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11 febbraio 2020 20:47 - savpg8801
Ma quale "stato dell'arte"! Di arte in questa materia ce n'è ben poca. Informare va pure bene, ma sminuire le notizie di belve che aggrediscono umani, a favore dello scoop contrario cioè che la notizia importante sarebbe quella dell'umano che aggredisce il cane.....perchè si sottintende che il contrario sia pressochè normale....a quanto si capisce dall'esposizione, bene, siamo al "pur di dire qualcosa"!
Magari stiamo anche più attenti a certi politici e amministratori pubblici che per farsi pregnare di consensi mitigano l'applicazione di norme severe sulla gestione di questi animali tenuti per il proprio egoistico interesse, ma zero rispetto e tutela per quanto riguarda le persone civili non affette da queste manie.
Anche avere un patentino, una assicurazione, una promessa di essere un buon "educatore", una tasca piena di sacchetti ma nessuna volontà di usarli, sono tutte fandonie che in realtà non tolgono il pericolo vero. Un cane mordace che mette a repentaglio la vita di una persona adulta o di un bambino, oltre a quelli che incutono paure e mettono in forse la capacità cardiaca, sono dei pericoli da togliere dalla circolazione e non solo da elencarne le peculiarità, ma di valutarne seriamente le ipotesi di reati di responsabilità penale grave come lesioni o omicidi. Un cane con caratteristiche feroci è un'arma che va tenuta lontana dalla popolazione e un morto non può essere giustificato o compensato con l'avere una assicurazione!
Senza contare i disturbi acustici.
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