Priva di argomentazioni, non c'è 'CHICIVEDE' nella tua
attività onanistica che una sequela di frustrazioni
tipiche di chi si agita in un vuoto mentale esistenziale ...
20 marzo 2025 9:33 - CHICIVEDE
Ennius? Ma davvero? Ancora?!!
Cambiato il nome, resti il solito forcaiolo parziale e non
disinteressato.
Erbivendoli, pifferai magici, pozioni magiche, da Elton John
a Nino Frassica tutti acrobaticamente utili a corroborare le
tue divagazioni pseudoufficialetiche.
E adesso hai anche i tuoi amichetti dell'Inquisizione al
piano sopra, quindi raggiungibili addirittura senza
ascensore...non potevi ritirarti ora. Anzi, pensaci un
secondo se non è troppo per te, forse sì...potevi fare
come i fuoriclasse all'apice della carriera, anche se loro
almeno si inventano qualcosa di nuovo per impressionare il
pubblico. Ma vabbè, ognuno (tu no) ha il talento che si
merita.
Ma quand'è che ti cederà il dito in un impeto di
ticchettio onanista?
Ce lo auguriamo noi che ti subiamo da secoli e forse se lo
chiede anche chi ha avuto la dannata sfiga di iniziare a
leggere le tue boiate istituzionali più di recente.
Auguri di pronta guarigione, immancabile cariatide.
18 febbraio 2025 12:33 - enniusfirst
Cosa ci racconta la ricerca specialistica sulle erbe ludiche
….
Fondazione Veronesi
Marijuana, danni visibili anche dopo un anno di
astinenza.
Una ricerca evidenzia l'alterazione delle funzioni cerebrali
dovuti dalla marijuana anche dopo astinenza.
«La marijuana una droga leggera? Può anche raddoppiare il
rischio di schizofrenia. La verità è che non esistono
droghe leggere o pesanti, è un concetto da superare: sono
tutte droghe con effetti deleteri, il rischio e la gravità
con cui si manifestano in una condizione patologica sono
individuali».
È molto netto Roberto Cavallaro, responsabile dell’Unità
per i disturbi psicotici dell'ospedale San Raffaele di
Milano, a commento di una nuova ricerca sugli effetti negli
adolescenti di questa sostanza.
L’Università di Pittsburgh e l’Università dello Stato
dell’Arizona hanno preso sotto esame mille ragazzi maschi
dai 13 ai 18 anni che facevano un uso regolare di
marijuana.
La scoperta più incisiva è che pure dopo un anno di
abbandono della cannabis facilmente i giovani continuassero
a vivere esperienze subcliniche di paranoia ed episodi di
allucinazioni, come quelle osservate durante il consumo
continuato.
18 febbraio 2025 11:29 - VDonvito
Gentile Claudio C.
i suoi commenti sono sempre interessanti, indipendentemente
dall'interlocutore che le dà stimolo.
18 febbraio 2025 1:46 - Claudio Cappuccino
Non so se il mio ricorrente dialogo con il sig. Enniusfirst
può essere interessante per i lettori di ADUC. Prego i
responsabili del sito di valutare, ed eventualmente
bloccarci. Detto questo, mando ancora un commento.
--
La citazione di Elton John che Enniusfirst ci presenta è
perfettamente in accordo con quanto io avevo scritto più
sotto (12 febbraio ore 14:15) proprio su alcol e cocaina.
Elton Iohn è uno di quelli che "hanno perso il controllo".
Io stesso - nei 60+ anni che ho passato osservando e
studiando il mondo (anzi, i vari mondi) delle "droghe" - ho
conosciuto persone così, e in particolare ne ricordo tre
che si sono rovinate la vita (lavoro, matrimonio, salute)
proprio con queste due sostanze.
Ma queste sono per fortuna solo l'eccezione; e anche con
queste 2 sostanze particolarmente "attraenti", la regola è
per fortuna un consumo ragionevolmente controllato e sicuro.
Anche se bisogna sottolineare che più si è giovani, più
è facile esagerare, e più è facile anche sottovalutare i
pericoli (incluso il rischio di incidenti).
