Nelle cose che contano, di importanza vitale, di impatto
nazionale ed ambientale, di economia pubblica, ma anche
privata, di opere pubbliche o di interesse internazionale,
io penso che sia meglio finirla col decidere in base ai
pareri popolari anche se a ognuno di noi è stata data( o ci
siamo presi) la facoltà di sentenziare e cercare di indurre
ad operare in base a presunti illuminati pareri e di
scelte. Per carità, lottiamo pure per mantenerci attivi a
dire la "nostra" perchè ci fa bene al cervello. Ma per il
bene pubblico cominciamo a dare i poteri decisionali a
cervelli scientifici, disinteressati, abili, non
conflittualmente interessati e, più che altro, non
implicati nella politica palese od occulta.
Non a qualche capo missione e suo contorno scelto da
compromessi elettorali o governativi o legislativi, ma, come
in antiche realtà, da collegi di probielementi capaci,
professionali, esperti di chiara levatura, non influenzati
da mafie, lobbies, interessi più o meno criminali, o di
manie sociali in giro per il mondo a passaparola. Gente che
i problemi li sappia risolvere e che sappia pianificare
anche per le generazioni future non influenzati da
decisionalità inutili o futili come per tante risoluzioni
improntate solo a estetica o a favorire certe manie
tendenziali e modaiole o, peggio, di carattere referendario
come, ad esempio, la "brexit" o altre smanie dettate dal
volere(sic) popolare. Ce la immaginiamo un'équipe
chirurgica ad operare in base ai pareri del popolo?
In questi tempi mi attengo anch'io, purtroppo, al modismo
digitante ma me ne rammarico. Basti vedere od osservare
tutto il parlottamento radio-televisivo( ma anche in altri
mass-media) veramente aberrante dove milioni di pareri ogni
giorno vengono divulgati in tutte le ore di trasmissione e
senza accordo alcuno. Ognuno spara ed ha ragione.
16 gennaio 2019 12:29 - Chiacchiere
Anche ammesso che le 6 Valutazioni di Impatto Ambientale fin
qui realizzate fossero tutte taroccate (anche se francamente
improbabile), il problema di metodo resta, semmai è
ingigantito allorché il cd Governo del Cambiamento non fa
altro che affidarsi ad una commissione già orientata.
Possiamo discutere inutilmente all'infinito se sia meglio
investire in una linea ferroviaria di fine ottocento
piuttosto che realizzarne una nuova.
16 gennaio 2019 12:06 - Renée
Concordo in pieno con Leonardo4123 e aggiungo che a Milano
il sindaco Sala ha preso gli SCALI FERROVIARI DISMESSI e ci
costruiranno case.
Quindi anche Milano SENZA SCALI ferroviari non può certo
movimentare merci provenienti da traffico su rotaia.
Costa troppo dicono far viaggiare le merci sui
treni....faccio una battuta (Non troppo irreale) : a quando
i TIR elettrici ???
14 gennaio 2019 14:59 - savpg8801
@Leonardo4123. Scusa, ma non volevo innescare una diatriba
solo bidirezionale. E non è un voler l'ultima parola!
Ho espresso le mie idee in un thread pubblico e se non vanno
bene chiedo venia. A seguito dell'impressione di essere un
"fuori luogo strambo" per quanto ho asserito.
Tuttavia mi preme esprimere un ultimo ragionamento(mio):
Non avendo ottenuto risposte circa il danno all'economia
produttiva già e per il futuro impegnata, nonchè al
sistema lavoro ed occupazionale, chiedo se il miliardo già
speso oltre alle sanzioni europee sarà considerato un
vantaggio come premio a fondo perduto per inneggiare al
"risparmio" di altri dieci/quindici che sarebbero dopo
andati alla crescita economica del Paese. Con un solo
piccolo dubbio; questi quindici miliardi (che non ci sono,
peraltro) dopo non andrebbero, se trovati a discapito della
comunità, comunque e data l'inaffidabilità della nostra
politica governante, a favore di qualche altra opera o
stupida invenzione a scopo elettorale, diciamo, più
importante(anche qui sempre dubbi sulle decisioni
illuminate) o a decremento del Debito Pubblico, ma
verrebbero sperperati allegramente per chissà quali altre
trovate.
Ecco perchè, pur ipotizzando certa inutilità dell'opera
compiuta(sistema europeo e mondiale in continua recessione)
favorente un po' di scambi commerciali veloci o
l'accorciamento di qualche prezioso tempo di tragitto a
manager sempre in ritardo, ho cercato di anteporre il
proseguimento in favore di importanti vantaggi economici,
ripeto, del sistema produttivo italiano anche se solo per
la fase realizzativa negli anni, rispetto all'abbandono
secco, e non con previsioni da augure e decisioni da
aruspice.
Vedremo, e saluti cordiali.
13 gennaio 2019 20:36 - leonardo4123
Caro savpg8801 mi arrendo perchè contro le previsioni di
Zaratustrica memoria non è possibile sviluppare alcun tipo
di ragionamento.
