Altri tempi. I giovani di adesso non li educhi e neppure li
forgi neanche con le bombe a mano.
La metà di essi sarebbe riformata in partenza; l'altra
quasi metà tramite raccomandazioni, corruzioni, mafie,
politica si farebbe spacciare per matta e sarebbe sempre in
licenza di convalescenza.
I pochi restanti marcerebbero col telefonino o in modo
virtuale.
Se anche ri-fosse obbligatoria solo qualche migliaio (sono
largo) accenderebbe la lampadina dell'educazione, della
patria, dell'obbedienza, del sacrificio, e di tant'altro.
Con la aggravante che nascerebbero comitati del rifiuto. E
senza mettere in conto che le spese per lo Stato sarebbero
enormi. Divise, mezzi, casermaggi, cibo ecc.ecc.ecc.ecc.
I princìpi sono una cosa, come i sogni. La realtà non si
può escludere.
17 agosto 2018 12:20 - ennius4531
Nel lasciare l'Italia, in caso di ripristino della leva
obbligatoria, si informi alcianpas dove andare stante il
fatto che solo in Europa Germania, Austria, Svizzera,
Finlandia, Grecia, Norvegia , Danimarca .. la leva
obbligatoria c'è ......
16 agosto 2018 11:56 - giancarlochille
Questo è un articolo palesemente di parte (sbagliata!?).
Non aggiunge nulla al dibattito sulla reintroduzione della
leva obbligatoria e si limita a offendere quelle persone che
invece ritengono il servizio di leva (meglio del servizio
civile) uno strumento necessario ad educare (non forgiare) i
nostri figli. È un articolo vecchio come la foto
riprodotta, di chi ha il paraocchi e non pensa che ogni
istituto o strumento di governo deve essere contestualizzato
all'epoca storica che si vive. Invito il sig. Donvito a
uscire per strada e guardarsi intorno. Sono sicuro che anche
lui vedrebbe lo schifo che ci circonda. A meno che non gli
piaccia vivere nel puzzo dei bisogni dei cani, peraltro in
monumenti diventati orinatoi, opere pubbliche vandalizzate,
bivacchi ormai ovunque nei parchi. Questo articolo mi
conferma solo che ci sono individui non in grado di educare
i propri figli: e dove manca la famiglia (peraltro
egregiamente distrutta negli ultimi quindici anni) ci deve
pensare lo Stato. Quindi sì, leva obbligatoria ed
educazione civica a scuola come materia principale, per
ridare dignità alla nostra società.
La pensiamo solo in modo diverso...
14 agosto 2018 23:00 - alcianpas
e dire che speravo che venisse proibita in tutti i paesi del
mondo o almeno in quelli occidfentalim come è stato per la
schiavitù . Dipendesse di me l'apologia della leva sarebbe
un reato da introdurre. Se verrà reintrodotta lascertò
l'Italia.
Il fatto che ci fosse da un secolo e mezzo non significa che
fosse gusta : allora per quanti secoli c'è stata la
schiavità ?
Spero che Salvini faccia la fine di qualcuno a cui sembra
ispirarsi .
14 agosto 2018 10:04 - savpg8801
Ho fatto la leva nei primi anni del 1960. Negli Alpini, ma
senza entusiasmi non perchè qualcosa non mi attraesse in
essa, ma perchè mi portava via quasi due anni della mia
giovinezza (a 21 anni e non a 18) con tutto il bello di
quegli anni anche se nessuno ti prendeva a lavorare proprio
per via del militare da farsi. In un battaglione di oltre
3000 reclute in piena estate (partii ai primi di
luglio)cortili polverosi, marce ed addestramenti continui
con levata alle 4/5 del mattino, con servizi igienici
altamente insufficienti e da utilizzarsi per non più di un
minuto a testa, e con la m.... a mezza gamba e se non ti
spicciavi ti tiravano via di brutto, scherzi cattivi e
disciplina imperante e coercitiva,
vitto da porci, stoviglia, anzi gavetta da lavarsi con la
terra(ottimo detersivo) riposo quasi zero,anzi in camerate
di duecento persone con brande sino a quattro piani con una
puzza che non vi lascio neppure immaginare, consegna o cpr
quasi costanti, paga di 90 lire(costo di un pacchetto
di"nazionali" ecc. Marca visita su due file: 1^ fila olio di
ricino, 2^ fila aspirina, poi, di corsa a marciare.
