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6 febbraio 2025 18:57 - enniusfirst
Cosa avviene in Europa nei rapporti tra Stato e imprese .

Da ISPI - Istituto per gli studi di politica internazionale

Il modello economico francese
L’ APE, creata nel 2004 con l'obiettivo di chiarire l'intervento dello Stato nel capitale delle imprese costituisce, insieme alla CDC (Caisse des Dépôts et Consignations) e alla Bpifrance (una banca d'investimento pubblica creata nel 2012 che non dispone di una licenza bancaria e il cui mandato si è rapidamente evoluto), il braccio armato dello Stato nell’economia.

Uno Stato che è il più importante operatore sulla Borsa di Parigi e detiene partecipazioni in più di 1.750 aziende per un totale di 110 miliardi di euro grazie alle quali orienta in modo diretto ed indiretto l’azione di indirizzo e di supporto al sistema economico nazionale.

Il ruolo dello Stato attraverso questi tre strumenti si è evoluto nel tempo, passando da un’attività a sostengo soprattutto di riacquisti di quote di capitale in grandi gruppi in difficoltà (PSA, Vallourec, Alstom, ecc.) a un ruolo di vero e proprio operatore di mercato.

Operatore di mercato, ma pur sempre Stato: per avere un maggior numero di rappresentanti nei consigli di amministrazione, alcune partecipazioni vengono frazionate tra CDC, Fonds stragégique d'investissement e Bpi. Inoltre, lo Stato non punta più su quote di maggioranza, ma piuttosto a garantirsi un doppio voto grazie alla Legge Florange, approvata nel marzo 2014, che consente agli azionisti in possesso da più di due anni di quote di ottenere due voti per ogni azione detenuta.

Ma il ruolo dello Stato si fa sentire anche in maniera più o meno indiretta come nel recente caso Renault. Il gruppo automobilistico, naviga in pessime acque. Le sue fabbriche e la sua rete di vendita sono state paralizzate dalla crisi del coronavirus. Lo Stato francese, il maggiore azionista di Renault con il 15% del capitale, ha accettato di venire in suo soccorso garantendo un prestito bancario di circa 5 miliardi di euro per far fronte alla pandemia, approvato dall'Unione Europea. Prestito condizionato però all’impegno del gruppo a localizzare in Francia le attività tecnologicamente più avanzate" ….
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