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22 settembre 2021 9:59 - claudio8633
cari animaletti suicidanti,
Dopo aver detto per anni che sull'energia scrivevate strz allucinanti degne dell'uso di sostanze rincitrullenti che ben sperate di avere in quantita' ora scrivete quelli che da decenni vado ripetendo?


Non più sussidi a pioggia con 300 miliardi alle rinnovabili di qualunque tipo, ma una POLITICA che tratti i prodotti energetici un maniera seria per abbassare gli ONERI, perché è su di essi che gira tutta l’attività economica domestica ed industriale...

Mettete via la maria e cominciate a pregare che l'onda non sia troppo alta... ha appena iniziato.
http://allarovescia.blogspot.com/2021/09/il-picco-del-petrol io.html
Piaccia o meno
21 settembre 2021 20:41 - savpg8801
Tutti questi rincari delle materie prime e, a seguire, dei prodotti finiti sono il risultato delle ultime politiche anche a livello europeo che mirano già da un paio d'anni alla crescita e al quasi forzato aumento dell'inflazione ipotizzato come minimo a un 2%. Queste risultanze equazionali di teorie economiche che da un lato ipotizzano risviluppo di economia ultimamente collassata per vari motivi grande attore il covid19, e tengono presente solo l'atto di riempire il bicchiere, ma d'altro converso favoriscono più che proporzionalmente il costo della vita con tutte le deleterie conseguenze che ne derivano. Teoricamente più i consumi e i servizi aumentano, più tasse dirette ed indirette(IVA in testa) si pagano e lo Stato dovrebbe fare bene i conti su questo; tenendo però presente che tutto ciò sposta equilibrii nella distribuzione della ricchezza ed innesca altri fenomeni deleteri perchè i salari non aumentano mai in proporzione e si creano nuove fascie di povertà, di indigenza, di problematiche su cui, a seguire, lo Stato dovrà intervenire. Si sa che in sistema liberistico, capitalistico, consumistico si devono accettare le decisioni altrui, cioè dei fornitori di tutto ciò che noi non possediamo come risorse grezze nazionali ( e non abbiamo proprio nulla) e si devono anche tollerare passivamente gli aumenti (come anche le diminuzioni) che le bandierine dei vari Paesi sventolano. Ma come al solito, la fame di ricchezza la fa da padrona e gli aumenti servono ad arricchire i produttori, sempre più che proporzionalmente, e con questo principio si butta, come suol dirsi, il cappello per aria e si subisce. Da questo lato, invece, necessiterebbe maggior equilibrio e maggiore stabilità e non quotazioni ballerine sempre esagerate all'aumento e sempre ristrette nella diminuzione. Non dico di arrivare ai ricatti, ma come hanno fatto altre volte, altri, trovare modi di non permettere troppo questi esagerati e veloci aumenti ma operare con gradualità insegnando che così si possono solo danneggiare. Non un calmiere di stato che paga con i nostri soldi, ma indurli a capire che in questo modo(salvo forze di causa maggiori) l'approfittamento a questi "carpe diem" può anche loro nuocere più del vantaggio.
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