Rimane il fatto del perché inserirlo nel Decreto
Genova...
E ben più rilevante, forse prima di Ischia è più
opportuno oltre che giusto provvedere alle zone terremotate
dell'Abruzzo? Dal 2009 tutto fermo...
Ed il centro Italia? Ci sono paesi completamente isolati in
inverno!
Ma ischia forse conta di più come collegio elettorale...
O ci sono case di persone di spicco!?
Insomma mi pare che cambiano i suonatori, ma la musica resta
la stessa!!!
E allora rottamiamo e "fanculo" (chi di spada ferisce...)
anche ai nuovi!
21 novembre 2018 8:21 - eugenio3606
Visto che fate riferimento al "Blog delle stelle", Vi
riporto quanto scritto:
“A Ischia non esiste nessun nuovo condono”. E a dirlo
non è soltanto il Movimento 5 Stelle, ma anche soggetti
istituzionali che a diverso titolo sono stati coinvolti
nella fase di gestione dell’emergenza post-terremoto e,
oggi, nella fase della ricostruzione. Così come non è
soltanto Luigi Di Maio a sostenere che i governi passati
hanno trattato gli ischitani come cittadini di serie B,
dimenticandosi dell’urgenza di far partire la
ricostruzione anche sull’isola. Recentemente, infatti,
anche il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha
riconosciuto che “non si capisce come è stato gestito”
il terremoto e che ora “si sta cercando di dare una
risposta anche per questo caso da parte del Governo, visto
che per un periodo ad Ischia sono stati totalmente
abbandonati”.
La ragione per cui si è intervenuti a Ischia dunque è
chiara: senza affrontare la questione delle vecchie domande
pendenti non è possibile assegnare i fondi per la
ricostruzione e far tornare le famiglie nelle loro case.
Quanto poi all’accusa infondata di aver fatto un condono,
anche il prefetto Carlo Schilardi, commissario per la
ricostruzione a Ischia nominato dopo mesi di immobilismo dei
passati governi, conferma che “la norma contenuta nel
decreto Emergenze appena convertito in legge non ha nulla a
che vedere con il condono ma introduce soltanto una
procedura in un certo senso semplificata”.