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31 gennaio 2020 11:13 - savpg8801
Certamente il cambiamento climatico c'è. Dai report sulla riduzione dei ghiacci, dalle specie animali terrestri e marine che si spostano e riambientano, dalle siccità o dalle modificate caratteristiche delle precipitazioni in zone ove non avvenivano o dalla frequenza di fenomeni ciclonici spesso sempre più devastanti, dall'aumento in molte zone del Pianeta Terra dei livelli marini o di altre mille osservazioni differenziali, si ricavano deduzioni che vengono esaminate, analizzate, quantificate, esaltate o diminuite in base a chi le fa e le divulga in modo strumentale.
La scienza, tuttavia, non è sempre d'accordo sulle rilevazioni e sulle soluzioni. Non si può stabilire la verità se non si fa "scienza sperimentale", cioè rilevazione ed osservazione in doppio parallelo. Avere due "mondi" uguali su cui agire e sperimentare, uno lasciando stare il tutto e l'altro a farci ogni intervento possibile. E' così in ogni cosa ed è, ovviamente, impossibile. Quindi si va per tentativi che spesso sono politici, industriali e commerciali, di interessi per l'una o l'altra soluzione. E spesso tendono a fare più danni di quanti sarebbero se fossero compresi in modi meno interessati. Le teorie e le ricette tutti le hanno e in questa realtà superglobalizzata c'è da aspettarsi di tutto specialmente se ogni fenomeno, ormai, è mosso da un mondo social real-time ignorante e manipolabile.
E si comincia a notare che le soluzioni adottate spesso vanno anche contro la logica scientifica.
Moralina della favola; correre ai ripari invitando o obbligando i mass-media divulgatori come radio-tv-giornali-o peggio tutta la pletora degli invasivi e micidiali sistemi "social" che ormai ci verranno proposti anche nel sonno, rimediare, ridico, non serve più anche con azioni legali o di lamento.
Il rimedio è quello di favorire e insegnare il rifiuto da parte della gente di tutte queste informazioni chiudendo i rubinetti perchè scindere fra il vero e il falso non si può più fare.
30 gennaio 2020 18:24 - savpg8801
Certamente il cambiamento climatico c'è. Dai report sulla riduzione dei ghiacci, dalle specie animali terrestri e marine che si spostano e riambientano, dalle siccità o dalle modificate caratteristiche delle precipitazioni in zone ove non avvenivano o dalla frequenza di fenomeni ciclonici spesso sempre più devastanti, dall'aumento in molte zone del Pianeta Terra dei livelli marini o di altre mille osservazioni differenziali, si ricavano deduzioni che vengono esaminate, analizzate, quantificate, esaltate o diminuite in base a chi le fa e le divulga in modo strumentale.
La scienza, tuttavia, non è sempre d'accordo sulle rilevazioni e sulle soluzioni. Non si può stabilire la verità se non si fa "scienza sperimentale", cioè rilevazione ed osservazione in doppio parallelo. Avere due "mondi" uguali su cui agire e sperimentare, uno lasciando stare il tutto e l'altro a farci ogni intervento possibile. E' così in ogni cosa ed è, ovviamente, impossibile. Quindi si va per tentativi che spesso sono politici, industriali e commerciali, di interessi per l'una o l'altra soluzione. E spesso tendono a fare più danni di quanti sarebbero se fossero compresi in modi meno interessati. Le teorie e le ricette tutti le hanno e in questa realtà superglobalizzata c'è da aspettarsi di tutto specialmente se ogni fenomeno, ormai, è mosso da un mondo social real-time ignorante e manipolabile.
E si comincia a notare che le soluzioni adottate spesso vanno anche contro la logica scientifica.
29 gennaio 2020 10:28 - giancarlo3171
Quel che traspare da questo articolo è che i catastrofisti climatici si sentono depositari di una verità rivelata.
Inutile discutere, bisogna impedire di parlare a qualsiasi voce contraria.
La disputa sul clima è sempre più simile ad una religione.
22 gennaio 2020 15:11 - bargicon
Sig. Danny57 leggi questo report, se troppo lungo bastano le sole ultime 4 righe e forse capirai perchè quella che chiami "bambina" si sta sbattendo anche per te.
Cop25_ la Conferenza ONU sul cambiamento climatico, 5 cose da sapere - ONU Italia.html
22 gennaio 2020 12:04 - danny57
Tutto, assolutamente tutto quanto scritto sull'articolo, può essere considerato valido per il suo contrario. Da un lato il Potere Finanziario che ha interesse a negare e dall'altro i suoi antagonisti antiprogressisti. Entrambi manipolano la verità a loro vantaggio. Ora, innanzitutto questa Verità è tutt'altro che svelata: non si conosce la vera causa dei cambiamenti climatici, che sono evidenti ma tutt'altro che scientificamente attribuibili all'uomo, come invece vogliono fare passare per "scientifico" gli antiprogressisti. La disinformazione è una piaga che affligge entrambi i campi allo stesso identico modo. Greta Thurnberg è un fenomeno creato ad arte come evento mediatico: chi può contraddire una bambina?! E' ridicolo che adulti intelligenti la seguano (cioè inconsciamente seguano i manipolatori del fenomeno) quando lei si arrabbia perchè da un anno all'altro "non è cambiato nulla"! Come se eventi globali potessero essere influenzati nell'arco di mesi. Sia quelli climatici che quelli della riconversione tecnologica industriale.
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