Sono d'accordo con Donvito e aggiungo che, almeno in Italia,
la libertà di opinione è solo sulla carta, dato, che, come
la professoressa, si viene PUNITI per aver espresso le
proprie idee, soprattutto se non sono in linea con quelle
mainstream.
Quasi sempre, comunque, chi taccia l'altro di essere
fascista o comunista o ebreo o quant'altro, senza aprire un
confronto, lo fa proprio perchè non ha argomenti validi da
portare a confronto e si riempie la bocca di epiteti banali
perchè non sa e non può dire altro sull'argomento oggetto
della discussione (questa cosa è evidente anche nei
dibattiti in TV; addirittura certi politicanti non
partecipano proprio a dibattiti dove ritengano che la claque
o il conduttore non siano a loro "favore": un'evidente
dimostrazione di quanto poco abbiano da dire e da
dibattere...).