Gli operatori turistici operano da sempre usufruendo del
libero mercato al quale Maxia si è sempre prostrato.
Adesso, questo libero mercato, per Maxia non va più bene.
Anzi !
Scrive Maxia : ‘Qui vogliamo evidenziare uno dei tanti
tasselli che contribuiscono alla distruzione dei tessuti
urbani ed umani: gli operatori turistici. ‘
Maxia, dobbiamo deciderci. O il libero mercato, come il
diritto di parola, deve avere dei paletti da porsi con il
buon senso oppure non possiamo un giorno sacralizzare il
libero mercato e il giorno dopo accusarlo della
‘distruzione dei tessuti urbani ed umani’.
7 luglio 2024 8:20 - tiziano5822
Residente a poche decine di chilometri da Venezia sono stato
investito in pieno dall'esperimento che si sta facendo nel
centro storico della città purtroppo sempre invasa da orde
di turisti.
Paradossalmente ritengo che il ticket di accesso sia l'unica
cosa che ha sapore di legale anche se non lo condivido
troppo.
Avrebbe senso richiedere oserei dire non cinque euro, bensì
cinquanta euro per il turista straniero che probabilmente
verrà a visitare "La Serenissima" una volta sola nella sua
vita.
Ritengo profondamente incostituzionale e la cosa mi ricorda
il triste periodo vissuto a partire da quattro anni fa non
solo nel nostro paese, il fatto che io, cittadino italiano,
incensurato, residente nel territorio nazionale, sia
costretto a registrarmi comunicando i fatti miei personali
ad una non meglio precisata istituzione pubblica, per poi
esibire il tristemente noto "QR code" a personaggi che non
sono titolati al controllo, una volta sceso dalla scalinata
della stazione di Santa Lucia.
Fermo restando il fatto che bisogna risolvere il problema
del cosiddetto "overtourism" non solo a Venezia ma in tutte
le città afflitte dal problema.
Dai risultati ottenuti si è celebrato il successo
dell'iniziativa a mio avvisa/o illegale con gli introiti
riscossi, motivo per pensare che serviva solamente per far
cassa .
Cordiali saluti.