Il porno? Fa male alla salute, soprattutto negli uomini. A
rivelarlo alcune ricerche scientifiche che hanno mostrato
gli effetti negativi della pornografia sulla vita di chi ne
abusa.
La dipendenza dal porno sul web viene definita cyber-sexual
addiction e fa parte di quel tipo di “disordini
psichiatrici legati all’abuso del porno sul web”. La
patologia è stata analizzata da moltissimi scienziati ed è
stata addirittura inserita nella Diagnostic and statical
Manual of Mental disorders, il testo più importante di
psicologia.
Secondo alcuni studi il porno causerebbe dei danni fisici a
chi ne abusa. Un’eccessiva stimolazione della dopamina (il
neurotrasmettitore che si attiva grazie al piacere fisico)
porta infatti ad un calo della libido. I danni sono ancora
più gravi quando ad avvicinarsi alla pornografia sono gli
adolescenti, come ha svelato una ricerca dell’Università
di Padova. “La fruizione quotidiana di immagini forti, che
richiamano esperienze anche estreme, rallenta la maturazione
cerebrale della sessualità, svincolando la sfera sessuale
dall’affettività – hanno spiegato i ricercatori -. Il
sesso virtuale nei giovani può alterare la risposta alla
sessualità reale e portare a un fenomeno clinico nuovo e
preoccupante, che possiamo constatare già
nell’adolescenza: l’anoressia sessuale, vale a dire la
mancanza di desiderio sessuale e di contatto affettivo. La
sessualità in internet è fredda e ripetitiva: questo
determina assuefazione e comporta poi, nella vita reale,
mancanza di desiderio”.
Alla stessa conclusione sono giunti gli andrologi, secondo
cui l’uso eccessivo del porno provoca nel 25 per cento dei
casi disturbi molto gravi che vanno dall’anoressia
sessuale sino alla disfunzione erettile.
Il problema è legato soprattutto ai diversi video
pornografici che si trovano in rete e che non si limitano a
mostrare un rapporto sessuale fra uomo e donna, ma anche
contenuti molto più forti, come i rapporti sadomaso. Il
risultato è che gli uomini si abituano alle sensazioni
particolarmente intense e non trovano più piacere nel
rapporto di coppia.