Ho richiamato queste mie vecchie noterelle per aggiungere
un'informazione sul Ferragosto, che non conoscevo e che
riguarda i Valdesi piemontesi che, costretti dal governo
sabaudo a non lavorare in questo giorno, lo usarono per
farne una festa propria tutta evangelica. Qui di seguito il
breve articolo tratto dal sito:www.chiesavaldese.org
«Una festa disciplinata». Storia della festa valdese del
15 agosto
Ogni anno la Commissione esecutiva del I Distretto delle
chiese valdesi e metodiste, corrispondente al territorio
delle Valli valdesi (provincia di Torino), organizza, in
collaborazione con una delle chiese locali, una riunione
all’aperto il giorno del 15 agosto.
Si tratta di una festa a carattere popolare, che al di là
del momento di culto e degli interventi legati a temi
diversi è caratterizzata soprattutto dall’atmosfera di
incontro, scambio di notizie, in un clima di fraternità che
si manifesta a vari livelli.
L'incontro trae origine dalla situazione di segregazione
imposta ai valdesi dalle leggi del Regno di Sardegna
anteriori al 1848. Nella giornata del 15 agosto, dedicata
all'assunzione di Maria e giorno festivo nel regno sabaudo,
ogni attività lavorativa era vietata e il divieto si
estendeva anche ai sudditi di religione valdese.
Per utilizzare in modo evangelico una festività loro
imposta, i valdesi decisero di radunarsi per un momento di
culto e di edificazione spirituale. Il loro 15 agosto
risultava così essere una contro festività del culto
mariano.
Sulle origini e gli sviluppi di questa festa si veda la
pubblicazione di Bruno Bellion, "«Una festa disciplinata».
Storia della festa valdese del 15 agosto" (ed. Claudiana,
collana opuscoli del 17 febbraio della Società di Studi
Valdesi, 2006, pp. 70) nella quale sono ricostruite le
vicende storiche nell’arco di più di un secolo e mezzo,
analizzandone i luoghi di ritrovo, gli argomenti trattati,
gli anni particolarmente significativi (gli anniversari
storici), gli ospiti e le iniziative di contorno.
Dall’esame delle linee di continuità e dei cambiamenti,
emerge uno spaccato della vita ecclesiastica e culturale dei
valdesi delle Valli dall’Ottocento ai giorni nostri".