Condivido in pieno l’articolo e la sua universale
attualità.
Dal latino cognoscere "conoscere, capire, venire a
sapere”, ovvero nel significato più ampio: apprendere e
ritenere nella mente una nozione.
Chi e perché dovrebbe aver timore di informare o far
conoscere la storia? Questo è incomprensibile.
6 agosto 2020 12:41 - giorgio6042
Sono perfettamente d'accordo con l'analisi fatta sulla
questione. Ma l'Italia dimostra che, invece di ricordare un
periodo storico,culturale e artistico nella sua completezza,
è meglio eliminare la storia e lasciarla su qualche libro
aumentando l'ignoranza già da primato del Paese.
Qualche decennio fa fu organizzata proprio a Roma una
manifestazione sull'Economia italiana fra le due guerre
1919-1939 che durò tre mesi ed ebbe un grande successo ma
non perché vi parteciparono i fascisti.
Fu poi la volta dell'Italia che cambia attraverso i
manifesti della raccolta Salce sempre a Roma.
Insomma l'ipocrisia italiana è da primato.
5 agosto 2020 14:02 - danny57
Negare il Museo significa negare la Storia, obliterarne una
parte, metodo quanto mai "fascista" messo in atto da chi si
definisce "antifascista". Il solito vecchio discorso: la
Storia la scrive chi vince e spesso questi non è affatto
migliore di chi ha perso.
5 agosto 2020 11:44 - renato9969
La storia ha bisogno di essere chiarita e compresa ,
studiando il particolare momento storico di cui si parla. Il
Duce non poteva permettersi di mettersi contro la Germania,
perché saremmo stati invasi. "Se non puoi combattere un
nemico allora alleati ad esso" ed avrebbe funzionato, fin
tanto che Hitler sui fosse limitato all'invasione della
Polonia, ma questo voleva di più, era convinto di essere
"Il Messia", lo stesso saluto "Heil Hitler" significa la
"salvezza viene da Hitler". Purtroppo dopo molte cose
positive del Fascismo, cominciarono le leggi razziali, ma
non per volere di Mussolini ma per volere di Hitler. Un
delirio che ha portato alla morte di milioni di persone
innocenti. Un museo potrebbe servire alla "consapevolezza "
degli italiani per non cadere negli stessi errori. Non
sarebbe male neanche un museo sui partigiani, che chiarisse
le loro azioni patriottiche per alcuni, delinquenziali per
altri( perché il male non sta solo da una parte). Il
massacro delle Fosse Ardeatine, si poteva evitare, non
occorreva mettere una bomba per ammazzare dei soldati
tedeschi, non avrebbe cambiato niente, solo più odio e più
dolore. Sapevano che per ogni soldato tedesco ucciso si
sarebbero fucilati 10 italiani, era la legge di guerra. La
strage di Sant Anna, la strage di Valdastico. Una colonna
motorizzata, con lasciapassare americano giunse a Thiene.
Sopra il bar Rovereto c'era la mia famiglia. Due partigiani
dell' ultimo minuto, piazzarono una mitragliatrice in
granaio, minacciando mia madre con la pistola. Arrivarono i
tedeschi ed in Piazza Rovereto rallentarono. Delle donne
gridarono " gli americani, gli americani", e portarono loro,
fiori, pane, salame e vino. I due partigiani non fecero
niente, si limitarono a guardare. La colonna ripartì verso
Lavarone ma in Valdastico un gruppo di partigiani, ( che
avevano ricevuto l'ordine di lasciare passare il convoglio),
attaccarono a tradimento e poi scapparono. I tedeschi
bruciarono il paese, arsero vive delle persone, impiccarono
vecchi e bimbi, fucilarono.. saziando la loro sete di
vendetta. Ora il partigiano Chilesotti evitò il
bombardamento di Thiene da parte degli americani, salvando
centinaia di vite. A questo va la mia ammirazione ed il mio
ricordo, ma per altri che mitragliarono gente inerme nelle
carceri di Schio va tutta la mia rabbia. Dite alla gente le
cose come stavano in modo che la "consapevolezza" della
guerra sia anche l'arma più efficace per conseguire la pace
e la giustizia.
5 agosto 2020 8:54 - tadiottof
I fascisti sono apparsi dopo la prima guerra mondiale per
negare ai reduci la riforma agraria.
I reduci erano agguerriti; per farli ragionare ci volevano
le maniere forti ed ecco le "camicie nere" di Mussolini
pagate dai proprietari terrieri.
I fascisti sono solo violenti senza ideologia.