalmente di sinistra, Michele Santoro, Giovanni Floris, Lilli Gruber; ma non solo di sinistra. E a quanto pare anche da te.
Solo che c’è un problema. E questo è che l’eristica funziona solo con la parola parlata; niente affatto (o quasi), con la parola scritta.

Il motivo che mi ha mosso a parlare è proprio il contenuto dell’articolo, e insieme, l’ultima frase dell’articolo: “È il momento di fare qualcosa. Non si può stare in silenzio a guardare”.
Fino all’elezione di Donald Trump, raramente mi è capitato di commentare qualcosa; ma dopo, anch’io, come te, mi sono detto: “È il momento di fare qualcosa. Non si può stare in silenzio a guardare” quest’ondata di politicamente corretto, di buonismo e di retorica sofistica che si è scatenata con una violenza mai vista.
Il tuo articolo, e non c’è né Crusca né non Crusca cui appellarsi, è un chiarissimo tentativo di estendere il concetto di razzismo in modo esponenziale, in modo da poterlo somministrare non solo ai veri razzisti, che secondo la corretta definizione in Italia non sarebbero che poche decine di migliaia; ma a un’amplissima platea di egoisti, di impietosi, di cinici, di poco misericordiosi cittadini; e financo al mio gatto, fra un po’, che ha avuto l’ardire di nascere bianco e non nero; o a quel tipo dai gusti bizzarri che dal gelataio vuole solo panna e ripudia il cioccolato.

L’articolo, che dici è molto piaciuto, non che su altri siti internet, ma potrebbe apparire perfino sul N.Y.T. e sul 95 % dei mezzi di comunicazione mondiali, perché alla fine non è la quantità che conta, è la qualità; lo diceva anche uno che conosci e che apparteneva al tuo settore: ‘le azione non si contano, si pesano’ (perdona il mezzo sofisma). Dai retta, la deriva razzista è solo nella tua testa.
Saluti
Lucio
22 giugno 2018 7:08 - Alessandro Pedone
@f7555
Francamente mi sfugge l'utilità di queste puntualizzazioni strettamente linguistiche.
Se desidera fare un dibattito su questioni linguistiche mi trova sempre pronto, ma credo che non sia questa la sede più appropriata poiché la finalità dell'articolo è quella di dare un modesto contributo a porre un argine alla deriva razzista che si sta diffondendo nel nostro paese e non solo.
Vede, la “corsettina” di cui accenno nell'incipit dell'articolo che lei commenta su questioni linguistiche è stata fatta davanti alla Villa Medica di Castello (io abito molto vicino e ci vado a piedi) dove ha sede l'Accademia della Crusca... (chissà che non sia stato questo ad ispirarmi il tema dell'articolo).
Le lascio tre parole di cui le suggerisco di approfondire bene il significato: polisemia, metonimia, sineddoche. Sono ragionevolmente certo, confidando nella sua capacità di giudizio, che al termine del suo approfondimento potrà constatare che l'uso dell'espressione “razzismo” per indicare 4 diversi gruppi di fenomeni che conducono, direttamente e indirettamente, a comportamenti razzisti non è affatto impropria nella lingua italiana. Se ha dei dubbi, possiamo sempre chiederlo Accademia delle Crusca:
http://www.accademiadellacrusca.it/it/node/9

Diverso è il discorso sul fatto se ciò sia utile o meno. Questo lo lascio completamente al giudizio dei lettori.
In un precedente commento mi sono addirittura scusato con lei nel caso in cui queste mie espressioni abbiamo portato in lei confusione. Altri lettori hanno apprezzato molto l'articolo che è apparso anche su altri siti internet. E' questione di punti di vista. Ciò che è importante, per il sottoscritto, al di là delle questioni strettamente linguistiche sulle quali mi sento ragionevolmente certo, è il contenuto dell'articolo. Su questo ha dei commenti da fare?

la saluto molto cordialmente con grande simpatia.
21 giugno 2018 11:21 - f7555
Alessandro, non ti accorgi neppure di avermi dato ragione. Dici: “Per "forme" di razzismo intendevo fenomeni di varia natura che hanno in comune, come punto di caduta, incrementare nella società il razzismo”.

C’è sottinteso qualcosa nella tua affermazione: “Per “forme” di razzismo intendevo fenomeni di varia natura (CHE NON SONO RAZZISMO) che hanno in comune, come punto di caduta, incrementare nella società il razzismo”.

Cioè hai voluto elencare 4 fenomeni, che pur non essendo razzismo, portano al razzismo. Ma se quei fenomeni non sono razzismo, non puoi chiamarli razzismo, e invece proprio così li hai chiamati:
Razzismo RETTILE
Razzismo dell’IGNORANZA
Razzismo dell’OPPORTUNISMO
Razzismo dell’INDIFFERENZA
Pretendi, in sostanza, di dimostrare che una “forma” di razzismo, non è razzismo; così come una “forma” di pianta non è una pianta?

Con l’esempio delle piante mi dai ancora di più ragione. Stai facendo la stessa cosa di uno che andato in una serra a comprare 4 “forme” di piante, pretenda poi di pagarne solo una, perché, è vero che le “forme” sono 4, ma la pianta è una sola.
In realtà se compri 4 “forme” di piante o 4 “forme” di animali, ti porti a casa o 4 piante, o 4 animali. Così come se parli di 4 forme di razzismo, alla fine hai 4 razzismi.
Hai fatto un bellissimo sofisma, simile a quelli delle banche che tu combatti giornalmente.