In pratica lei afferma che prima facciamo il TAV e poi
vediamo se funziona ( testuale nuova implementazione dovuta
proprio al fatto che l'ambizione del totale nuovo progetto
potrebbe (sic) avverarsi concretamente e in progressione)
siamo alle previsioni da segno zodiacale e mi scusi ma credo
che quella che lei definisce Patria credo proprio che non
possa permettersi di buttar via soldi ( l'ha già fatto nel
passato tante volte) perchè già stiamo messi male e
perseverare è diabolico.
La lascio alle sue convinzioni romantiche ed ipotetiche
preferendo di gran lunga affidarmi al buon senso ed ai dati
reali che sono il frutto dei 30 anni passati dall'inizio di
questa storia storia.La saluto.
13 gennaio 2019 18:44 - savpg8801
Caro Leonardo, per vari motivi che vengono considerati
concreti o "non" inoppugnabili, di cui ai miei precedenti
interventi, ammetto che dentro-dentro a questa annosa
diatriba che l'informazione quasi ogni giorno ci propina,
non solo di contrasti ideologici di partito, di colore, di
contratti di governo ecc., ma anche di azioni cruente e
guerresche che non sono ammissibili, ....bene...io sono di
una regione diversa, ma non per questo vorrei iniziare a
dire qualcosa in proposito (non dicendo "che me ne frega"
tanto personalmente non mi tocca) ma solo perchè sono
italiano, contribuente e ancora amante della mia
patria(concetto ormai fuori moda); ma non solo: ricercatore
della buona gestione per il bene comune.
Parto da questo: perchè solo il Popolo direttamente
interessato di zona osteggia questo progetto? Solo perchè
è informato di alcune pieghe più o meno occulte o magari
anche di dichiarazioni ufficiali, ma senza la
sperimentazione scientifica richiesta?
Se ciò invece rispondesse al vero, cioè che quella parte
di popolazione sta nella verità, bisognerebbe pensare che
altra parte di popolazione neanche diversamente ubicata la
considera in modo sbagliato.
Quelle decine di migliaia o multipli che fanno
manifestazioni "pro TAV", una serie di partiti (ci sono
dietro anche per il NO) con i loro rappresentanti al governo
(ma qui siamo sempre in poca affidabilità dichiarativa) che
propendono per il SI, ventilati referenda che, se proposti,
sperano nel SI, e tante altre motivazioni sentite e lette
sugli organi d'informazione,.....ebbene tutto questo è
inconcepibile? Sono tutti disinformati e stupidi a non
tenere conto delle negative informazioni che Lei fornisce
certamente in buona fede di dichiarazioni di inutilità, che
poco lavoro e solo di prova è stato eseguito, che la
casisticazione del volume di traffico su altra linea( ma sul
pregresso non si può ragionare; meglio farlo alla luce di
un nuovo sistema) sia ridotto e tale, comunque, da non
considerarlo neppure per una nuova implementazione dovuta
proprio al fatto che l'ambizione del totale nuovo progetto
potrebbe avverarsi concretamente e in progressione?!
Come ho già detto, non sono molto addentro da tecnico e da
specialista, ma ritengo ancora che l'abbandono, più che al
mero calcolo finanziario, porti a ben altri disastri anche
per tutto l'indotto.
13 gennaio 2019 18:01 - leonardo4123
Caro Savpg8801, per quanto mi sforzi non riesco,giuro non
riesco a capire una sola motivazione che giustifichi il TAV
e non mi sembra che lei ne abbia addotte di inoppugnabili (
anzi mi sembra che la motivazione del suo SI sia un pò
debolina).
La relazione dell'osservatorio istituito da Gentiloni è
reperibile e ne hanno parlato anche i quotidiani.
Il fatto che l'attuale linea sia sottoutilizzata è
facilmente verificabile dai volumi di trasporto.
Questi appunto sono fatti che combaciano guarda caso con
l'analisi tecnica resa pubblica ( in parte) in questi
giorni.
Io le mie motivazioni le ho verificate e corrispondono a
quanto pubblicato ed a nostra conoscenza.
Di grazia potrebbe, vorrebbe dirmi quale è il criterio che
lei adotta per giudicare valido ed attuabile il TAV?
Le ricordo poi che del TAV vero e proprio non ne stato
iniziato nemmeno un cm ( quello effettuato è un tunnel
geognostico ) quindi perchè spendere se economicamente non
c'è convenienza,e socialmente e dal punto di vista
ambientale rischia di regalarci sfracelli ( consultare per i
dettagli i cittadini dellla Val di Susa) ?
13 gennaio 2019 11:56 - savpg8801
Probabilmente in parte sono stato frainteso.
Nel commento 11 gennaio 2019 15:27 - leonardo4123, mi trovo
ad accettare comma 2 e comma 3 del report senza che il
sottoscritto ne abbia una certezza personale perlomeno sui
contorni. Per questo ho reso di essere concorde. E per
questo nasce il dubbio; concorde per alcune motivazioni, ma
discorde per quanto riguarda la non esposizione di altre
motivazioni più favorevoli.
