Mio ulteriore tentativo di fare meglio il punto:
1.
Le sostanze psicoattive sono sostanze che agiscono in modo
"farmacologico" sull'organismo umano.
2.
Come TUTTI i farmaci, se usate bene fanno bene (o almeno non
male), se usate male fanno male (e come tutti i farmaci
possono fare anche molto male, fino a uccidere)
3.
Tutte le sostanze psicoattive "di farmacia" possono essere
(e sono state, e sono) usate in modo sicuro. La condizione
è che siano appunto di qualità farmaceutica (e non
schifezze prodotte e vendute da delinquenti), che il
dosaggio sia corretto, che non ci siano controindicazioni
personali, e che la persona "sappia quello che fa" (ovvero
abbia informazioni corrette su quello che usa).
4.
Nella storia non si contano i personaggi di alto livello che
hanno usato per anni o decenni, e senza danni, sostanze oggi
"illecite" (LASCIO PERDERE ALCOL E TABACCO, le 2 grandi
droghe che per motivi "politici" sono rimaste "lecite", pur
essendo quelle in assoluto più dannose e letali).
5.
Ed ecco alcuni nomi "pesanti" di consumatori per le due
sostanze considerate più "pesanti" (oppioidi e cocaina):
(A) OPPIOIDI (oppio, morfina, eroina, ecc.):
Marco Aurelio (per inciso il migliore e il più saggio degli
imperatori romani, i cui "Ricordi" sono letti ancora oggi),
Avicenna, il card. Richelieu, lo zar Pietro il Grande,
Federico II di Prussia, Otto von Bismarck (il cancelliere
di ferro, che non parlava al Reichstag senza prima farsi
un'iniezione di morfina), Benjamin Franklin, Thomas
Jefferson, H.C. Andersen, J.W. Goethe, Charles Darwin,
Richard Wagner, Friedrich Nietzsche, Charles Baudelaire,
Jules Verne, Leone Tolstoi, Anton Chekhov, Charkes Dickens,
Marcel Proust, Paul Gauguin, Robert Louis Stevenson, Fjodor
Dostojevskij, Florence Nightingale, Maria Teresa d'Austria,
Francisco Goya, Claude Debussy, Francis Poulenc, Jean
Cocteau, Pablo Picasso, Coco Chanel, Edith Piaf, William
Halsted (il fondatore della chirurgia moderna), Hans
Fallada, Umberto Saba, Graham Greene, Joseph MacCarthy, John
Fitzgerald Kennedy, Tiziano Terzani (e potrei fare decine di
altri nomi).
P.S. Non per niente l'oppio è l'UNICO FARMACO che ha
attraversato senza perdere nulla del suo valore 5000+ anni
di storia della medicina, e infatti questo è quello che
sugli oppioidi scrivono i veri "esperti":
-- "Gli oppioidi di per sè sono SORPRENDENTEMENTE
NON-TOSSICI anche quando usati quotidianamente a dosaggi
significativi per molti anni." (C.P. O’Brien in: Cecil
Textbook of Medicine, 20a ed. 1996, p.52)
-- "Gli oppioidi di per sé sono associati con
rimarchevolmente poche complicazioni mediche, anche
nell’uso a lungo termine." (D.A. Rastegar - M.L.
Fingerhood, Addiction medicine, 2005, p.97)
-- "Non ci sono prove che gli oppiacei producano danni
organici al sistema nervoso centrale o a qualunque altro
organo, anche dopo anni di uso continuo." (Goth’s Medical
Pharmacology, 12a ed.1988, p.339)
-- "L'esperienza con migliaia di pazienti mantenuti ad alti
dosaggi giornalieri di metadone per periodi fino a 15 anni
non ha mostrato alcun effetto dannoso diretto. Una buona
salute e un lavoro produttivo non sono quindi incompatibili
con l'uso regolare di oppioidi." (J.H. Jaffe in:
Goodman-Gilman’s Pharmacological basis of therapeutics,
7th ed. 1985,p.542).
-- "Si deve sottolineare che l’uso cronico di oppiacei è
del tutto differente dall’uso cronico di alcool: l’uso
cronico di oppiacei non causa alcuna complicazione medica (a
meno che non vi siano complicazioni legate a difficoltà
nell’iniezione o un sovradosaggio non-intenzionale)."
(Melmon K.L. - Morrelli H.F. (eds): Clinical pharmacology,
2a ed. 1978, p.1015)
-- "Fumare sigarette è senza alcun dubbio molto più
dannoso all'organismo umano dell'eroina" (Prof. V.P. Dole,
citato in: E.M. Brecher (ed): Licit and illicit drugs, 1972,
p.25)
-- "Da parte di medici e giornalisti sono state scritte più
sciocchezze sulle tossicodipendenze da oppioidi che su OGNI
ALTRO ARGOMENTO MEDICO" (R. Melzack - P.D. Wall, The
challenge of pain, 2nd ed 1996, p.203)
(B) COCA E COCAINA:
Sigmund Freud, Paolo Mantegazza, Charles Gounod, Pietro
Mascagni, Alexandre Dumas, Thomas Alva Edison, Emile Zola,
il presidente USA McKinley, Henrik Ibsen, Sarah Bernhardt,
Eleonora Duse, Gabriele D'Annunzio, papa Leone XIII e papa
S. Pio X, e infiniti "personaggi pubblici" contemporanei che
non ha senso citare (tra cui ci sono perfino i presidenti
USA George W. Bush e Barack Obama)
6.
