X Maxia

… ricambio l’espressione di … cortesia da Ella rivoltami con :
Hai tutta la vita per scrivere cretinate. Perché oggi non ti prendi il giorno libero?

x ennius bla
a questo punto chiedo scusa se ho interloquito e la mando gentilmente a quel paese.

Egregio Maxia, accertata l’inesistenza del 20% dell’incassato a favore del comune come da Ella affermato, rimane il confuso confronto più volte esposto tra guadagnato ( incassato) e il reddito, al netto di costi, da tassare come quando scrive :

“…15mila euro è il reddito oggi dichiarato dai  100mila (stima) taxisti (3), siccome dai nostri calcoli risulta che invece guadagnano 42mila, se raddoppiamo il numero di licenze, il guadagno per 200mila (stima) taxisti sarebbe di 21mila. 6mila euro in più rispetto ad oggi. “

Ne consegue che il dubbio da Ella espresso: “Chissà se e dove abbiamo sbagliato…. “ si è trasformato in … certezza !

P.s. sig. Maxia, non sarebbe stato meglio da parte sua, prima di addentrarsi in confronti fiscal/ragionieristici, chiedere un parere a qualche tecnico dell’Aduc ?

spiace far notare al signor Ennius... che ha letto di fretta (?) che nel testo si parla di incassi lordi e non netti, come anche in tabella.

Per non essendo un fiscalista, ritengo che i dati esposti da Maxia sui guadagni dei tassisti siano alquanto errati.

Ammesso un incasso di 52.800 € , a me non risulta che esista una tassa comunale sull’incassato annuo del 20%.
Se così è, prendiamo il caso di un tassista soggetto a tassazione forfettaria .

Sui 52.800 € incassati il fisco riconosce costi forfettari del 33%.
Quindi un netto di 35.376 € sui quali calcolare i contributi INPS per un ammontare di circa 8.500 € , con un netto tassabile pari a € 26.876 su cui conteggiare la tassazione del 15% ( altri 4.000 € circa ) .

Importo molto distante dai 42.240 € stimati da Maxia .

Pare che Maxia confonda l’incassato con il reddito netto….