in questi giorni di agitazioni si è sentito dire da tutte
le parti coinvolte un cumulo di schiocchezze dal sapore
squisitamente politico.. E da tutto sembra uscire il solito
pasticcio all' italiana che non porterà a nessun
beneficio reale sia per i cittadini o consumatori che dir si
voglia sia per la categoria dei tassisti che vedranno la
possibilitò di offrire un servizio efficace ed efficiente
sempre più ridotta. In realtà il decreto per come è
configurato, ossia assenza di qualsiasi indicazione di
regolamentazione del servizio a livello locale, non propone
atlro che lo spostamento di un monopolio, se cosi si può
chiamare, da artigiani e imprese individuali, a grosse
cooperative o gruppi industriali, che potranno facilmente
cartellizzare il mercato dei trasporti pubblici...e le
tariffe?..diminuiranno ulteriormente?..Occorre sapere e far
sapere, cosa che nessuno ha detto, che le tariffe
attualmente non sono cosi flessibili e sensibili al nercato:
sono infatti fissate dal singolo comune che provvede in
seguito a tararle sul tassametro piombato.. Devo dire che
faccio fatica a immaginare un possibile aggiornamento
periodico dei tassametri, in caso si voglia veramente
rendere i prezzi sensibile alla domanda offerta, e non
riesco a immaginare la gestibilità di tutto il procedimento
da parte dei comuni. A meno che non si voglia ipotizzare la
totale libeta dei conducenti di aggiornare le tariffe,
magari in tempo reale, sul campo, durante la stessa
corsa??..E cioè riflettendo, un tassista può fare le
tariffe che vuole, senza controllo?..E' sicuramente un
aiuto per l'utenza!!.. Detto questo mi è difficile
pensare alla situazione di precariato, sul piano sociale,
che si potrebbe creare nel caso di entrata nel mercato di
cooperative o gruppi industriali..Dati i costi d'opera
si dovrebbe limitare il possibile per tenere le tariffe
basse, poiche comunque non si riuscirebbe a soddisfare un
possibile aumento di domanda, data la difficile situazione
di traffico bloccato nelle grandi città. Dove è possibile
risparmiare allora?..sul lavoro e sul suo costo e quindi si
andrebbe ad attingere ai serbatori sociali di manovalanza a
basso costo..immigrati e studenti..che magari diventeranno
professionisti del lavoro a cottimo ( poiche nessuno paga
uno stipendio fisso per lavori che produconii un incasso
variabile), a cui verranno sottratti i diritti elemetari del
lavoro...e questo che si vuole fare?...e questo
l'obiettivo?..penso che occorra meditarci sopra per lo
meno! un sindacalista
16 febbraio 2006 0:00 - LINO
SONO ALLIBITO X QUELLO CHE HO LETTO,SOLO UNA PICCOLA DOMANDA
E NON VOGLIO NEANCHE ASCOLTARE LA SUA RISPOSTA. HA MAI
PRESO UN TAXI ? NE SONO SICURO,NO! SONO UN
TASSISTA DI MILANO E HO LA RAGAZZA A PARIGI DA 7 ANNI,(DEVE
SOLO VERGOGNARSI X QUELLO CHE HA
SCRITTO)........................................ PUO'
IMMAGINARE COSA C'E' SCRITTO IN QUEI PUNTINI. X
LA CRONACA LE LICENZE SONO USCITE,SI INFORMI PRIMA DI
PARLARE. AVREI DA SCRIVERE MOLTO MA COME TUTTI I
GIORNALISTI O SIMILI METTEREBBE SOLO QUELLO CHE FA'
COMODO A LEI E AL SUO PARTITO. FIRMATO UNA PERSONA
ONESTA E COERENTE A DIFFERENZA DI VOI CHE NON LO SARETE
MAI...