Uno dei tantissimi e soliti festival dell'ipocrisia. La
stranezza sembra quella che a questi raduni ci si creda,
perlomeno che servano a qualcosa, anche se il ""solo""
qualcosa non serve mai a nulla. Mettere in moto un
meccanismo dispendioso per andare a cena di lavoro a
Berlino, ma sostare a Francoforte non raggiunge il
risultato. Ma no...servono invece a dimostrare che il
paradigma è il solito: crescere per dare sempre di più ai
cittadini che, riconoscenti, approvano e votano per la
grande categoria della politica e del governo che, a turno o
per regola, montano a scranno(come disse Dante) vincendo o
perdendo le loro battaglie e i loro giochi dispendiosi e
inutili, ma così facendo però muovono le economie mondiali
producendo sempre più beni e servizi spesso altrettanto
superflui ed inutili e ricavandone di seguito più tasse per
il funzionamento della "macchina". Il circolo si chiude. Il
metodo è questo. La lotta all'inquinamento diviene,
perciò, pura utopia. La tanto superutilizzata parola
"sostenibilità" è utilizzata falsamente per rabbonire i
popoli. Questo obiettivo infatti cozza con quello della
crescita globale che ne diviene voce antitetica anche se
alcuni ne dichiarano la valida terapia, ma che si
dimostrerà una "balla" di nicchia.