Conoscendo da qualche decennio parecchie persone che si
impegnano, attraverso l'ADUC, a favore di chi si sente (ed
è, spesso, davvero) vittima di soprusi di società, ditte
ecc, e anche, purtroppo, di amministrazioni pubbliche,
posso garantire che esse formano un gruppo affiatato, unito
da un'esigenza morale interiore di "servire gli altri".
Vincenzo Donvito, un giorno che si sentiva male, al mio
invito di pensare, per una volta, prima a sé stesso (era il
tempo del "prima gli Italiani", "prima noi", ecc.), mi
rispose: no, per me vengono prima gli altri - ed era vero.
Ed era sempre stato vero. Lo conosco da 49 anni esatti.
E così, per citarne solo alcuni, Primo Mastrantoni, che
conosco da 32 anni, Pietro Moretti, che conosco da almeno
venti anni. E i professionisti - le avvocate Claudia
Moretti, Sara Astorino e le altre, e qualche avvocato (ci
sono anche loro).
Ecco, questa è la realtà dell'ADUC, che io cerco di
supportare come socia sostenitrice" e con qualche altra
donazione, ma non basta, perché, al di là del persona ,
ridotto all'osso, ci sono le spese dell'affitto della sede,
ci sono quelle per tenere in piedi il sito, per
l'aggiornamento dei soci attivi, e così via.
Se l'ADUC dovesse chiudere, mancherà una voce e un servizio
indipendente e davvero al servizio di chi ha bisogno di
aiuto.
Riflettiamoci tutti.