COMMENTI
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13 luglio 2007 0:00 - WC
SIAMO NUVAMENTE NELLA MERDA CARO PRODI!GRAZIE
12 luglio 2007 0:00 - GRAZIE MORTADELLA &Company
Italia, record negativo del debito pubblico

Il dato abnorme cresce ancora: toccata quota 1.069 miliardi di euro secondo le cifre fornite da Banca d'Italia. Battuto il record negativo del novembre 2006: 1.067 miliardi di euro
11 luglio 2007 0:00 - riflessore
Caro segretario Mastrantoni,si rende conto che l'italiano medio spesso parassita(quante pensioni di invalidita' o boscaioli nel sud???)non comprende che in uno stato evoluto la rendita come surplus di sviluppo e non parassitismo(Bot CCT ecc.)incentiva il PROGRESSO? è vittima della propaganda di questa SINISTRA che GODE dei privilegi dello sviluppo ma pubblicamente li condanna!!!!
Il Komunismo porta REGRESSO è universalmente DIMOSTRATO!
11 luglio 2007 0:00 - Giancarlo
C'è modo di recuperare le minusvalenze accumulate in 5 anni di trading?
7 aprile 2006 0:00 - antonio lucenti
anche le aziende possono riportare le perdite per 4 anni.
tuttavia le perdite possono essere riportate lungo strade che non si incrociano: ad esempio, eventuali crediti d'imposta maturati su compravendita di obbligazioni, possono essere utilizzate solo relativamente a debiti di imposta realizzati su obbligazioni.
i crediti d'imposta maturati in regime in regime amministrato non possono essere riportati in regime di gestito...
7 aprile 2006 0:00 - Camerata Jo
e bravo prodi che prima di cambiare legge sulle successioni fa donazione ai propri figli.La legge di berlusconi piace quando gli fa comodo.BUFFONE
7 aprile 2006 0:00 - giancarlo
La convenienza del regime dichiarativo sta solo per chi ha più portafogli su Banche diverse in cui su alcuni perde e su altri guadagna.
Per chi ha un solo portafoglio conviene di più delegare alla banca le operazioni da effettuare, evitando di accollarsi l'onere di una dichiarazione.
Non c'è alcuna furbizia nello scegliere un sistema o un altro, tanto con l'anagrafe tributaria il fisco sa tutto di ogni contribuente.
7 aprile 2006 0:00 - wrangler
Certo Alex, se entro 4 anni non fai plusvalenze non recuperi niente, ma è più facile recuperare minusvalenze con plusvalenze ottenute su un'arco temporale annuale.
Ad esempio se io a gennaio faccio una plusvalenza, pago a marzo faccio una minusvalenza e vado a credito, alla fine dell'anno ho pagato e seono in credito.
Col dichiarativo invece alla fine dell'anno non pago niente.
In teoria è sempre meglio il dichiarativo, ma è molto più complicato e poi si perde l'anonimato.
E' comunque un provvedimento che alla fine favorisce solo lo stato, perchè c'è una differenza di trattamento tra plus e minus, chi ha molte minusvalenze quindi sarà avvantaggiato se portano la tassazione al 20%
6 aprile 2006 0:00 - Alex
Il legislatore ha previsto che si può scegliere di effettuare queste operazioni in sede di dichiarazione dei redditi, scegliendo il regime dichiarativo,

Scusa ma quale genere di operazioni?
Le plusvalenze e le minusvalenze si verificano solo quando si effettua una compravendita. Se vendo con una minusvalenza per recuperare devo necessariamente ottenere una plusvalenza nei successivi 4 anni.
6 aprile 2006 0:00 - wrangler
Scocciato, di cosa ti lamenti, la legge è questa le plusvalenze si pagano subito, le minusvalenze si possono compensare nei 4 esercizi successivi.
Sembra una fregatura, anche perchè essendoci uno che compra ed uno che vende dovrebbe essere un provvedimento neutrale, invece con la clausola dei 4 anni, ci guadagna lo stato.
D'accordo.
Ma.... c'è un ma.........................
Il legislatore ha previsto che si può scegliere di effettuare queste operazioni in sede di dichiarazione dei redditi, scegliendo il regime dichiarativo, ma in tal modo di fà sapere al fisco qual'è il proprio patrimonio, e questo è percepito come un pericolo.
E allora ...... chi è il furbo, quello che accetta una regola furbetta perchè gli conviene, o colui, che non ha niente da nascondere e aprofitta della possibilità concessagli per compensare le minusvalenze in sede di dichiarazione dei redditi?
6 aprile 2006 0:00 - antonio lucenti
signor Scocciato, mi permetta di correggerla, il mondo è degli attenti.