Poi guardie, servizi, spari (pochi per economia) bagno
previsto d'estate ogni 20 giorni e due minuti di insaponata
e uno di risciacquo e d'inverno ogni 30 giorni (non mi
credete? chiedetelo a chi ha fatto l'alpino in quei periodi
del III°39!) e per farsi un bagno in libera uscita stavi
senza fumare.
Mangiare fuori caserma per compensare lo schifo all'interno?
Immaginate, se potete, che il 99% della leva proveniva da
ceti non benestanti(contadini, lavoratori a scarso reddito,
artigiani che facevano fatica a mangiare, ecc.) quindi senza
iniezione di danaro (il classico vaglia di poche migliaia di
lire).
Ma nessuno piangeva anche se spesso lo sconforto prendeva
perchè in tali (ed altre anche peggio) condizioni 18 mesi
sono da far trascorrere!
Eppure anche e già allora c'erano dei raccomandati quasi
intoccabili(vizio imperituro).
Altro che gli spot dei visi sorridenti, divise impeccabili,
guida di elicotteri o parate alla moda, donne(adesso) e
uomini contenti di essere come divi dello schermo.
Cari(si fa proprio per dire) proponenti leva o a turno
qualche altro politicantucolo spara balle(non palle di
fucile) cosa credete di inculcare educazione e disciplina,
nonchè esperienze di sacrificio buone per la vita e fatte
in altri tempi, adesso ai giovani attuali che non hanno più
il nerbo salvo quello di chattare sui social o sculettare in
tv o alle feste e piagnucolare per i diritti mancati?
Certo, dal punto di vista economico faremmo lavorare tante
industrie, logistica, forniture ecc. per equipaggiare questi
novelli "patrioti" forzosi difensori dei sacri valori della
Nazione.
Ecco, a gente che spara assurdità in questo modo, proprio
toglierei il bastone del comando.
13 agosto 2018 16:20 - ennius4531
... andiamo cauti nel citare i fascisti .
Ci può essere quella parte di progressisti, affetti da
reattivitá cronica, che potrebbe approvarla in forza del
principio che se non la vogliano i fascisti é giusto
riattivarla.....
13 agosto 2018 10:21 - annapaola
Si potrebbe chiamare un vaneggiamento estivo. Forse il
ministro tuttologo avrebbe bisogno, lui sì, di un bel
gavettone di acqua gelata. Per vedere se si schiarisce le
idee.
Scherzi a parte, anche dal punto di vista logistico è una
cretinata.
Dove li metterebbe tutti questi ragazzi e ragazze, se tante
caserme sono state dismesse e trasformate per altre
funzioni? E il costo di un'operazione del genere come
potrebbe essere sostenuto?
Molto più seria e praticabile la proposta del governo
precedente di un anno di servizio civile, ma non
obbligatorio, secondo me. Del resto, se si volesse rendere
più appetibile una cosa come questa, basterebbe far sì che
essa abbia una rilevanza nel Curriculum vitae degli
interessati.
Nel caso del Servizio Civile, per lo Stato non ci sarebbero
grandi costi, se non quello di tenere aggiornata l'anagrafe
dei volontari.
13 agosto 2018 9:04 - Cristina Ciccarelli
La prima arma è il buon uso della parola e mi sembra che
sia una scelta di pochi, le parole ben usate sono come
mitragliatrici, il concetto di patria/nazione è obsoleto e
chi lo usa entra in contraddizioni costanti perché nel
contempo costoro volevano e vogliono stare nell'UE, hanno
firmato trattati, accordi ecc ed il loro analfabetismo
funzionale -fratello di quello emotivo- li rende
costantemente confusi e disorientati. La demenzia e le
storiche sottovalutazioni dello stato italiano, le
sottovalutazioni sono sinonimo di incompetenza.