Per quanto concerne il palese sostegno del NO di
Leonardo4123, a seguito di quanto riferisce, può avere la
sua validità per quanto mi appaiano motivazioni scarse e da
verificare meglio. Ovviamente anche con riserva di verifica
di quanto speso già o di quanto si dovrà ancora spendere,
come detto; cose naturalmente vaghe in quanto nei report
economici tutto è sempre aleatorio comprese le tecniche di
valutazione di impatto economico, ambientale, di derive
politiche, di credibilità dei relatori, di futuribilità in
quanto ogni stima può variare in meglio o in peggio.
Quindi: mia accettazione di alcune motivazioni, però mia
esposizione di altre motivazioni che mi fanno propendere per
il SI.
13 gennaio 2019 0:30 - leonardo4123
Francamente mi sfugge il ragionamento di savpg8801 che parte
col dire che condivide la mia impostazione per poi affermare
esattamente il contrario partendo dalla confutazione dei
"fatti" che ho citato e che cerca di mettere in dubbio.
In buona sostanza,al di là di quello che la politica vorrà
decidere , è una sola ovvero:
Il tav è un opera utile per i fini per cui è stata
progettata?
A leggere la relazione dell' osservatorio fornita al governo
Gentilini ed a misurare i flussi di merci sull'attuale linea
direi proprio di no.
Quanto al già speso direi che visto che è stato fatto solo
un tunnel di prova il grosso della spesa ci deve ancora
essere e quindi meglio aver sp
eso male 1 miliardi di euro che buttarne via a regime 10 o
più.
12 gennaio 2019 17:06 - savpg8801
Io non critico le opinioni altrui, ma cerco di dire come la
penso e sempre col proposito di rispettare gli altri. Tutti
in qualche modo siamo di parte e lo dimostra il fatto che
ognuno ritiene di aver propria la "ragione".
Ad ogni buon conto concordo con l'esposizione di
leonardo4123 ammesso che abbia delle reali informazioni al
riguardo.
E ripeto da altro thread:
Qualsiasi sia la valutazione, che ancora esattamente non
conosciamo, del dare e dell'avere, un conto economico di
ragioneria non deve essere determinante a far fallire o a
rimettere in Paradiso una "bazzecola" come questa della
TAV.
Quanti miliardi spesi per nulla, come per le altre centinaia
di opere incompiute vorremo ancora seppellire?
Se lasciamo perdere, altri soldi saranno da spendere
comunque e questa volta sappiamo già come al solito a
perdere secco.
Se andiamo avanti, e lo deve fare una governance capace ed
attenta, se proprio non si dovesse sfruttare la
potenzialità dell'opera appieno, al compimento, almeno lo
si farà in parte e con la prospettiva di rivalorizzare in
futuro mantenendo mano d'opera, imprese, fornitori ed
indotto attivi e scongiurando fallimenti clamorosi. Se ci
fermiamo muore tutto per nulla come è successo già
centinaia di volte con opere incompiute, autostrade,
ospedali, stadi, porti, carceri, ponti di stretto,
infrastrutture e tanto altro buttato al vento, spesso con
soldi pubblici.
Governi che hanno sbagliato? Commissioni valutative
inesperte, informazioni propedeutiche errate, professionisti
collusi o incapaci? Mafie, lobbies, ecc.? Ma qui ci
sappiamo fare ad aver sbagliato sempre o quasi; è nel
nostro dna. Le politiche nuove, al riguardo, devono mirare a
raccogliere il latte versato e imparare a rivalorizzare le
opere sbagliate e incompiute e non lanciare il bambino
deforme dalla Rupe. Valutiamo con calma e non con la
saputaggine incapace e controversa dei politici o dei
"capetti responsabilizzati tanto per togliersi il problema",
e pure senza tirare in ballo la pseudodemocrazia che ha la
sola capacità di porre delle crocette e null'altro di
baconianamente definito "sperimentazione scientifica",
evocando al proposito insulsi referenda o maggioranze
pilotate al si o al no.
E come la metteremmo con le altre nazioni partecipanti?
11 gennaio 2019 15:27 - leonardo4123
Mi ero riproposto di non commentare piu' i suoi post ma
voglio che chi li legge capisca il grado di "neutralità"
che lei manifesta in tutti i suoi articoli.
E' a conoscenza di tutti che qualche mese fa il governo
Gentiloni rese nota una relazione che dichiarava che " si
erano sbagliati a valutare i volumi di traffico merci
previsti sul TAV"( molto sopravvalutati guarda caso) che
avevano suggerito e supportato la messa in opera del TAV.
E' altrettanto noto che l'attuale linea ( si perchè ne
esiste già una funzionante) è utilizzata al 20/30 % della
sua potenzialità perchè il volume di merci in questi 30
anni invece di aumentare è diminuito.
Ora di grazia mi spiegherebbe a me ed a tanti altri cosa
c'è ancora da rivelare sul TAV Torino-Lione?
Quanto alla frase di Toninelli ( che non mi sta affatto
simpatico) non mi sembra venuta da Marte.
In Italia ( dati ANAC) le opere pubbliche costano
unitariamente 3 volte che in altri Paesi europei. E' un
caso, siamo piu' lenti,meno capaci o c'è una quantità
industriale di ladri che con la complicità della politica
riempie le proprie tasche?