i furbi hanno il fiato corto, e amano le brevi distanze, come quelli cascati nelle panìe argentine, gli attenti vengono fuori alla distanza...........
6 aprile 2006 0:00 - Scocciato
Peccato che nel conto"crediti d'imposta" si compensino solo le plusv. con le minus iscritte avendoci rimesso nelle vendite, e che durino solo quattro anni, dopodichè non si compensano più le plus con le minus.
Il credito nei confronti dello Stato si annulla. Per esempio, chi ha venduto Argentina a 30 avendola pagata più di cento, o GM o Impregilo, o Fiat un anno fa, quando c'erano grossi problemi e rimettendoci alquanto, ha accumulato delle ingenti minus, che non riuscirà più a recuperare, a meno di essere un gran mago della finanza, ma se lo fosse stato, non avrebbe avuto quelle minus. Il mondo è dei furbi, checchè se ne dica.
5 aprile 2006 0:00 - antonio lucenti
ulimamante Prodi si è corretto, parlando di "capital gain".
Sarebbe opportuno che qualcuno gli ricordasse che l'unica rendita sicura e sicuramente tassabile è quella dei titoli di Stato, che proviene dal pagamento di un debito, a rate.
Il capital gain nasce da operazioni di compravendita di borsa ( e insiste sia su quelle azionarie , quanto sulle obbligazionarie) che producono plusvalenze. Ma da nessuna parte sta scritto che tali operazioni debbano produrre SEMPRE e solo plusvalenze. E qualcosa ne sanno tanti e tanti investitori che ancora scontano crediti d'imposta di qualche anno fa.. Il capital gain ed il dividendo sono una possibilità, non una certezza, come è per la cedola. Possibile che il Professore non lo sappia? O fa lo gnorri?
5 aprile 2006 0:00 - Camerata Jo
non dimenticate che con il ritiro del contingente italiano in iraq si ridurranno molte spese, se poi seguissero i ritiri dall'afghanistan , kosovo penso non ci fossero tanti problemi.

a tal proposito vi incollo i dati delle spese militari e tra parentesi il loro rapporto con il PIL.

Governi di Centro-Sinistra
1997: 16.041 (1.56%)
1998: 16.004 (1.49%)
1999: 15.935* (1.44%)
2000: 16.963 (1.45%)
2001: 17.777 (1.46%)
Governo Berlusconi II
2002: 19.025 (1.51%)
2003: 19.376 (1.49%)
2004: 19.811 (1.46%)
2005: 20.792

si nota che le spese sono notevolmente aumentate ma il rapporto PIL è diminuito lievemente.
quindi se finisce la missione italiana in iraq avremmo di che gioire, spero.
ma temo allo stesso tempo che con la vittoria di prodi si esalti il loro governo, cosa che è evidente non merito suo.
non diamogli questa possibilità
5 aprile 2006 0:00 - Alex
"dare del c.... agli avversari, facendo credere che era solo una battuta, mentre tutti lo abbiamo visto digrignare la mascella"

E' una tua opinione, io la vedo solo come battuta infelice in un contesto particolare (di persone molto vicine politicamente a lui).
Scusa ma chi sarebbe in difficoltà? Io allora potrei dirti che lo è Prodi dopo che da del delinquente politico agli avversari, dell'ubriaco a berlusconi e del matto ad un ascoltatore.
Se la vogliamo buttare sul fatto se sia meglio essere coglioni o matti ok, però io eviterei queste polemiche inutili. Visto che mi pare ci siano questioni più serie sulle quali discutere. Ammetto anche che forse tanti preferiscono queste polemiche da bar.