--
Ma anche sotto questo aspetto, vorrei sottolineare che,
secondo me, è proprio il proibizionismo (effetto frutto
proibito, effetto imitazione degli amici, effetto sono più
trasgressivo degli altri, effetto cultura dello sballo,...)
che ha completamente alterato il "normale" rapporto delle
persone con le "droghe".
E questo soprattutto perché ha cambiato radicalmente
l'"immagine" delle droghe e il "significato" che esse
assumono per le persone.
((Solo un esempio: in diversi studi sperimentali, in cui
varie "droghe" sono state somministrate a volontari "sani"
senza dire che cos'erano, si è visto p.es. che gli oppioidi
(morfina, eroina) sono particolarmente sgradevoli per la
grande maggiorsanza delle persone. Mentre l'immagine
corrente di queste sostanze è quella di estremo "piacere
proibito" - rif. bibliografici su richiesta)).
--
Purtroppo il proibizionismo si è da subito accompagnato a
esagerazioni, allarmismi, distorsioni e disinformazione
anche in mala fede, tutte cose che - per elementari
meccanismi psicologici, soprattutto nei giovani - hanno
ottenuto l'effetto contrario a quello che si proponevano.
E i risultati effettivamente ottenuti sono stati esattamente
quelli che alcuni politici, medici e sociologi avevano
lucidamente previsto fin da subito. Ovvero che il
proibizionismo ha fatto solo danni senza portare nessun
vantaggio; e che se proprio uno vuole usare la sostanza X,
sarebbe molto meglio se potesse ottenerla in farmacia invece
che sul mercato nero.
Concludendo:
- da un lato, sarebbe essenziale fare un discorso a parte
per ogni sostanza, perché mettere insieme cocaina eroina
oppio alcol ecstasy cannabis tabacco LSD ayahuasca
psilocibina ketamina metamfetamina serve solo a confondere
le idee.
- dall'altro, il punto veramente importante sarebbe trovare
il modo di uscire senza troppi danni dal proibizionismo.
Cosa difficilissima in pratica, su cui butto lì solo un
argomento a cui quasi nessuno sembra pensare mai.
Il mercato della droga "proibita" è una componente
rilevantissima dell'economia mondiale, paragonabile in
valore all'automobile o al petrolio, e i suoi enormi
proventi entrano necessartiamente a far parte del sistema
economico globale (riciclaggio). Non si può nemmeno pensare
di poterlo cancellare/sconvolgere di colpo senza
ripercussioni gigantesche su tutta l'economia monmdiale,
anche quella legale.
17 febbraio 2025 16:50 - enniusfirst
Esperienze di vita….
Elton John ha raccontato i suoi trascorsi .. erbivendoli a
Matt Lauer durante il programma "Today"
"Mi venivano attacchi epilettici e diventavo blu. Mi trovano
sul pavimento e mi mettevano a letto e dopo 40 minuti ero
già lì che mi facevo un’altra striscia"..
"Rimanevo sveglio, fumavo qualche spinello, bevevo una
bottiglia di Johnnie Walker e non mi addormentavo per tre
giorni. Poi mi addormentavo per un giorno e mezzo, mi
svegliavo ed ero affamatissimo perché non avevo mangiato.
Mi facevo tre panini al bacon, un barattolo di gelato e poi
vomitavo tutto perché ero diventato bulimico. E poi
ricominciavo tutto dall’inizio. La mia vita era una
tragedia".
"Ho sprecato una bella fetta della mia vita. Ero drogato ed
egocentrico. C’erano persone, amici, che mi morivano
accanto ma la cosa non mi fermava dal continuare a vivere
quella vita, il che è la parte più terribile della
dipendenza. Sai, è una malattia davvero brutta".
16 febbraio 2025 20:16 - Claudio Cappuccino
Mi permetto di sottolineare che il sacrosanto art 32 COST.
è VIOLATO E NULLIFICATO in primo luogo proprio dalle leggi
"proibizioniste", che forse sotto questo aspetto dovrebbero
essere valutate per "incostituzionalità".
