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24 febbraio 2020 15:35 - DanieleA
Dice corrado2608 "l'atteggiamento degli esattori sia improntato a considerare qualsiasi utente sprovvisto come un portoghese ingiustificato".
In realtà a me non risulta. Considerano ogni "utente sprovvisto di biglietto" semplicemente come "utente sprovvisto di biglietto" e di conseguenza applicano il regolamento che sono tenuti ad applicare in questo caso e, in genere, lo fanno con cortesia. Guai se invece applicassero criteri ad personam, tipo "questo qui è un portoghese" [perché extracomunitario] o "questo invece è in buona fede" [perché "figlio di un noto politico della città di Firenze"]. Le regole si possono cambiare e anzi si DEVONO cambiare quando sono sbagliate ma, finché esistono, devono essere rispettate, nell'interesse di tutti.
24 febbraio 2020 13:55 - DanieleA
Mah, non so se essere d'accordo. Secondo le regole, il biglietto SMS deve essere perfezionato PRIMA di salire a bordo e se non ricevi l'SMS, non dovresti salire. La disponibilità di biglietti dal conducente credo non sia garantita, a norma di regolamento. Idem il contactless, sono agevolazioni che possono funzionare o non funzionare, spesso senza che ATAF possa farci niente. Cosa diversa se non funziona il lettore di carta Unica (o l'obliteratrice meccanica), ma in questo caso, quando sale il controllore, glielo fai vedere e lui non ti multa. Secondo me, dietro a tutto ciò c'è il solito atteggiamento italico che pretende che l'amministrazione faccia cose per lui, senza chiedersi cosa lui può fare per l'amministrazione. Ah, JFK! Saluti da un abbonato ATAF da oltre cinquant'anni.
19 febbraio 2020 11:03 - corrado2608
ormai molti episodi di "controllo" dei titoli di viaggio sul mezzo pubblico, assurti agli onori della cronaca, testimoniano come l'atteggiamento degli "esattori" sia improntato a considerare qualsiasi utente sprovvisto come un "portoghese" ingiustificato.

ciò è offensivo e ingiusto per qualsiasi utente di servizio, tantopiù se il servizio è pubblico. tantopiù in quanto finanziato socialmente dalle tasse per quote non inferiori dell'80%.

fra i motivi di fondo mi pare non trascurabile la concorrenza di "interessi" non chiaramente specificati al pubblico e che ADUC potrebbe approfondire.

tuttavia mi preme mettere il dito sul fatto che i contratti di servizio, per queste concessioni di servizi pubblici in monopolio, non contengano alcuna clausola di garanzia per l'utente: l'Ente rappresentativo dell'interesse generale (che sia Comune, Provincia o Regione) pur consapevole che la responsabilità della distribuzione dei titoli di viaggio è in capo alle aziende appaltatrici, non ha previsto nessuna tutela per i propri utenti/consumatori.

così nei vari casi in cui il biglietto non è stato reperibile nelle rivenditorie, se l'autista ne era sprovvisto, se i mezzi digitali non hanno funzionato... sempre l'utente è stato trattato da colpevole, umiliato e bastonato.

le signorie medievali erano spesso più comprensive.
cordiali saluti
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