MIA CONCLUSIONE:
Chi ancora oggi continua a parlare delle sostanze in modo
confuso e generico - ripetendo più o meno a pappagallo le
sciocchezze, le bugie, i luoghi comuni e i miti inventati
per sostenere LA FOLLE FOLLIA del cosiddetto PROIBIZIONISMO
- o è in maladefe (e parla per convenienza o per
acchiappare i voti degli ingenui) o è profondamente
ignorante e forse ha anche seri problemi cognitivi.
Lo ripeto ancora una volta:
IL PROIBIZIONISMO non solo non ha mai funzionato, ma ha
fatto SOLO ENORMI DANNI e HA INFINITAMENTE AGGRAVATO il
problema che si proponeva di affrontare, senza nemmeno
iniziare a risolverlo. Altro che "tutelare la salute" nel
nome dell'art. 32 Cost.!!!
IL PROIBIZIONISMO, e solo il proibizionismo, ha rovinato la
salute a MILIONI DI PERSONE, o addirittura le ha uccise, con
le SUE sostanze impure, infette, mal-dosate, tagliate con
ogni genere di schifezze, e con le SUE 1000 "nuove droghe"
inventate dai chimici della mafia e vendute liberamente
senza mai esser state testate da nessuno sotto il profilo
farmaco-tossicologico!!!
---
E PER CONCLUDERE, sul punto "LEGGE PROIBIZIONISTA", vorrei
citare le parole secondo me DEFINITIVE del mio filosofo
preferito, BARUCH SPINOZA:
-- "Quanto più uno è ignorante [...] tanto più è audace
e pronto a scrivere." (Epistola L, 2 giugno 1674)
-- "[...] tutte le leggi che possono essere violate senza
arrecare danno ad alcuno sono irrise. Anzi, sono così
lontane dal riuscire a controllare i desideri e le passioni
degli uomini che, al contrario, li eccitano; perché noi
siamo sempre affamati del frutto proibito e desideriamo le
cose che ci sono negate. Né gli uomini mancano mai
dell’ingegno necessario a eludere le leggi istituite
riguardo a cose che non possono essere completamente
proibite." (Trattato politico - cap. X,5)
-- "[...] Chi cerca di determinare tutto per legge
fomenterà il vizio piuttosto che correggerlo. Le cose che
non si possono proibire con le leggi si devono
necessariamente concedere, anche se da esse derivi spesso un
danno." (Trattato teologico-politico – cap. XX,10)
E ora, chi si ritiene più untelligente di Spinoza può
provare a rispondergli.
13 gennaio 2025 22:43 - enniusfirst
Costituzione italiana
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, ...
Le erbe magiche sono cacca che rende la persona serva e
schiava oltre che pericolosa per la società.
Lo Stato non può legalizzarla....
13 gennaio 2025 13:53 - Claudio Cappuccino
Non so quando i politici riusciranno a capire quale
colossale FOLLIA è stato ed è il proibizionismo e
cominciare (non è mai troppo tardi, ma non sarà mai troppo
presto) a cercare il modo di uscirne.
Il proibizionismo ha moltiplicato per mille il "problema
droga" - un tempo assolutamente marginale e oggi gigantesco
in tutto il mondo - creando infiniti, enormi danni senza
dare NESSUN minimo risultato positivo.
Ecco una lista minima dei danni di cui dobbiamo solo
ringraziare il proibizionismo:
- sviluppo di ricchissime e potentissime organizzazioni
criminali che oggi in pratica controllano interi stati e
inquinano gravemente l'economia legale
- corruzione a ogni livello in tutto il mondo
- criminalità e violenza diffusa che colpisce tutti,
consumatori di droghe e no
- produzione e consumi di droghe enormemente aumentati e
sempre in crescita, con spostamento del mercato verso
giovani e giovanissimi (fino alla creazione della terribile
"cultura dello sballo")
- produzione continua di "nuove droghe" mai studiate da
nessuno sotto il profilo farmaco-tossicologico, e vendita
senza nessun controllo di qualità, dosaggi, igiene
- droghe di ogni genere in vendita incontrollata ovunque,
24/7
- milioni di morti a causa di sostanze impure, adulterate,
infette, o distribuite in dosaggi imprevedibili
Errare humanum, perseverare diabolicum.
E noi stiamo porseverando ormai da troppi anni.