Sul fatto della ripresa non so quanto inciderà la riduzione cuneo fiscale, bisognerà vedere come viene fatta e come viene coperta la spesa (tra l'altro la proposta viene tanto la destra quanto la sinistra, e ricordiamoci che 1 punto è già stato tagliato).
L'abolizione dell'Ici sulla prima casa è solo una questione di buon senso, purchè ci siano le coperture. Pensa che sono d'accordo anche Bertinotti e la Lega!
5 aprile 2006 0:00 - Wrangler
Alex, io non sono contro Berlusconi per partito preso, ma in questi ultimi giorni è evidente che ha perso la testa, dare una notizia come quella dell'abolizione dell'Ici all'ultimo minuto, dopo aver glissato sulla domanda ripetuta del direttore del Messaggero, sulla copertura delle spese incluse nel programma, è stato scorretto, dare del c.... agli avversari, facendo credere che era solo una battuta, mentre tutti lo abbiamo visto digrignare la mascella è stato poco elegante e scorretto, cercare di andare in televisione forzando la volontà degli avversari è scorretto.
Quindi sono molto deluso dal suo comportamento, è chiaro che sente odore di sconfitta, e poichè è il più ricco del paese, non lo può accettare.
Con le gaffes che ha fatto il centro sinistra sulla questione del cuneo fiscale e delle successioni, ha avuto un grande assist, ma invece di tirare ha cercato di tornare indietro per umiliare il portiere, ed ha sbagliato il goal.
Ad ogni modo, dato che sei una persona di buon senso, ti sarai reso conto che la finanza pubblica è in una brutta situazione.
L'unico modo per riuscire a radrizzare la baracca è crescere, e la misura del cuneo fiscale è certamente un tentativo in tal senso, ridurre un'imposta non fà cambiare niente, quindi non c'è paragone.
Sulle rendite, poi, dal punto di vista di equità, a mio avviso, sarebbe corretto fare come si fà in molti altri paesi, ovvero inserirle in dichiarazione dei redditi, logicamente abbassando le aliquote, ma qui siamo in Italia e non in Usa, e se qualcuno si azzarda a proporre questo, dovremmo aprire un'altra autostrada per andare dai riciclatori elvetici.
Ragioniamo anche in che strano paese viviamo.
4 aprile 2006 0:00 - Alex
wrangler.. mi spiace ma i tuoi conti sono completamente da rifare!!! Prodi ha dichiarato che i Bot e i Cct non verranno ulteriormente tassati.
Quindi vengono a mancare ancora di più le coperture finanziarie della proposta.

Berlusconi non ha proposto di eliminare tutta l'Ici ma solo quella sulla prima casa che da un gettito di 2,3 miliardi di euro. Che vanno ovviamente recuperati altrove.
Io potrei pensare ad un aumento degli estimi con una rimodulazione delle tariffe.. certo sarebbe una proposta un po' "comunista" ma credo equa.
La prima casa non è un lusso e dovrebbe essere completamente detassata.
5 aprile 2006 0:00 - Alex
"me li vedo Berlusconi, Tremonti e Fini ridere mentre studiavano il colpo dell'ultimo minuto senza possibilità di replica, ma siamo seri."

Hai ragione, ma sono regole che ha fortemente voluto anche Prodi.
Il dibattio gestito in quel modo, senza possibilità di replica vera, non serve a molto.

"un megalomane ossessionato da manie di onnipotenza, senza rispetto per nessuno?"
Considerazione politica? Dai, onestamente sai scrivere di meglio.

"Sono i numeri che contano, ed i numeri ci dicono che abbiamo buttato al vento 5 anni"
I numeri dicono tante cose, non necessariamente questo.


Il problema della copertura del costo del taglio dell'Ici (un quinto rispetto a quanto cosa tagliare di 5 punti il cuneo fiscale) lo si può risolvere anche con una modulazione dell'Ici stessa, tassando di più le seconde case e facendo pagare il giusto a chi si ritrova capitali ingenti ma che al catasto risultano ancora delle baracche.
Sul fatto che entrambe le coalizioni non abbiano affrontato il tema delle coperture finanziarie è vero, ma è ovvio.. siamo in campagna elettorale!

