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16 gennaio 2025 13:28 - Claudio Cappuccino
Mio ulteriore tentativo di fare meglio il punto:
1.
Le sostanze psicoattive sono sostanze che agiscono in modo "farmacologico" sull'organismo umano.
2.
Come TUTTI i farmaci, se usate bene fanno bene (o almeno non male), se usate male fanno male (e come tutti i farmaci possono fare anche molto male, fino a uccidere)
3.
Tutte le sostanze psicoattive "di farmacia" possono essere (e sono state, e sono) usate in modo sicuro. La condizione è che siano appunto di qualità farmaceutica (e non schifezze prodotte e vendute da delinquenti), che il dosaggio sia corretto, che non ci siano controindicazioni personali, e che la persona "sappia quello che fa" (ovvero abbia informazioni corrette su quello che usa).
4.
Nella storia non si contano i personaggi di alto livello che hanno usato per anni o decenni, e senza danni, sostanze oggi "illecite" (LASCIO PERDERE ALCOL E TABACCO, le 2 grandi droghe che per motivi "politici" sono rimaste "lecite", pur essendo quelle in assoluto più dannose e letali).
5.
Ed ecco alcuni nomi "pesanti" di consumatori per le due sostanze considerate più "pesanti" (oppioidi e cocaina):
(A) OPPIOIDI (oppio, morfina, eroina, ecc.):
Marco Aurelio (per inciso il migliore e il più saggio degli imperatori romani, i cui "Ricordi" sono letti ancora oggi), Avicenna, il card. Richelieu, lo zar Pietro il Grande, Federico II di Prussia, Otto von Bismarck (il cancelliere di ferro, che non parlava al Reichstag senza prima farsi un'iniezione di morfina), Benjamin Franklin, Thomas Jefferson, H.C. Andersen, J.W. Goethe, Charles Darwin, Richard Wagner, Friedrich Nietzsche, Charles Baudelaire, Jules Verne, Leone Tolstoi, Anton Chekhov, Charkes Dickens, Marcel Proust, Paul Gauguin, Robert Louis Stevenson, Fjodor Dostojevskij, Florence Nightingale, Maria Teresa d'Austria, Francisco Goya, Claude Debussy, Francis Poulenc, Jean Cocteau, Pablo Picasso, Coco Chanel, Edith Piaf, William Halsted (il fondatore della chirurgia moderna), Hans Fallada, Umberto Saba, Graham Greene, Joseph MacCarthy, John Fitzgerald Kennedy, Tiziano Terzani (e potrei fare decine di altri nomi).
P.S. Non per niente l'oppio è l'UNICO FARMACO che ha attraversato senza perdere nulla del suo valore 5000+ anni di storia della medicina, e infatti questo è quello che sugli oppioidi scrivono i veri "esperti":
-- "Gli oppioidi di per sè sono SORPRENDENTEMENTE NON-TOSSICI anche quando usati quotidianamente a dosaggi significativi per molti anni." (C.P. O’Brien in: Cecil Textbook of Medicine, 20a ed. 1996, p.52)
-- "Gli oppioidi di per sé sono associati con rimarchevolmente poche complicazioni mediche, anche nell’uso a lungo termine." (D.A. Rastegar - M.L. Fingerhood, Addiction medicine, 2005, p.97)
-- "Non ci sono prove che gli oppiacei producano danni organici al sistema nervoso centrale o a qualunque altro organo, anche dopo anni di uso continuo." (Goth’s Medical Pharmacology, 12a ed.1988, p.339)
-- "L'esperienza con migliaia di pazienti mantenuti ad alti dosaggi giornalieri di metadone per periodi fino a 15 anni non ha mostrato alcun effetto dannoso diretto. Una buona salute e un lavoro produttivo non sono quindi incompatibili con l'uso regolare di oppioidi." (J.H. Jaffe in: Goodman-Gilman’s Pharmacological basis of therapeutics, 7th ed. 1985,p.542).
-- "Si deve sottolineare che l’uso cronico di oppiacei è del tutto differente dall’uso cronico di alcool: l’uso cronico di oppiacei non causa alcuna complicazione medica (a meno che non vi siano complicazioni legate a difficoltà nell’iniezione o un sovradosaggio non-intenzionale)." (Melmon K.L. - Morrelli H.F. (eds): Clinical pharmacology, 2a ed. 1978, p.1015)
-- "Fumare sigarette è senza alcun dubbio molto più dannoso all'organismo umano dell'eroina" (Prof. V.P. Dole, citato in: E.M. Brecher (ed): Licit and illicit drugs, 1972, p.25)
-- "Da parte di medici e giornalisti sono state scritte più sciocchezze sulle tossicodipendenze da oppioidi che su OGNI ALTRO ARGOMENTO MEDICO" (R. Melzack - P.D. Wall, The challenge of pain, 2nd ed 1996, p.203)
(B) COCA E COCAINA:
Sigmund Freud, Paolo Mantegazza, Charles Gounod, Pietro Mascagni, Alexandre Dumas, Thomas Alva Edison, Emile Zola, il presidente USA McKinley, Henrik Ibsen, Sarah Bernhardt, Eleonora Duse, Gabriele D'Annunzio, papa Leone XIII e papa S. Pio X, e infiniti "personaggi pubblici" contemporanei che non ha senso citare (tra cui ci sono perfino i presidenti USA George W. Bush e Barack Obama)
6.
