Gentile Smeralda, a mio avviso non ha da essere la
giurisprudenza ad ‘evolversi’ modificando i propri
giudizi, ma la politica che, prendendo atto del mutare della
società, detta le leggi .
19 febbraio 2025 17:38 - Smeralda
sig. enniusfirst questa sentenza dimostra che forse la
giurisprudenza per fortuna si sta evolvendo e che "organi
superiori come le Sezioni Unite" forse dovrebbero iniziare a
prenderne atto, anzichè rimanere ancorati a visioni
anacronistiche e disancorate dalla realtà. Mi permetto
anche di osservare che la giurisprudenza, per sua stessa
natura, è in continua evoluzione in quanto deve
rispecchiare il tessuto sociale del momento e pertanto una
giurisprudenza delle sezioni unite del 2008, ovvero di quasi
vent'anni fa, è doveroso che venga rivista in quanto se la
giurisprudenza non si evolvesse con il mutare della società
questo sarebbe molto pericoloso oltre che dannoso.
19 febbraio 2025 16:39 - enniusfirst
Questa sentenza, condivisibile o meno che sia, dimostra che
ogni magistrato si ritiene una repubblica a sé stante e
quindi pensa di poter sentenziare contrapponendosi a giudizi
sull’argomento già espressi da organi superiori come le
Sezioni Unite.
Se ne deduce che, essendo la certezza del diritto una
chimera, la giustizia è equiparabile ad un terno al lotto
con relativa sfiducia da parte di una buona fetta della
pubblica opinione …..
19 febbraio 2025 9:03 - Annapaola
Grazie, avvocato Smeralda Cappetti, per questa bella
notizia.
La sentenza del tribunale di Prato è una innovazione
nella giurisprudenza in materia, come ben descritto e
commentato nell'articolo.
Con questo precedente, spero sia più facile che anche altri
tribunali emettano sentenze di questo genere, non solo per
rendere giustizia agli amici bipedi umanoidi dei quattro
zampe, ma anche per rendere giustizia agli animali stessi,
perché loro, in questo mondo pieno di disprezzo per la vita
degli altri, sono gli unici esseri veramente innocenti.
Insieme alle piante, naturalmente.