Giancarlo giusta la tua osservazione, purtroppo ultimamente il termine "rendita" ha acquisito una connotazione negativa, quasi fosse una cosa passiva. Invece la rendita deriva dal risparmio!
5 aprile 2006 0:00 - giancarlo
Sul tema rendite finanziarie si è parlato troppo soprattutto da parte dei politici che il più delle volte hanno mostrato di capire ben poco della materia.
Il termine rendita significa rendimento per un capitale investito.
Sono rendimenti le cedole dei titoli obbligazionari e i dividendi azionari.
Sotto questo nome (con molta disinformazione e/o molta malafede da parte di alcuni politici) sono stati incluse anche le plusvalenze ovvero i capital gain che non hanno nulla a che fare con il termine di rendimento, essendo guadagni in conto capitale più o meno aleatori legati ad andamenti favorevoli dei listini che possono anche essere di segno negativo in caso di andamenti sfavorevoli dei listini.
Continuare a mettere entrambe le cose sullo stesso piano significa solo cavalcare la demagogia politica nei confronti dell'elettorato che per la maggior parte non è esperta di finanza.
Per scelta politica (fatta da governi precedenti a questo) entrambe le cose sono tassate allo stesso modo: il 12,5%.
Certi facili arricchimenti degli ultimi tempi, basati soprattutto su plusvalenze o capital gains sono stati abilmente portati sotto i riflettori da alcuni personaggi poltici per poter giustificare l'aumento di tassazione sulle impropriamente dette "rendite finanziarie".
Va da sè che anche all'occhio del profano appare giusto tassare in maniera adeguata tali guadagni di borsa che nulla hanno a che fare con i rendimenti dei titoli come sopra specificato.
Ma andare a tasare ulteriormente le cedole dei titoli obbligazionari che hanno un rendimento reale negativo ,in quanto non coprono nemmeno il capitale dall'inflazione è pura demagogia politica !!
Ai risparmiatori che continuano a dare fiducia a questo Stato, con il debito pubblico tra i primi del mondo, bisognerebbe al contario dare un premio; perchè se tutti questi cominciano a disinvestire dai tioli di Stato, il crack è dietro l'angolo!!
5 aprile 2006 0:00 - Wrangler
Il problema non è se piace o non piace l'ICI, ma dove si prendono le risorse, in un'altra discussione ho postato la reale situazione, da lì si capisce come i politici manipolino i dati economici.
Siamo in una situazione pre-baratro, basta sentire cosa ne pensano gli osservatori internazionali.
Ora che si facciano annunci roboanti a 5 giorni dal voto, solo per avere il consenso di chi, non informato, beve tutte queste storielle, non mi sembra molto serio, e non parlo solo di quella dell'ICI, ma anche quella dei 3000 euro fino a 18 anni detta da Prodi.
Ma dobbiamo continuare a farci prendere in giro, con colpi di teatro studiati a tavolino, me li vedo Berlusconi, Tremonti e Fini ridere mentre studiavano il colpo dell'ultimo minuto senza possibilità di replica, ma siamo seri.
Già nel 1994 abbiamo rischiato di non entrare nell'euro, poi è arrivato Prodi ed ha fatto il miracolo, adesso siamo in una situazione simile, o raddriziamo le cose e facciamo ripartire la crescita, oppure a forza di tagli fiscali senza copertura finiremo a gambe all'aria.
E chi può riuscire a farlo, un megalomane ossessionato da manie di onnipotenza, senza rispetto per nessuno?
Sono i numeri che contano, ed i numeri ci dicono che abbiamo buttato al vento 5 anni, adesso ci tocca di nuovo fare dei sacrifici senza nessuna garanzia che servano davvero.
Io, tra l'altro, sono uno che verrà colpito sia con le rendite, che, probabilmente con un'eventuale imposta di successione, ma mi rendo conto, che è più importante che il paese si riprenda di qualche migliaia di euro in meno nele mie tasche.
4 aprile 2006 0:00 - Camerata Jo
SVEGLIATEVI DALLE ILLUSIONI DI PRODI.

con il cuneo fiscale un lavoratore medio prenderà all'anno ben "600 euro" in più, cioè 50 euro al mese...ma a chi deve fare ridere quel prete che ieri ha battuto il record di 90 minuti di parlare senza dire nulla con quel sorriso del cazzo.

ben venga l'eliminazione dell'ICI perchè è fattibile come alcuni sindaci hanno ribadito l'ottima proposta, esclusi naturalmente i sindaci delle sinistre che si arricchirebbero di meno, avrebbero meno impegati statali assenteisti e vengono obbligati cosi a rinforzare il contollo sulle evasioni fiscali.

sempre meglio che la fantomatica ristabilizzazione della tassa di successione della quale cifra minima dei possedimenti non se ne parla, c'è chi dice 80 mila euro addirittura, ma stiamo scherzando.

4 aprile 2006 0:00 - FABRIZIO
...Se poi ieri sera hai sentito il Cavaliere, con la boutade dell'ICI, ...

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Scusa Wrangler, ma anche Bertinotti da tempo predica di elimiare l'ICI sulla prima casa.
E se consideriamo il numero degli italiani padroni di casa che hanno una sola casa, eliminare il gettito della prima equivale ad eliminare il 70% del gettito.
Come pensava Bertinotti di colmare il buco ?

