Per me il discorso va spostato sull'onestà, ma sempre
secondo me gli italiani sono molto disonesti. E non parlo
solo di tasse.
24 giugno 2020 14:13 - gpacchia
ho sentito dire nei commenti che lo stato preleva soldi con
tasse a coloro che hanno denaro in banca come per quelli con
ville e azioni e altri modi per fare investimenti. NON E'
VERO!! i grandi capitali finanziari SONO INTOCCATI grazie
alle leggi con scappatoie proprio per quelle elites che non
sono nemmeno sfiorate dalle tassazioni che invece sono
imposte a pioggia ai poveracci che non arrivano a fine mese,
tantopiù ora dopo la grande truffa della pandemia (che è
offensivo chiamare a questo modo), tu prendi una busta paga
E DOPO QUEI DENARI NON DOVREBBERO PIU' ESSERE TOCCATI,
invece ci sono centinaia di tassazioni che gravano ancora e
ancora e ancora sulla gente comune. E' vero che questo
problema vale per tutti i paesi occidentali ammalati di
capitalismo, il virus più letale dai tempi del medio evo.
Non esiste produrre così tanto in eccesso per far spendere
quando non è necessario.....non può funzionare la crescita
all'infinito che ci vogliono far credere possibile
18 giugno 2020 20:20 - renato9969
Io sono stato colpito dal prelievo di Amato e poi
giustamente ho eliminato il conto corrente, meglio che il
contante stia sotto il letto. Ora si sta verificando la
stessa cosa, in quanto Conte ha detto delle cose... e c'è
da aspettarsi qualcosa, non subito ovviamente ma in
autunno, però in autunno sembra che ci saranno un milione
di disoccupati, che hanno bisogno di lavorare, per mangiare,
per pagare il mutuo e allora cosa succederà? Lo stato si
dovrebbe occupare di mettere in moto i lavori per le opere
pubbliche e dovrebbe anche mettersi in testa che gli sprechi
non sono più possibili, ne tanto meno è possibile
mantenere centinaia di migliaia di clandestini a spese dei
contribuenti. Questi verranno visti come il "causa belli"
perché la colpa è sempre di qualcuno e condivido la
sensazione che le cose precipiteranno, ed allora i
menefreghisti del governo cosa faranno?
18 giugno 2020 18:48 - Olivia
Sono perfettamente d'accordo con Sardegna 49. Chi risparmia
o cerca di mettere da parte per il futuro, per la figlia che
è ancora senza futuro, ecc. viene tassato come chi ha
denaro investito oltre che in titoli, in ville, auto di
lusso, barche, aerei e quant'altro, questo non è
assolutamente giusto. Sono d'accordo ancora con lui quando
dice che lo Stato debba sapere la provenienza di questo
denaro prima di tassare indiscriminatamente come se fossimo
tutti dei "Paperoni" ricchissimi.
18 giugno 2020 14:27 - gino5361
Vorrei contribuire a questa discussione postando il link di
un video dove viene esposto un altro metodo con cui lo Stato
può recuperare dei denari.
Un metodo diverso dall'aumento della patrimoniale e dal
prelievo forzoso.
https://www.youtube.com/watch?v=W5R-bfGiQWA
18 giugno 2020 9:28 - Sardegna49
Questo articolo ci voleva e ringrazio per la
puntualizzazione. Sinceramente non condivido chi si
accanisce contro la ricchezza o chi si auspica una
tassazione progressiva della ricchezza. Mi spiego meglio:
ultimamente sembra che sia divenuto un reato possedere
immobili( specie seconde case) o modesti gruzzoletti in
banca. A questi si da contro quasi fossero degli untori (e
dire che la Costituzione favorisce e tutela il risparmio).
Io non sono ricco ma certamente ho un modesto agio, agio che
io e mia moglie ci siamo guadagnati con sacrificio e lavoro
(basti dire che in 35 anni di lavoro ho accettato ben 52
spostamenti per poter far carriera , per divenire sempre
più professionale e, perchè no?,per guadagnare in misura
degli sforzi profusi). Per questo dovrei sentirmi un
"untore"? Dovrei dare di più ad uno Stato che sempre mi ha
chiesto e sempre in maniera maggiore? Lo Stato si è
inventato di tutto : non ultimo la tassazione del bollo
sugli estratti titoli, tassazione ovviamente parametrata sul
controvalore del capitale. Che altro debbo dare? Mi dispiace
quindi questo accanimento sulla ricchezza:ognuno usa i soldi
come meglio crede. C'e' chi spende per auto, chi per
gioielli, chi in borsa, chi per scialare in ristoranti e
alberghi, chi in donne....perchè solo chi fa la formichina
deve sempre pagare? Piuttosto lo Stato stringa i controlli,
si accerti da dove venga il denaro accatastato o speso....ma
non sprema sempre gli stessi!
18 giugno 2020 9:18 - ODISSEO
Se con Amato fu un caso piu' unico che raro,la situazione
che stiamo vivendo è piu' eccezionale che unica; pandemia +
governo di incapaci con il risultato di aziende ormai alla
fine, debito pubblico stellare e redditi a tutti,dagli
immigrati irregolari agli zingari ai disoccupati storici che
neanche con i mitici navigator hanno trovato lavoro (d'altra
parte perche' lavorare con uno stato asistenzialista). Una
cosa sono d'accordo,il prelievo forzoso è inutile perche'
ormai non si puo' risolvere nulla, possibile che non capiate
che è finita? Non si tratta di capire SE ci saranno rivolte
sociali ma QUANDO.
17 giugno 2020 10:24 - annapaola
Ho letto con molto interesse questo articolo di Alessandro
Pedone e lo ringrazio per la chiarezza con cui scrive e
anche per avermi permesso di leggere l'intervista a Giuliano
Amato.
Io fui tra le persone che si indignò per quel prelievo
forzoso che colpì anche i libretti al portatore, che allora
io sapevo usati soprattutto dalle persone semplici, anziane,
in particolare, per la comodità di far fare versamenti e
prelievi anche a una terza persona (che questi libretti al
portatore fossero già diventati o stessero diventando uno
strumento di manovra per le mafie, l'ho saputo più
tardi).
Da molto tempo "sto alla sorte", sia perché quello che ho
è molto limitato, sia perché ho capito da parecchio quello
che qui scrive Pedone: o ci taglieggia, diciamo così, lo
Stato, o ci taglieggiano i promotori finanziari, dandoci
l'illusione di farla in barba al non amato Stato.
Allora, dico io, che sono ancora abbastanza patriota, meglio
che se li prenda lo Stato che una banca.
Ma spero che Pedone abbia ragione in pieno, e che lo Stato
lasci in pace soprattutto chi vive del proprio stipendio o
pensione, e, semmai, torni a una tassazione progressiva
della ricchezza degna di questo nome. Ciò contribuirebbe,
oltretutto, a ridurre l'attuale eccessiva forbice tra ricchi
e poveri, che tanti deprecano, senza peraltro dire come
fare a ridurla.