Perché TUTTI I MORTI (e gran parte degli altri DANNI ALLA
SALUTE) legati al consumo di "droghe" sono SOLO DOVUTI alla
FOLLE ILLUSIONE che sia possibile proibirne l'uso PER LEGGE
(e non, semmai, cercare di tenerlo sotto controllo,
regolarlo, e per quanto possibile limitarlo, con
informazione e educazione).
Ripeto ancora una volta che PRIMA DEL PROIBIZIONISMO, quando
morfina eroina cocaina Cannabis e altre "droghe" erano in
liberissima vendita, ed erano usate come oggi usiamo
l'aspirina o il paracetamolo, NESSUNO MORIVA per overdose (a
meno che volesse suicidarsi).
E ripeto ancora una volta che 100 ANNI di leggi
proibizioniste hanno fatto SOLO DANNI senza ottenere NESSUN
VANTAGGIO.
E in particolare, non solo non hanno ridotto i consumi e gli
abusi di "droghe", ma li hanno spaventosamente aumentati, e
soprattutto hanno reso tutti i tipi di "droghe"
particolarmente attraenti per giovani e giovanissimi.
NESSUNO che abbia un minimo di conoscenze PUO' NEGARE in
buona fede questi FATTI e questi rapporti CAUSA-EFFETTO.
16 febbraio 2025 15:13 - enniusfirst
Costituzione italiana
Art. 32.
La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto
dell'individuo e interesse della collettività, ...
Le erbe magiche sono cacca che rende la persona serva e
schiava oltre che pericolosa per la società.
Lo Stato non può legalizzarla....
14 febbraio 2025 13:35 - Claudio Cappuccino
Vorrei aggiungere una nota, spero CHIARA, a quanto già
scritto, per dire CHIARAMENTE una cosa che forse non è
ancora CHIARA a tutti.
CHIEDERE LA LEGALIZZAZIONE (= distribuzione legale
controllata) delle principali "droghe proibite" NON VUOL
DIRE approvarne o favorirne l'uso, né tantomeno peggiorare
la situazione attuale aggiungendo altre sostanze dannose a
quelle già legali come alcol e tabacco.
Al contrario:
1.
VUOL DIRE PRENDERE INTELLIGENTEMENTE ATTO che l'uso di ogni
tipo di "droga" ESISTE DA SEMPRE e si è dimostrato NON
SOPPRIMIBILE per legge; e inoltre che OGGI (e proprio in
conseguenza di LEGGI totalmente INEFFICACI E
CONTROPRODUCENTI) è sempre più DIFFUSO, GRAVE E DANNOSO.
Al punto che infinite sostanze diverse sono liberamente
disponibili 24/7, ovunque, anche per i ragazzini.
2.
VUOL DIRE TORNARE A DISTRIBUIRE in modo controllato, come
era prima della "proibizione", SOLO sostanze di QUALITÀ
FARMACEUTICA, in dosaggi corretti, e con tutte le
INFORMAZIONI per un uso sicuro. Evitando in questo modo la
maggior parte dei danni, e in particolare TUTTE LE MORTI,
legati all'uso di droghe.
3.
VUOL DIRE ELIMINARE l'effetto FRUTTO PROIBITO (che, dopo la
"proibizione", ha spostato enormemente l'uso di "droghe"
verso giovani e giovanissimi) e trattare le sostanze oggi
illegali come l’alcol, il tabacco e i farmaci.
4.
In particolare, LEGALIZZARE LE SOLE SOSTANZE ben conosciute
e farmacologicamente "accettabili" VUOL DIRE fare
immediatamente SPARIRE DAL MERCATO la stragrande maggioranza
delle "droghe" vendute dai narcotrafficanti criminali, che
non potrebbero in alcun modo reggere la concorrenza.
Incluse la miriade di NUOVE DROGHE, spesso pericolosissime e
letali, inventate ogni anno per pura convenienza economica
dai chimici delle mafie.
5.
