Sono d'accordo con annapaola. Spero solo che fra gli amici
di Putin non includa chi è contrario all'escalation delle
armi come il Papa e chi la pensa come nel primo commento,
perché noi pacifisti siamo in prima posizione a condannare
l'aggressione russa.
Riguardo alla posizione espressa nell'avvertenza, mi
dispiace ma a mio modesto parere quadra poco con la
razionalità e molto con la reazione emotiva. E voglio
seguire l'esempio scelto: non è forse meno peggio (non
meglio!) avere una figlia violentata ma viva, che una
ammazzata perché abbiamo reagito emotivamente?
Tornando ai fatti molti come me pensano che se smettessimo
di fornire armi all'Ucraina e soprattutto di fornire soldi
per comprare molte più armi e pagare i combattenti alla
Russia perché vogliamo tenerci il loro gas, forse questa
guerra sarebbe già finita.
18 maggio 2022 19:30 - enniusfirst
Premesso che se l'Ucraina fosse stara parte della Nato, oggi
non ci sarebbe la guerra, il che dimostra che anche la
difesa 'armata' puó contribuire alla pace, i pacifisti alla
DanieleA intendono di questi tempi per pace una resa
senza condizioni dell’Ucraina, addebitando
implicitamente alla resistenza ucraina una
responsabilità, delle morti e distruzioni, pari se non
superiore a quella russa.
Domanda: questo pacifismo, che nega il diritto alla difesa e
che lascia campo libero all'aggressore, si può giudicare
equidistante tra le parti ?
Richiamarsi a Gandhi e a Papa Francesco come annunciatori
della non violenza e della pace è sempre cosa opportuna e
doverosa: purtroppo non sufficiente alla luce del fatto che
il conflitto tra India e Pakistan è ancora in essere e che
il papa russo ha benedetto la guerra .
Se fossimo nel '38 , questo spirito pacifista avrebbe
lasciato campo libero a Hitler accontentandosi di
combatterlo con le sanzioni economiche e sociali come
l'esclusione... dai giochi sportivi.
Peccato che, sulle misure sanzionatorie da applicare, il
mondo pacifista, di cui una parte si attiva a comando, abbia
opinioni diverse considerandole alla pari dell'invio di
armi.
Che cosa si intenda per pace è cosa ancora da chiarire (
varia a seconda dei momenti e dei sistemi politici ),
tant'è che nel '49 fu istituito il Premio Stalin per la
pace con una giuria composta tra gli altri, dal poeta cileno
Pablo Neruda, dal romanziere sovietico Aleksandr Fadeev e
dallo scrittore francese Louis Aragon: cosa che dimostra
quanta confusione a livello politico e culturale è esistita
ed esista sotto questo cielo .
18 maggio 2022 10:59 - DanieleA
Scusate, ma davvero non si può essere pacifisti senza
passare per filo-putiniani o vetero-comunisti? E Gandhi
allora? E papa Francesco, che invoca la pace e chiede che
tacciano le armi riferendosi a tutti e non solo a Putin? E
dove sta scritto nel Vangelo che si deve rispondere alla
violenza con la violenza? A me sembra che Cristo abbia
bloccato Pietro che cercava di difenderlo con la spada...
Io non sono mai stato comunista, diffido di Putin fin dai
tempi in cui era tanto amico di Berlusconi, non sopporto i
suoi nuovi amici italiani (Salvini & C.) né quelli
internazionali (i vari Le Pen, Erdogan, Orban..). Tuttavia
mi rifiuto di credere che non vi sia altra possibilità che
l'escalation militare per fermare l'aggressione
all'Ucraina.
Sarò uno stupido idiota illuso, ma continuo a pensare che
se fin dall’inizio l'Ucraina non si fosse opposta
militarmente all'invasione, avremmo evitato decine di
migliaia di morti da entrambe le parti e i massacri di Bucha
e Mariupol. E poi avremmo potuto e dovuto imporre alla
Russia e ai Russi di tornarsene a casa applicando le
sanzioni in modo completo e totale, rinunciando a comprare
***qualunque cosa*** da loro ed escludendoli da
***qualunque*** consesso internazionale, economico,
scientifico, sportivo.
E pazienza se avremmo dovuto affrontare un inverno senza
riscaldamento, lasciare l’auto in garage e rivedere la
nostra dieta. Essere pacifisti non vuol dire necessariamente
essere amanti della vita comoda e senza problemi. Credo
piuttosto che molti di quelli tanto ansiosi di armare
l'Ucraina desiderino proprio evitare di dover inasprire le
sanzioni fino al punto in cui farebbero male anche a noi (ma
forse funzionerebbero), preferendo che gli Ucraini se la
sbrighino da soli sul campo militare.
12 maggio 2022 19:29 - enniusfirst
Dubito che Putin abbia molto credito nel nostro Paese.
È che viene usato come pretesto, specie dai ferri vecchi
del comunismo e dai post sessantottini, per rinnovare le
critiche alla Nato e quindi agli Usa, sua corposa
espressione.
A questo si deve aggiungere la situazione precaria di
milioni di italiani, alle prese con oggettive difficoltá
economiche, che si chiedono se debbano pagare un prezzo, per
aiuti militari ed economici, all'Ucraina fino a qualche
mese fa ignorata e lontana dai nostri problemi pandemici.
È ovvio che su questi malesseri vi siano partiti ( il
colore politico ha scarsa importanza) alla ricerca di
consensi e quindi disposti a qualsiasi compromesso.
Si ripete l'antico dilemma che hanno vissuto le democrazie
ottanta anni fa : vale la pena morire per Danzica ?
P.s. Finlandia e Svezia hanno fatto richiesta per entrare
nella Nato.
Si deve concludere che temono di piú la Russia di Putin che
l'Unione Sovietica di Krusciov ecc... ecc...
12 maggio 2022 15:52 - annapaola
Non riesco a capire perché Putin abbia tanto credito nel
nostro Paese. Ma davvero tutti questi fan del tiranno
sovietico (non mi sono sbagliata!) disprezzano il fatto di
vivere in un Paese, in cui sei libero di esprimere la tua
idea, non solo, ma anche di affermare il tuo comportamento
senza ritorsioni o persecuzioni? Se i cosiddetti no vax
fossero stati in Russia, sarebbero già tutti a popolare la
Siberia, nel migliore dei casi.
E allora?
No, non riesco a capirli.
Grazie, Primo per le tue parole puntuali.