Saluti
Lucio
21 giugno 2018 10:05 - Alessandro Pedone
@gm da legnano.
Rifiutare "i ladri di rame e di auto, i delinquenti, i maleducati, chi abbandona rifiuti e immondizia dove gli pare, chi non rispetta le regole della civile convivenza" non è mai razzismo.
Pensare che queste azioni siano svolte da "certi ceti" piuttosto che da altri e concentrare le proprie azioni non sulle PERSONE che commettono quegli atti che lei rifiuta (ed io con lei!) ma sulla loro appartenenza a qualche gruppo (etnico, culturale, religioso, o di qualsiasi tipo), questo sì che è una forma di razzismo.
Io comprendo e CONDIVIDO la sua indignazione verso comportamenti di INDIVIDUI che rubano, magari sono maleducati, non hanno rispetto per il luogo dove vivono, ecc. Individui di questo tipo ci sono sono di diverse nazionalità. Non c'entra niente essere ROM o Italiani. Poniamoci il problema di come risolvere questi problemi a prescindere dall'appartenenza a questo o quel gruppo. Il fatto è che posto su un piano logico-razionale il problema non è più un bacino di voti. Il razzista opportunista non può più sfruttare l'argomento.
Poniamoci i problema di come far diminuire i furti, benissimo. Facciamolo però razionalmente e partiamo dai dati, non dalle emozioni. Se partiamo dai dati dobbiamo dire che i furti sono diminuiti in modo consistente. Nell'ultimo triennio completo (2014-2017) sono calati di oltre il 20%, di oltre il 25% sono calate le rapine, di oltre il 25% sono calati gli omicidi. Questi sono i dati. Non è sufficiente! Dobbiamo puntare ad eliminarli completamente! Sono d'accordo. Ma partiamo dai dati.
21 giugno 2018 9:50 - Alessandro Pedone
@F7555 Certamente il razzismo è uno e non 4. Infatti ho scritto "forme" di razzismo. Così come esistono delle forme diverse di piante, di animali ecc.
Per "forme" di razzismo intendevo fenomeni di varia natura che hanno in comune, come punto di caduta, incrementare nella società il razzismo.
Può darsi che il punto di vista che ho cercato di esprime sia una inutile complicazione. In tal caso me ne scuso. Non era mia intenzione.
Grazie per aver espresso il suo punto di vista.
20 giugno 2018 17:18 - gm da legnano
Stavolta, mio stimato Alessandro Pedone, non mi trovi d’accordo, anche se sull’ignorante convengo che l’abbia fatta grossa. Ma forse la sua ignoranza può essere attribuita alla scarsa padronanza del lessico e dell’etimologia ma l’idea espressa rende chiaramente il sentire della pubblica opinione relativamente al modo di sbarcare il lunario di molti disperati.
Non mi sento razzista se rifiuto i ladri di rame e di auto, i delinquenti, i maleducati, chi abbandona rifiuti e immondizia dove gli pare, chi non rispetta le regole della civile convivenza. Non mi sento razzista se rilevo una concentrazione elevata di reati in certe categorie di persone.
Cerco di dominare il mio razzismo rettile e quello ignorante, l'opportunistico e l’ indifferente ma a conti fatti mi sento indignato e violentemente offeso da azioni svolte da certi “ceti” che siano questi di razza ariana, rom, sinti .... politicanti disonesti o anche “grandi” nazioni criminali dominate da fanatismo religioso.
20 giugno 2018 16:39 - f7555
Gentile Alessandro Pedone, leggendo questo post, mi è venuta in mente una battuta che ho sentito spesso a Firenze: ufficio complicazione cose semplici.
Del resto, pare che l’estensione di un concetto a danno della sua intensione, crei sempre dei problemi, per esempio rendere difficile se non impossibile una sana dialettica.

Ora, fra le definizioni che ho trovato, la più precisa secondo me, è quella dell’Abbagnano: Razzismo: “La dottrina che tutte le manifestazioni storico-sociali dell’uomo e i suoi valori (o disvalori) dipendano dalla razza e che esista una razza superiore («ariana» o «nordica») destinata ad essere la guida del genere umano”.

Non c’è bisogno di molte parole: il razzismo è uno, non quattro; se uno rientra nella definizione gli puoi dare del razzista, altrimenti dovresti limitarti a dargli del cinico, dell’impietoso, dell’intollerante, dello xenofobo.

saluti
Luciano Marci
20 giugno 2018 16:03 - Alessandro Pedone
@giancarlo3171 - Grazie del suo contributo. Il Ministro dell'Interno che usa espressioni chiaramente razziste come "I ROM italiani purtroppo ce li dobbiamo tenere" lo trova un fenomeno limitato?
Sulla mia presunta "scarsa capacità di giudizio" può certamente avere ragione, non sta a me giudicarlo.
Per la presunta malafede che - bontà sua - lei mi affibbia in quantità inferiore alla prima, le assicuro che io non faccio parte di nessun partito politico e non farò mai parte di alcun partito politico (quindi non faccio alcuna propaganda) poiché credo in un modo diverso di fare politica: la politica delle scelte quotidiane individuali.
Impegnarmi affinché il razzismo, talvolta strisciante e sempre di più esplicito, venga stigmatizzato è una di queste scelte che faccio assolutamente senza alcun secondo fine.
Detto questo, mi piacerebbe che lei esprimesse le sue idee nel merito, se lo ritiene, oltre ad esprimere (in modo del tutto legittimo) opinioni sulla capacità e malafede dell'autore.
Cordiali saluti.
20 giugno 2018 15:14 - giancarlo3171
Articolo convenzionale che drammatizza un fenomeno limitato per fare propaganda politica.
Opportunismo della condanna del razzismo.
Nell'autore vedo più ingenuità e scarsa capacità di giudizio che malafede.
Tra l'altro è una propaganda controproducente.
L'aumento delle intenzioni di voto per la Lega lo dimostra.
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