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18 gennaio 2020 9:32 - savpg8801
E ci pigliassero almeno con le previsioni del tempo!! Spesso, per stare dalla parte del sicuro(credono), si danno informazioni catastrofiche quando non lo saranno o, viceversa, predizioni buonistiche o assenti quando invece ci sarebbe da allertare drasticamente.
Tuttavia l'informazione (giornalismo, tv, radio, agenzie, ed oggi anche i "social" vedansi capi di stato che notificano attraverso questi sistemi e beato come li capisce chi, il quale dopo, li renderà pubblici) è attività difficile.
Il fatto è che tutti tendono, come i politici, ad essere i primi ad informare, a fare scoop e quindi la verifica della notizia non è scientifica e puntuale quindi, se ci si attenesse all'etica di principio, si arriverebbe "dopo".
E l'informatore non godrebbe dei benefici che la sveltezza di informare gli procurerebbe.
Perciò notizie azzardate, false, incomplete, fuorvianti nella maggioranza dei casi; in mezzo a qualche notizia vera, immediata, appagante.
Il cittadino, fruitore di tutto ciò, deve applicare il principio che non fidarsi è meglio. Ma la peggiore conseguenza è quella che la politica alla quale è affidata l'azione di agire e governare, viene anch'essa fuorviata ma con la differenza che spesso si strumentalizzano avvenimenti, veri o falsi, a proprio beneficio-specie elettorale-ponendo in essere anche provvedimenti inutili e dannosi a scapito della comunità in conseguenza, proprio, dell'interpretazione utilitaristica delle informazioni...in special modo quelle casistico-statistiche.
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