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10 luglio 2020 15:27 - NN1999
Per me il discorso va spostato sull'onestà, ma sempre secondo me gli italiani sono molto disonesti. E non parlo solo di tasse.
24 giugno 2020 14:13 - gpacchia
ho sentito dire nei commenti che lo stato preleva soldi con tasse a coloro che hanno denaro in banca come per quelli con ville e azioni e altri modi per fare investimenti. NON E' VERO!! i grandi capitali finanziari SONO INTOCCATI grazie alle leggi con scappatoie proprio per quelle elites che non sono nemmeno sfiorate dalle tassazioni che invece sono imposte a pioggia ai poveracci che non arrivano a fine mese, tantopiù ora dopo la grande truffa della pandemia (che è offensivo chiamare a questo modo), tu prendi una busta paga E DOPO QUEI DENARI NON DOVREBBERO PIU' ESSERE TOCCATI, invece ci sono centinaia di tassazioni che gravano ancora e ancora e ancora sulla gente comune. E' vero che questo problema vale per tutti i paesi occidentali ammalati di capitalismo, il virus più letale dai tempi del medio evo. Non esiste produrre così tanto in eccesso per far spendere quando non è necessario.....non può funzionare la crescita all'infinito che ci vogliono far credere possibile
18 giugno 2020 20:20 - renato9969
Io sono stato colpito dal prelievo di Amato e poi giustamente ho eliminato il conto corrente, meglio che il contante stia sotto il letto. Ora si sta verificando la stessa cosa, in quanto Conte ha detto delle cose... e c'è da aspettarsi qualcosa, non subito ovviamente ma in autunno, però in autunno sembra che ci saranno un milione di disoccupati, che hanno bisogno di lavorare, per mangiare, per pagare il mutuo e allora cosa succederà? Lo stato si dovrebbe occupare di mettere in moto i lavori per le opere pubbliche e dovrebbe anche mettersi in testa che gli sprechi non sono più possibili, ne tanto meno è possibile mantenere centinaia di migliaia di clandestini a spese dei contribuenti. Questi verranno visti come il "causa belli" perché la colpa è sempre di qualcuno e condivido la sensazione che le cose precipiteranno, ed allora i menefreghisti del governo cosa faranno?
18 giugno 2020 18:48 - Olivia
Sono perfettamente d'accordo con Sardegna 49. Chi risparmia o cerca di mettere da parte per il futuro, per la figlia che è ancora senza futuro, ecc. viene tassato come chi ha denaro investito oltre che in titoli, in ville, auto di lusso, barche, aerei e quant'altro, questo non è assolutamente giusto. Sono d'accordo ancora con lui quando dice che lo Stato debba sapere la provenienza di questo denaro prima di tassare indiscriminatamente come se fossimo tutti dei "Paperoni" ricchissimi.
18 giugno 2020 14:27 - gino5361
Vorrei contribuire a questa discussione postando il link di un video dove viene esposto un altro metodo con cui lo Stato può recuperare dei denari.

Un metodo diverso dall'aumento della patrimoniale e dal prelievo forzoso.

https://www.youtube.com/watch?v=W5R-bfGiQWA
18 giugno 2020 9:28 - Sardegna49
Questo articolo ci voleva e ringrazio per la puntualizzazione. Sinceramente non condivido chi si accanisce contro la ricchezza o chi si auspica una tassazione progressiva della ricchezza. Mi spiego meglio: ultimamente sembra che sia divenuto un reato possedere immobili( specie seconde case) o modesti gruzzoletti in banca. A questi si da contro quasi fossero degli untori (e dire che la Costituzione favorisce e tutela il risparmio). Io non sono ricco ma certamente ho un modesto agio, agio che io e mia moglie ci siamo guadagnati con sacrificio e lavoro (basti dire che in 35 anni di lavoro ho accettato ben 52 spostamenti per poter far carriera , per divenire sempre più professionale e, perchè no?,per guadagnare in misura degli sforzi profusi). Per questo dovrei sentirmi un "untore"? Dovrei dare di più ad uno Stato che sempre mi ha chiesto e sempre in maniera maggiore? Lo Stato si è inventato di tutto : non ultimo la tassazione del bollo sugli estratti titoli, tassazione ovviamente parametrata sul controvalore del capitale. Che altro debbo dare? Mi dispiace quindi questo accanimento sulla ricchezza:ognuno usa i soldi come meglio crede. C'e' chi spende per auto, chi per gioielli, chi in borsa, chi per scialare in ristoranti e alberghi, chi in donne....perchè solo chi fa la formichina deve sempre pagare? Piuttosto lo Stato stringa i controlli, si accerti da dove venga il denaro accatastato o speso....ma non sprema sempre gli stessi!
18 giugno 2020 9:18 - ODISSEO
Se con Amato fu un caso piu' unico che raro,la situazione che stiamo vivendo è piu' eccezionale che unica; pandemia + governo di incapaci con il risultato di aziende ormai alla fine, debito pubblico stellare e redditi a tutti,dagli immigrati irregolari agli zingari ai disoccupati storici che neanche con i mitici navigator hanno trovato lavoro (d'altra parte perche' lavorare con uno stato asistenzialista). Una cosa sono d'accordo,il prelievo forzoso è inutile perche' ormai non si puo' risolvere nulla, possibile che non capiate che è finita? Non si tratta di capire SE ci saranno rivolte sociali ma QUANDO.
17 giugno 2020 10:24 - annapaola
Ho letto con molto interesse questo articolo di Alessandro Pedone e lo ringrazio per la chiarezza con cui scrive e anche per avermi permesso di leggere l'intervista a Giuliano Amato.
Io fui tra le persone che si indignò per quel prelievo forzoso che colpì anche i libretti al portatore, che allora io sapevo usati soprattutto dalle persone semplici, anziane, in particolare, per la comodità di far fare versamenti e prelievi anche a una terza persona (che questi libretti al portatore fossero già diventati o stessero diventando uno strumento di manovra per le mafie, l'ho saputo più tardi).

Da molto tempo "sto alla sorte", sia perché quello che ho è molto limitato, sia perché ho capito da parecchio quello che qui scrive Pedone: o ci taglieggia, diciamo così, lo Stato, o ci taglieggiano i promotori finanziari, dandoci l'illusione di farla in barba al non amato Stato.
Allora, dico io, che sono ancora abbastanza patriota, meglio che se li prenda lo Stato che una banca.
Ma spero che Pedone abbia ragione in pieno, e che lo Stato lasci in pace soprattutto chi vive del proprio stipendio o pensione, e, semmai, torni a una tassazione progressiva della ricchezza degna di questo nome. Ciò contribuirebbe, oltretutto, a ridurre l'attuale eccessiva forbice tra ricchi e poveri, che tanti deprecano, senza peraltro dire come fare a ridurla.
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