VUOL DIRE DARE UN COLPO MORTALE A TUTTA LA CRIMINALITÀ
legata alle "droghe", dalle grandi organizzazioni
internazionali fino allo spaccio di strada, CANCELLANDO GLI
ATTUALI ENORMI PROFITTI ESENTASSE che INQUINANO l'economia e
la finanza legale di tutto il mondo;.
E VUOL DIRE ridurre anche l'enorme CORRUZIONE a tutti i
livelli (governi, polizie, dogane, ecc.), che oggi permette
la libera produzione e il libero commercio internazionale di
migliaia di tonnellate di "droghe".
7.
Last but not least, VUOL DIRE ABBANDONARE l’inutile,
inefficace e controproducente PROPAGANDA E DISINFORMAZIONE
allarmistica che ci ha portati alla situazione attuale, e
PERMETTERE UN’INFORMAZIONE ONESTA, CHIARA, OBIETTIVA,
SCIENTIFICA sulle varie sostanze, eliminando il fascino del
proibito, e evidenziando effetti, controindicazioni,
interazioni, rischi e danni come si fa per qualunque
farmaco.
---
RIASSUNTO PER CONCLUDERE:
- OGGI chiunque voglia usare droghe può farlo senza alcuna
difficoltà.
- Le sostanze illegali costano così poco che ormai il
consumo si è diffuso anche in paesi dove un tempo non
esisteva (es. eroina e cocaina in molti paesi africani).
- LA COCAINA è così abbondante che anche sequestri di
alcune TONNELLATE per volta non riducono la disponibilità e
non causano il minimo aumento di prezzo.
- LEGALIZZARE INTELLIGENTEMENTE le sostanze ha quindi un
bassissimo rischio di aumentare ulteriormente i consumi,
mentre offre LA CERTEZZA di RIDURRE ENORMEMENTE I DANNI.
13 febbraio 2025 16:47 - enniusfirst
Citare l’whisky ovvero l’alcol, per ‘giustificare’
la legalizzazione delle erbe magiche et similia, significa
tirarsi la zappa sui piedi:
al ciarpame esistente sul libero mercato, ne vogliamo
aggiungere dell’altro ?
12 febbraio 2025 14:15 - Claudio Cappuccino
Per quel che vale, vorrei dire che sono d'accordo con il
Presidente colombiano, essenzialmente per un motivo.
Che il Proibizionismo non ha in nessun modo funzionato e che
TUTTE le "droghe" del mercato nero creato dal Proibizionismo
- sostanze impure (tagliate), non dosate con precisione e
contaminate da funghi-batteri-virus - sono INEVITABILMENTE
più pericolose e dannose delle stesse sostanze prodotte in
modo controllato e vendute legalmente in farmacia.
E bisogna anche sottolineare che, in particolare negli
ultimi decenni, la criminalità organizzata ha reso
disponibili centinaia di "nuove droghe" di sintesi che,
senza il proibizionismo, non avrebbero mai visto la luce
(https://www.euda.europa.eu/topics/nps_en).
In particolare su COCAINA e ALCOL, citate nell'articolo,
vorrei sottolineare che sono sostanze ragionevolmente sicure
SOLO SE usate in modo saltuario e molto moderato.
Invece, perdere il controllo e usare queste sostanze
continuativamente, ad alte dosi e per periodi prolungati, è
INCOMPATIBILE CON UNA VITA NORMALE (lavoro, relazioni
personali) e può provocare non solo seri DISTURBI
PSICHIATRICI, ma anche DANNI IRREVERSIBILI a diversi organi
(in particolare il cervello).
Ecco qualche informazione più precisa:
1. ALCOL
Per un uomo, si considera "sicuro" un consumo di 2 "unità
alcoliche" al giorno (1 unità = 12 g di alcol); per una
donna, che metabolizza l'alcol più lentamente, 1 unità al
giorno.
Se si vuol calcolare con precisione: la gradazione di una
bevanda alcolica è la % di alcol in volume, e il peso
specifico dell'alcol è 0.8 g/ml. Quindi 100 ml di vino a
13° contengono 13 ml di alcol (in peso, 13 x 0.8 = 10.4 g
di alcol); 330 ml di birra a 5.5° = 18.15 ml (14,5 g) di
alcol; 50 ml di aperitivo a 25° = 12.5 ml (10 g) di alcol;
40 ml liquore 40° = 16 ml (12.8 g) di alcol.
