E ci pigliassero almeno con le previsioni del tempo!!
Spesso, per stare dalla parte del sicuro(credono), si danno
informazioni catastrofiche quando non lo saranno o,
viceversa, predizioni buonistiche o assenti quando invece ci
sarebbe da allertare drasticamente.
Tuttavia l'informazione (giornalismo, tv, radio, agenzie, ed
oggi anche i "social" vedansi capi di stato che notificano
attraverso questi sistemi e beato come li capisce chi, il
quale dopo, li renderà pubblici) è attività difficile.
Il fatto è che tutti tendono, come i politici, ad essere i
primi ad informare, a fare scoop e quindi la verifica della
notizia non è scientifica e puntuale quindi, se ci si
attenesse all'etica di principio, si arriverebbe "dopo".
E l'informatore non godrebbe dei benefici che la sveltezza
di informare gli procurerebbe.
Perciò notizie azzardate, false, incomplete, fuorvianti
nella maggioranza dei casi; in mezzo a qualche notizia vera,
immediata, appagante.
Il cittadino, fruitore di tutto ciò, deve applicare il
principio che non fidarsi è meglio. Ma la peggiore
conseguenza è quella che la politica alla quale è affidata
l'azione di agire e governare, viene anch'essa fuorviata ma
con la differenza che spesso si strumentalizzano
avvenimenti, veri o falsi, a proprio beneficio-specie
elettorale-ponendo in essere anche provvedimenti inutili e
dannosi a scapito della comunità in conseguenza, proprio,
dell'interpretazione utilitaristica delle informazioni...in
special modo quelle casistico-statistiche.