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24 febbraio 2023 17:05 - Filanto_051
In proposito una cosa é sicura [ed é purtroppo avvenuta] ovvero la corsa verso l'alto dei prezzi degli interventi 'materiali' compresi nel S.Bonus; tanto 'paga lo Stato' vale a dire, in definitiva: noi tutti..
A qualcuno, poi, non é venuto mai in mente di 'legare' il beneficio a uno straccio di I.S.E.E. (??)
23 febbraio 2023 12:01 - corsar
Egregio sig. Vincenzo, sono un poco sorpreso e dispiaciuto dalla sua nota ed in questa occasione vorrei dissentire. Personalmente non vedo nulla di perverso nell’aver pensato, nel bel mezzo di una Italia paralizzata dalla pandemia in particolare nel settore delle costruzioni, e voluto dare uno stimolo all’economia ad un settore da sempre trainante per la stessa.
L’incentivo/“regalo” del superbonus 10%, in realtà era diretto a quanti (cittadini o imprese), non avendo possibilità di anticipare denaro avrebbero dovuto ricorrere ad una banca per anticipare l’avvio dei lavori con un cosiddetto “prestito ponte”. Ed infatti praticamente tutti gli istituti finanziari hanno immediatamente inghiottito quel cosiddetto “regalo”.
Mi sembra anche di ricordare che tutti i partiti, al tempo sia al governo che all’opposizione, hanno lodato e votato a favore dell’iniziativa, la quale era stato “concepito” dovesse durare un solo anno, proprio perché straordinaria.
Vorrei anche aggiungere, se non vado errato, che fu il governo successivo, quello dei “migliori”, che ne prolungò i termini di godimento e finanche tolse alcune delle limitazioni (ricorda la “doppia conformità” inizialmente richiesta?) proprio per incentivarne l’accesso in quanto, evidentemente, ne riconosceva validità e vantaggi per lo Stato.
In seguito, lo stesso governo dei “migliori”, ha inanellato con cinica incoerenza innumerevoli provvedimenti per strozzare a posteriori una legge dello Stato. Oltre ad aver messo praticamente sul lastrico decine di migliaia di imprese, lei si sarà accorto che tutti gli istituti finanziari hanno cominciato a pretendere interessi che sono passati dall’iniziale 10% finanche ad uno stratosferico 40%.
Si potrebbe parlare di extraprofitti? E come valutare il fatto che tra questi istituti finanziari ci sono anche partecipate dallo Stato? Si potrebbe ipotizzare un conflitto di interessi?
L’illegalità, purtroppo assai diffusa in ogni settore in Italia, va tenacemente combattuta senza però gettare il bambino con l’acqua sporca.
Il “business” (che genera LAVORO, REDDITO E PIL), non la speculazione finanziaria, andrebbe sempre visto con la dovuta attenzione e mai combattuto con giustificazioni che a volte appaiono truccate, mendaci e non basate neanche sui più elementari concetti di Economia (si tratta di spesa o di investimento?).
Ringrazio per l’occasione data.
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