Salve sono un esercente che per correttezza vorrei fare
alcune precisazioni sui calcoli appena letti.
In quanto non è stato menzionato in nessun modo lo sfrido
giornaliero che quotidianamente viene a dimezzare i ricavi
del caffè espresso. Faccio alcuni esempi, con una macchina
da caffè a tre gruppi ogni mattina dopo l'accensione i
primi tre quattro caffè per ogni singolo gruppo vengono
gettati via perché di bassissima qualità. durante la
giornata lavorativa quanti caffè vengono eliminati perché
troppo bruciati o al contrario troppo leggeri, o ancora il
cliente ti chiede di rifarlo come ieri, oppure perché la
tazzina è sporca di rossetto o perché ci sono dei fondi di
caffè nella tazzina. Il cliente si lamenta, perchè è
arrivato al tavolo freddo oppure nella tazza sbagliata e
quindi bisogna rifarlo oppure offrirglielo...
O ancora baristi inesperti, ordinazioni sbagliate fatte per
errore magari due volte... a chi non è capitato....??
Bene se facessimo due calcoli potremmo affermare che ai 12
caffé non venduti inizialmente potremmo aggiungere almeno
un 5/6% di prodotto eliminato per i motivi sopra citati.. se
consideriamo una dose media di 8gr. possiamo affermare che
dai 125 caffè che vengono estratti con un kg dobbiamo
sottrarne circa venti, che tra caffè espresso, cappuccini e
latte macchiato sottraggono +o- 20/25 euro di incasso lordo
a kg..
da tenere in considerazione che spesso alcuni tecnici del
caffè per ottenere a detta loro un prodotto di altissima
qualità portano la grammatura oltre gli 8 gr. la conferma
si ha anche dalle schede tecniche di alcune macchine da
caffé che riportano il dosaggio massimo per dose/caffé
fino a 10,5 gr. A questo punto se rifacessimo bene i calcoli
non è certo questo il motivo per cui in italia ci sono
tanti bar e nessuno dei titolari gira con la FERRARI.
Cordiali saluti
Giovanni
10 ottobre 2004 0:00 - Comunicaffè
Trasmettiamo il commento inviato da un addetto ai lavori e
pubblicato nella nostra newsletter inviata a 3.000 operatori
della filiera caffè sulla Vostra affermazione del
ricarico. Comunicaffè chiede un Vostro commento.,
IL DOTTOR HESSE SUGLI AUMENTI DEL 457% DA ESERCENTE A
CONSUMATORE. Il Dottor Alberto Hesse interviene sulla
notizia Aduc 457%. Ho letto la notizia del dato
Aduc. E devo chiarire quanto segue 1. Il
cliente che acquista un espresso al bar, paga * Un
quinto (20%) di valore caffè * Quattro quinti (80%)
di valore in PURI SERVIZI.
2. Da ciò risulta
pertanto che i "78 centesimi" (prezzo medio di
vendita al pubblico della tazzina) rappresentano *
Servizi (80%) pari a ca. 62 centesimi * 7 - 8 gr. di
caffè pari a oltre 15 centesimi
3. Poichè
l'Aduc valuta il costo del caffè all'esercente in
14 centesimi, i 15 centesimi di cui sopra rappresentano un
utile ASSOLUTAMENTE CONGRUO ED ACCETTABILE intorno al 10%.
In effetti il pubblico consumatore non si rende conto
che nel gustare un espresso o capuccino, paga 4 volte il
valore caffè per servizi vari, che vanno dall'affitto,
luminarie, costo del personale, bicchiere d'acqua, latte
e zucchero eventuali, ecc. La realtà fiscale nel
nostro paese resta alquanto ........ pesante !