MIA CONCLUSIONE:
Chi ancora oggi continua a parlare delle sostanze in modo confuso e generico - ripetendo più o meno a pappagallo le sciocchezze, le bugie, i luoghi comuni e i miti inventati per sostenere LA FOLLE FOLLIA del cosiddetto PROIBIZIONISMO - o è in maladefe (e parla per convenienza o per acchiappare i voti degli ingenui) o è profondamente ignorante e forse ha anche seri problemi cognitivi.
Lo ripeto ancora una volta:
IL PROIBIZIONISMO non solo non ha mai funzionato, ma ha fatto SOLO ENORMI DANNI e HA INFINITAMENTE AGGRAVATO il problema che si proponeva di affrontare, senza nemmeno iniziare a risolverlo. Altro che "tutelare la salute" nel nome dell'art. 32 Cost.!!!
IL PROIBIZIONISMO, e solo il proibizionismo, ha rovinato la salute a MILIONI DI PERSONE, o addirittura le ha uccise, con le SUE sostanze impure, infette, mal-dosate, tagliate con ogni genere di schifezze, e con le SUE 1000 "nuove droghe" inventate dai chimici della mafia e vendute liberamente senza mai esser state testate da nessuno sotto il profilo farmaco-tossicologico!!!
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E PER CONCLUDERE, sul punto "LEGGE PROIBIZIONISTA", vorrei citare le parole secondo me DEFINITIVE del mio filosofo preferito, BARUCH SPINOZA:
-- "Quanto più uno è ignorante [...] tanto più è audace e pronto a scrivere." (Epistola L, 2 giugno 1674)
-- "[...] tutte le leggi che possono essere violate senza arrecare danno ad alcuno sono irrise. Anzi, sono così lontane dal riuscire a controllare i desideri e le passioni degli uomini che, al contrario, li eccitano; perché noi siamo sempre affamati del frutto proibito e desideriamo le cose che ci sono negate. Né gli uomini mancano mai dell’ingegno necessario a eludere le leggi istituite riguardo a cose che non possono essere completamente proibite." (Trattato politico - cap. X,5)
-- "[...] Chi cerca di determinare tutto per legge fomenterà il vizio piuttosto che correggerlo. Le cose che non si possono proibire con le leggi si devono necessariamente concedere, anche se da esse derivi spesso un danno." (Trattato teologico-politico – cap. XX,10)
E ora, chi si ritiene più untelligente di Spinoza può provare a rispondergli.
13 gennaio 2025 22:43 - enniusfirst
Costituzione italiana
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, ...

Le erbe magiche sono cacca che rende la persona serva e schiava oltre che pericolosa per la società.

Lo Stato non può legalizzarla....
13 gennaio 2025 13:53 - Claudio Cappuccino
Non so quando i politici riusciranno a capire quale colossale FOLLIA è stato ed è il proibizionismo e cominciare (non è mai troppo tardi, ma non sarà mai troppo presto) a cercare il modo di uscirne.
Il proibizionismo ha moltiplicato per mille il "problema droga" - un tempo assolutamente marginale e oggi gigantesco in tutto il mondo - creando infiniti, enormi danni senza dare NESSUN minimo risultato positivo.
Ecco una lista minima dei danni di cui dobbiamo solo ringraziare il proibizionismo:
- sviluppo di ricchissime e potentissime organizzazioni criminali che oggi in pratica controllano interi stati e inquinano gravemente l'economia legale
- corruzione a ogni livello in tutto il mondo
- criminalità e violenza diffusa che colpisce tutti, consumatori di droghe e no
- produzione e consumi di droghe enormemente aumentati e sempre in crescita, con spostamento del mercato verso giovani e giovanissimi (fino alla creazione della terribile "cultura dello sballo")
- produzione continua di "nuove droghe" mai studiate da nessuno sotto il profilo farmaco-tossicologico, e vendita senza nessun controllo di qualità, dosaggi, igiene
- droghe di ogni genere in vendita incontrollata ovunque, 24/7
- milioni di morti a causa di sostanze impure, adulterate, infette, o distribuite in dosaggi imprevedibili
Errare humanum, perseverare diabolicum.
E noi stiamo porseverando ormai da troppi anni.
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