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2 ottobre 2018 21:53 - savpg8801
Quello che ci si deve chiedere, però, è come mai in questa famosa democrazia, il famoso potere del popolo non prevalga realmente anzichè fare solo delle lamentazioni. Viene da pensare che l'esercito di chi approva questo modo di governare sia molto più numeroso dei dissenzienti anche se, in rapporto alla totalità, è pure di minoranza.
Chi li ha messi su con l'estremo sacrificio e dedizione di andare a porre una crocetta su un bel foglio elettorale quasi sacro veicolo di espressione democratica, doveva(e malauguratamente deve ancora) credere di aver compiuto l'atto di riscaldamento del proprio portafoglio, non importa se a scapito del Paese. E la democratica parte che non ha votato o che ha votato contro che è pur sempre cittadinanza italiana con tutti i diritti degli altri (compreso anche quello di non votare se è vero che lo fanno pure i nostri bravi delegati camerali) che fine ha fatto?
Chiediamoci: un cibo che non ci piace, si butta via. Sembra invece che dobbiamo fare come si diceva una volta cioè...o mangiar quella minestra o.... Ma le parole servono a ben poco.
2 ottobre 2018 12:52 - annapaola
Sono d'accordo con quanto dice Mastrantoni; le promesse stratosferiche basate sul niente, la finanziaria insostenibile e ora il differenziale titoli tedeschi/titoli italiani alle stelle (ben più di cinque!), che forse nemmeno si ferma lì.
Su una cosa la penso in altro modo.
Di Maio non è quell'ingenuo zuzzerellone che si vuole far credere.
No. Quello che sta avvenendo ai nostri danni, ai danni di tutto il Paese, compresi quei poveri che si dice volere aiutare, mentre invece se ne aggiungeranno tanti altri, me compresa, quello che sta avvendendo con questa sciagurata stupida finanziaria rientra in un calcolo politico di scardinamento dell'Italia dall'UE.
Solo che, così facendo, si scardina anche l'Italia in sé, la si manda in rovina. E ho paura che loro lo sappiano perfettamente.
Perché lo fanno?
Perché bisogna(va) cambiare. Che importa come?
L'importante è cambiare.
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