la colpa grave, l' indegnità, è da attribuire a chi
attacca questa insegnante. mentre da parte dell' insegnante
si tratta di un errore nel modo di interpretare il ruolo
dell' insegnante, che è quello di mostrare ragionamenti e
fornire elementi di conoscenza e lasciare che il dubbio e la
domanda sorga nell' allievo. quegli insegnanti che cercano
di emarginare la collega non si accorgono di fare la stessa
cosa ma in peggio, affermano invece che lasciar emergere.
con l' aggravante di far comunella contro uno solo. e il
politico che si affretta a mostrare di essere portatore di
valori, sono loro le persone false che inquinano con una
comunicazione falsa lo spazio pubblico e costruiscono i veri
steccati. vivono dell' oggi.
4 febbraio 2020 17:45 - annapaola
4 febbraio 2020 17:37 - annapaola
E' un delirio, sì. E speriamo che ci sia qualcuno che
riporta il tutto alle sue dimensioni: un commento
(sicuramente opinabile) all'operato di Segre espresso, sì,
in un contesto, secondo me, errato, quello di una classe di
scuola media, ma non tale da configurare un delitto di lesa
maestà.
Ammesso che la "lesa maestà" esista ancora.
Trovo molto corretto e rispettoso della libertà di
espressione il suggerimento di Donvito avanzato nel
precedente articolo sull'argomento, cioè "chiamare
l'insegnante a un confronto, sempre in ambito scolastico con
qualcuno dei suoi colleghi che ha firmato un documento
contro di lei, o anche con la stessa senatrice Segre.
Lasciando poi agli studenti di decidere cosa avessero potuto
ritenere più consono alle proprie opinioni".