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13 novembre 2021 20:26 - savpg8801
Nei supermecati discount o meno o più, la farina 00 di qualsiasi marca, bene primario, che da anni costava 0.34/36 €, da una settimana è passata a 0.47/49 €. L'aumento si evidenzia al , circa, 40%( 0.35 + 40%) Ci sarà pure scarsità, difficoltà di reperimento, trasporti aumentati, molini con crescita dell'energia ecc.ecc. ma la speculazione, come di solito, la fa da padrona. Infatti non è possibile che in così poco tempo si sia costretti ad aumentare in maniera così grave un prodotto di primaria necessità. Anche se lo Stato è felice per aver ventilato e caldeggiato la crescita (che è e sta avvenendo) almeno al 2% in quanto, poi incasserà più tasse con l'aumento dei prezzi, però deve anche intervenire per la calmierazione e la riduzione di questo fenomeno che non è il solo.
3 novembre 2021 17:59 - savpg8801
Sistema liberistico non modificabile.
Legge domanda-offerta non modificabile.
Sistemi di monopolio internazionali o controllati dagli Stati, parzialmente modificabili imponendo embarghi, ricatti, ma pena sospensione forniture.
Crescita ventilata ed attuata, quindi maggiori produzioni per aumentare l'occupazione e i salari (battaglie in atto) come da indirizzi governativi e popolari, non modificabile.
Speculazione finanziaria e merceologica, non modificabile perchè si trovano sempre inganni nuovi anche se si impongono tasse.
Invito al risparmio di danaro, beni, servizi, carburanti, energia, lusso, turismo, ed ogni altra spesa necessaria o voluttuaria, non sortirebbe effetti, anzi creerebbe preoccupazioni reali e psichiche, da modaiolo termine di "dittatura", da escludere per rivolte e inapplicabilità.
Altre cento ragioni fanno della crescita e dell'inflazione un beneficio agli Stati perchè più cresce tutto e proporzionalmente crescono gli introiti per tasse dirette ed indirette.
Infine, ma non fine, tenersi buoni i pochi produttori di beni necessari alle tecnologie come la spinta digitale, la evoluzione di quanto gravita attorno alla mobilità elettrica, il reperimento di sostanze come il cobalto, il litio, da Paesi unici produttori, i semiconduttori, ed altra tecnologia specialistica che, se mancante, ci porterebbe in pochissimo tempo al collasso totale. Altro che benzina o risparmio delle energie. Non si può fermare la spinta. Ognuno dovrà, quindi, trovare la maniera personale di ottimizzare al meglio i propri consumi e le proprie abitudini cercando il meglio qua e là. Se per ipotesi tutti o moltissimi faranno così le imprese che vendono a meno produrranno e le altre chiuderanno. Ma è cosa macroscopica.
3 novembre 2021 9:39 - gilmito
Beh, io ho banalmente l'idea che i vari interessati, principalmente compagnie petrolifere e gestori di fonti energetiche, dal tempo del primo lockdown mondiale, ora che la pandemia fa meno paura ed i consumi hanno ripreso, vogliono recuperare i margini che non hanno avuto da tutto o quasi il 2020, fino a questa estate!
E' una banalità come ho detto? Probabile, ma ditemi se non è così...
Potremmo come consumatori utilizzare una strategia che sarebbe devastante: fare il pieno a tutte le auto nel medesimo giorno, poi non utilizzare i veicoli per una quindicina di giorni, meglio venti...
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