Quadruplicando la tassazione già alta sulle seconde case?
Beh, assisteremmo a centinaia di migliaia di casi dove figli, mogli, nonni e zii verrebbero "spostati" di residenza su queste seconde case per farle diventare prime !

Ma invece scusate una domanda idiota:

Perché fino al 92 pur non esistendo l'ICI, i comuni ce la facevano lo stesso ?

Anni fa il mio comune sfaltava le strade con una cednza per cui ogni strada veniva rifatta ogni 7-8 anni.
dal 92 invece non ho più visto in giro neppure uno stradino e ci sono dei buchi in cui la gente cade in bicicletta, le auto spaccano gli ammortizatori, ecc. ecc.

E per il fatto che quest'anno é nevicato un pò, mentre quando ero ragazzo nevicava SEMPRE, tutti si sono strappati le vesti e hanno chiesto lo stato di calamità per un pò di neve !!!!!

Oggi l'ICI rappresenta l'80% del gettito dei bilanci comunali.
Come facevano prima ?????
4 aprile 2006 0:00 - wrangler
Caro Alex, io ho solo fatto dei conti su cosa vuole dire un'aumento delle rendite, logico che ragiono su ipotesi, sia di rendimento sia di quantità di risparmi, poi gli esempi potrebbere essere migliaia.
Le coperture sono un'altro problema, d'altronde qui la superficialità si amplia.
Se proprio guardiamo bene i vari dati, dovremmo rientrare al 3% del deficit pil, e senza ipotizzare scostamenti maggiori, altamente probabili, vogliono dire altri 12 miliardi di euro.
Se poi ieri sera hai sentito il Cavaliere, con la boutade dell'ICI, c'è da mettersi le mani nei capelli, se pensiamo alle necessità per coprire la realtà ed i sogni.
3 aprile 2006 0:00 - Alex
Wrangler, i conti però non tornano.
Tu hai di fatto "coperto" il costo del taglio del cuneo fiscale con l'aumento di tassazione sulle rendite. Ebbene i dati complessivi sono di un costo di 10 miliardi di euro per finanziare 5 punti di taglio, contro i 2,5 che potranno derivare dalle rendite (parole dello stesso Prodi).
Quindi mancano all'appello circa 7,5 miliardi di euro che devono comunque essere reperiti da qualche altra parte o deriveranno da minori spese (tipo contribuzioni).

L'ipotesi di una rivalutazione annua del 5% è in realtà riduttiva per un patrimonio del genere, immagino non tutto investito in titoli di stato a breve (almeno a giudicare dagli ultimi anni). Certo è difficile valutare il gettito perchè si sa bene che il patrimonio, specialmente se investito in azioni, non sempre dà luogo a redditi tassabili o a capital gains; comunque i dividendi ci sono e su questi lo Stato si prende un bel 20%.

L'ipotesi di recupero di 20-50 euro sulla tassazione dei conti correnti (salvo promozioni tipo "conto arancio") credo sia molto generosa: per avere un risparmio di quel tipo, ai tassi attivi correnti, bisognerebbe tenere sul c/c 100.000 euro!! Quindi questa riduzione non è altro che uno specchietto per le allodole, serve a far apparire meno amara la pillola dell'aumento della tassazione.

Attenzione poi al reale gettito: una manovra del genere potrebbe avere l'effetto indesiderato di far alzare i tassi lordi dei titoli di stato, con maggiore esborso per il bilancio complessivo.

Hai inoltre fatto l'ipotesi che nello stesso nucleo familiare ci siano due lavoratori dipendenti: approssimazione, visto che l'Italia è il popolo delle Partite Iva ed ormai i nuclei familiari sono composti in media da 3 individui.

Infine con il ragionamento precedente sfugge un particolare di non poco conto: se verranno versati meno contributi le pensioni future saranno più piccole. Attenzione a non spostare semplicemente i problemi più in là nel tempo.

Però apprezzo moltissimo il tentativo di andare finalmente al sodo parlando seriamente.
3 aprile 2006 0:00 - antonio lucenti
nell'ambito delle fattispecie reddituali derivanti da attività finanziarie ( e non delle rendite finanziarie, che non vuol dir nulla e tutto), la distinzione è disposta tra redditi di capitale ( redditi che si configurano come frutti dell'impiego di capitali nel tempo)
e redditi diversi ( che si configurano come proventi incerti non solo sul "quantum" ma anche sull'"an", GUADAGNI da capitale)
Parlare indiscriminatamente degli uni e degli altri, denota una approssimazione ed una impreparazione che in soggetti politici sarebbe veramente indecente.
Ma si presta bene a qualsiasi pasticcio successivo.
Impreparazione o volontà di equivoco?