GLI EFFETTI E I PROBLEMI
L’alcol riduce, con effetto dose-dipendente, il
coordinamento motorio, la prontezza dei riflessi,
l’attenzione, la memoria e la capacità di giudizio,
incluse la percezione del "rischio" (incidenti stradali!!!)
e la valutazione critica dell’appropriatezza delle proprie
reazioni, sia verbali che fisiche.
In persone predisposte, l’intossicazione da alcol può
facilitare e scatenare REAZIONI AGGRESSIVE E VIOLENTE, a
volte con totale perdita di controllo fino anche a estreme
conseguenze (infanticidio, femminicidio, omicidio).
L’uso regolare di quantità elevate di alcol (alcolismo)
non solo è dannosissimo per la salute del consumatore, ma
è anche pericoloso per le persone che gli stanno accanto e
per la collettività.
L’abuso di alcol determina DIPENDENZA fisica e psichica
(con una grave e potenzialmente pericolosa sindrome da
astinenza, il cosiddetto delirium tremens), e molte e
diverse ALTERAZIONI GRAVI E ANCHE IRREVERSIBILI in quasi
tutti gli organi (fegato, pancreas, sistema nervoso centrale
e periferico, cuore e vasi, rene, sangue, sistema
immunitario, ecc.). In particolare, è ormai accertato il
legame fra abuso cronico di alcol e diverse forme di cancro.
Inoltre, l’alcol potenzia pericolosamente l'effetto di
molti farmaci, in particolare sedativi e tranquillanti, e
quello di qualsiasi altra "droga". In particolare, l’uso
contemporaneo di alcol e cocaina determina la formazione di
cocaetilene, con aumento/prolungamento degli effetti
psicoattivi e probabilmente anche aumento di cardio- e
neurotossicità.
2. COCAINA
La cocaina, una volta rara e costosa, è diventata negli
ultimi decenni una droga di massa. La produzione illecita è
arrivata a quasi 2000 tonnellate/anno e il consumo è ormai
diffusissimo in quasi tutto il mondo.
Il cloridrato di cocaina, una polvere bianca solubile in
acqua, si "sniffa" o si inietta. La cocaina-base (es.
crack), non solubile in acqua, si “fuma”. Fumare ha la
stessa intensità e rapidità di effetti dell’iniezione
endovenosa.
GLI EFFETTI E I PROBLEMI
Gli effetti della cocaina sono molto variabili. A seconda
delle caratteristiche personali, della dose, della modalità
di assunzione e delle circostanze, vanno da una lieve
euforia accompagnata da una sensazione di lucidità e di
efficienza mentale e fisica (“la normale euforia della
persona sana” secondo Freud) a sensazioni di eccitazione
molto più intense.
Gli effetti di una dose durano 40-60 minuti per chi sniffa,
molto meno per chi si buca o fuma. Una dose singola di
cocaina "sniffata" è circa 20-30 mg. Una dose troppo alta
genera ansia, irritabilità, tremore, fino a crisi
ipertensive, estrema agitazione, convulsioni, febbre alta, o
addirittura emergenze cardiovascolari anche mortali
(aritmie, infarto miocardico, emorragie cerebrali). La
cocaina - come le amfetamine e l’alcool - può allentare i
freni inibitori e facilitare comportamenti aggressivi e
anche violenti.
L’uso occasionale di dosi moderate di cocaina non crea
particolari danni (salvo controindicazioni individuali come
ipertensione o altre malattie cardiovascolari). Invece,
l'uso continuativo a dosi elevate non solo può rendere
impossibile una vita normale, ma può portare a gravi
problemi psichiatrici (p.es. deliri paranoidi, in cui ci si
sente controllati, seguiti e perseguitati), allucinazioni
visive e tattili (“insetti” sotto la pelle), fino a
quadri conclamati di psicosi tossica acuta.