Certamente il cambiamento climatico c'è. Dai report sulla
riduzione dei ghiacci, dalle specie animali terrestri e
marine che si spostano e riambientano, dalle siccità o
dalle modificate caratteristiche delle precipitazioni in
zone ove non avvenivano o dalla frequenza di fenomeni
ciclonici spesso sempre più devastanti, dall'aumento in
molte zone del Pianeta Terra dei livelli marini o di altre
mille osservazioni differenziali, si ricavano deduzioni che
vengono esaminate, analizzate, quantificate, esaltate o
diminuite in base a chi le fa e le divulga in modo
strumentale.
La scienza, tuttavia, non è sempre d'accordo sulle
rilevazioni e sulle soluzioni. Non si può stabilire la
verità se non si fa "scienza sperimentale", cioè
rilevazione ed osservazione in doppio parallelo. Avere due
"mondi" uguali su cui agire e sperimentare, uno lasciando
stare il tutto e l'altro a farci ogni intervento possibile.
E' così in ogni cosa ed è, ovviamente, impossibile. Quindi
si va per tentativi che spesso sono politici, industriali e
commerciali, di interessi per l'una o l'altra soluzione. E
spesso tendono a fare più danni di quanti sarebbero se
fossero compresi in modi meno interessati. Le teorie e le
ricette tutti le hanno e in questa realtà superglobalizzata
c'è da aspettarsi di tutto specialmente se ogni fenomeno,
ormai, è mosso da un mondo social real-time ignorante e
manipolabile.
E si comincia a notare che le soluzioni adottate spesso
vanno anche contro la logica scientifica.
Moralina della favola; correre ai ripari invitando o
obbligando i mass-media divulgatori come radio-tv-giornali-o
peggio tutta la pletora degli invasivi e micidiali sistemi
"social" che ormai ci verranno proposti anche nel sonno,
rimediare, ridico, non serve più anche con azioni legali o
di lamento.
Il rimedio è quello di favorire e insegnare il rifiuto da
parte della gente di tutte queste informazioni chiudendo i
rubinetti perchè scindere fra il vero e il falso non si
può più fare.
30 gennaio 2020 18:24 - savpg8801
Certamente il cambiamento climatico c'è. Dai report sulla
riduzione dei ghiacci, dalle specie animali terrestri e
marine che si spostano e riambientano, dalle siccità o
dalle modificate caratteristiche delle precipitazioni in
zone ove non avvenivano o dalla frequenza di fenomeni
ciclonici spesso sempre più devastanti, dall'aumento in
molte zone del Pianeta Terra dei livelli marini o di altre
mille osservazioni differenziali, si ricavano deduzioni che
vengono esaminate, analizzate, quantificate, esaltate o
diminuite in base a chi le fa e le divulga in modo
strumentale.
La scienza, tuttavia, non è sempre d'accordo sulle
rilevazioni e sulle soluzioni. Non si può stabilire la
verità se non si fa "scienza sperimentale", cioè
rilevazione ed osservazione in doppio parallelo. Avere due
"mondi" uguali su cui agire e sperimentare, uno lasciando
stare il tutto e l'altro a farci ogni intervento possibile.
E' così in ogni cosa ed è, ovviamente, impossibile. Quindi
si va per tentativi che spesso sono politici, industriali e
commerciali, di interessi per l'una o l'altra soluzione. E
spesso tendono a fare più danni di quanti sarebbero se
fossero compresi in modi meno interessati. Le teorie e le
ricette tutti le hanno e in questa realtà superglobalizzata
c'è da aspettarsi di tutto specialmente se ogni fenomeno,
ormai, è mosso da un mondo social real-time ignorante e
manipolabile.
E si comincia a notare che le soluzioni adottate spesso
vanno anche contro la logica scientifica.
29 gennaio 2020 10:28 - giancarlo3171
Quel che traspare da questo articolo è che i catastrofisti
climatici si sentono depositari di una verità rivelata.
Inutile discutere, bisogna impedire di parlare a qualsiasi
voce contraria.
La disputa sul clima è sempre più simile ad una religione.
22 gennaio 2020 15:11 - bargicon
Sig. Danny57 leggi questo report, se troppo lungo bastano le
sole ultime 4 righe e forse capirai perchè quella che
chiami "bambina" si sta sbattendo anche per te.
Cop25_ la Conferenza ONU sul cambiamento climatico, 5 cose
da sapere - ONU Italia.html
22 gennaio 2020 12:04 - danny57
Tutto, assolutamente tutto quanto scritto sull'articolo,
può essere considerato valido per il suo contrario. Da un
lato il Potere Finanziario che ha interesse a negare e
dall'altro i suoi antagonisti antiprogressisti. Entrambi
manipolano la verità a loro vantaggio. Ora, innanzitutto
questa Verità è tutt'altro che svelata: non si conosce la
vera causa dei cambiamenti climatici, che sono evidenti ma
tutt'altro che scientificamente attribuibili all'uomo, come
invece vogliono fare passare per "scientifico" gli
antiprogressisti. La disinformazione è una piaga che
affligge entrambi i campi allo stesso identico modo. Greta
Thurnberg è un fenomeno creato ad arte come evento
mediatico: chi può contraddire una bambina?! E' ridicolo
che adulti intelligenti la seguano (cioè inconsciamente
seguano i manipolatori del fenomeno) quando lei si arrabbia
perchè da un anno all'altro "non è cambiato nulla"! Come
se eventi globali potessero essere influenzati nell'arco di
mesi. Sia quelli climatici che quelli della riconversione
tecnologica industriale.