Caro Dottore, la ringrazio per la risposta alla mia perplessità che, tuttavia, tale rimane. È un campo che non ho mai preso seriamente per la mia attitudine a rischio zero.
Comunque, ho sentito un’intervista con il dottor Seminario ed anche lui ha detto che, sei mesi fa, mai e poi mai si sarebbe aspettato una salita di circa il 25% dei mercati azionari.
Leggo e mi informo sul mercato per una pura attrazione magica verso l’occulto e l’indefinito.
Grazie per aver preso in considerazione la mia osservazione.

Secondo i cicli economici (fase 1 e 2) non dovrebbero iniziare a salire prima le obbligazioni e poi le azioni? Allo stato attuale le obbligazioni sono ancora ferme al palo causa aumento tassi.

@luigi1954

In primo luogo, grazie per il commento.
Comprendo che possa essere spiazzante.
Chi non ha idea di cosa sia un piano d'investimento e cosa sia la differenza fra approccio adattativo e previsionale, ha la naturale tendenza ad interpretare le informazioni nell'unico modo che conosce.
Lei ha visto una contraddizione fra il dire di non poter prevedere i mercati e dire di attendersi una correzione "seria" (che lei ha tradotto in "forte correzione" che è una cosa diversa).
Vede una contraddizione perché non distingue il fatto di prevedere dall'osservare i pattern di mercato.
Non ho fatto alcun invito generalizzato ad aumentare la quota azionario.
In ogni caso, il problema fondamentale è che non conosce la distinzione fra approccio adattativo e previsionale. Il cappello dell'articolo serviva proprio a questo, ma evidentemente non è stato efficace.

Coglierò spunto per tentare di migliorare in futuro nello spiegare questa differenza.

Saluti e grazie ancora del commento.

Dottor Pesone, sa che questa volta non riesci a seguirla?
Dice sulla imprevedibilità dei mercati finanziari e poi prevede che ci sarà una forte correzione al ribasso ma poi che le azioni cresceranno e poi alla fine dell articolo invita ad aumentare la quota di azionario nel portafoglio degli investitori. Davvero, questa volta mi suono un po’ perso