Non dimentichiamo che tra poco i TFR saranno "guidati" verso i fondi previdenziali..........cosa si salverà????
3 aprile 2006 0:00 - wrangler
Poichè nessuno ha però mai fatto i calcoli, vediamo cosa significa aumentare la tassazione delle rendite finanziarie dal 12,5% al 20% per un risparmiatore medio.
Ipotizziamo un portafoglio titoli pari a 200.000 ed un tasso medio di rendimento del 5% annuo.
5% DI 200000 fanno 10.000 e attualmente si versano 1,250 euro di tassa, con la rendita al 20% sarebbero 2000 cioè 750 euro in più.
Vediamo adesso però quali sarebbero i benefici dal lato delle minore imposte per la diminuizione del cuneo fiscale.
Se è vero quello che hanno detto sarebbero circa 350 euro annui(metà ai lavoratori e metà ai datori di lavoro), mettiamo quindi che il nostro possessore dei titoli recuperi 700 euro, perchè sia lui che un'altro membro della famiglia sono lavoratori dipendenti, ai quali aggiungiamo almeno 20-50 euro di riduzione dell'imposta su CC o C.di liquidità.
Abbiamo quindi un'operazione a costo zero, ma stiamo parlando di 200000 euro di titoli, e di un rendimento medio del 5%, che non si ottiene con Bot,Btp o CCt, ma anche con azioni quindi il 5% non è facile da ottenere.
Si ma i lavoratori autonomi?
Se commerciante o artigiano, possono avere 2 vantaggi
il primo se hanno personale dipendente
il secondo per il probabile aumento dei consumi.
In definitiva, questa misura, che per forza deve produrre gettito colpisce maggiormente i detentori di grandi patrimoni e coloro che non beneficiano di un probabile aumento dei consumi.

Si può perciò affermare che è un'atto di redistribuzione della ricchezza, che non colpisce la media dei risparmiatori
E' chiaramente un rischio, ma se riesce potrebbe fare aumentare il PIL (non sò di quanto) e se aumenta il PIL, si potrebbe avere una diminuizione del rapporto deficit/Pil.
Risulta perciò chiaro che questa manovra se riesce non è negativa come sembra, se invece fallisce, non avremmo avuto altro che un'aumento della tassazione.
Infine occorre rilevare come tutto sia coerente con un'impostazione totalmente diversa data dalla CDL, che ha favorito,negli ultimi 5 anni, specialmente le classi più ricche, a tal proposito è interessante visitare il sito:
www.lavoceinfo.it - articolo "vero e falso", per capire bene le verità e le bugie ,nel dare i dati, dei nostri uomini politici.
3 aprile 2006 0:00 - Filiberto
Non sono d'accordo con la tassazione sulle rendite finanziarie! Sono imposte che si vanno a sommare alle tante che già sopportiamo e che intaccano e diminuiscono il nostro patrimonio ed i nostri risparmi.
Ma se dovessero farlo, non possono fare particolari distinzioni tra piccoli risparmiatori e non. Chi è un piccolo risparmiatore anzitutto? Quello che ha poca liquidità è basta? A questo punto tanto vale investire nel già costoso mercato mobiliare, fare qualche polizza assicurativa e tenersi 99.999 euro in banca sul conto corrente! Se si aprono più rapporti bancari come funziona? Se si aprono a nome della moglie o dei figli maggiorenni si aggira il problema? Insomma ci sono tanti modi per aggirare la regola.... Ancora, Le polizze vita saranno tassate al 20% no? I prodotti assicurativi? Che ne sarà della previdenza che investe a sua volta in prodotti finanziari? Le coop avranno sempre le loro agevolazioni? Ricordo che hanno una tassazione del 11,5% sulle rendite finanziare degli associati! Guarda caso sono rosse. Questo è un vantaggio competitivo che gli altri, banche, sim, promotori, consulenti, non hanno....
Inoltre. Il potere d'acquisto del patrimonio viene intaccato. Se compro un fondo liquidità o una obbligazione statale, già adesso, solamente in pochi casi raggiungo il tasso d'inflazione.
Se tassiamo ulteriormente, l'investimento non manterrà nel tempo nemmeno il potere d'acquisto a meno che non si prendano rischi aggiuntivi investendo in altri strumenti finanziari.
Se l'unione vuole proprio farlo, dovrebbe farlo per tutti ma con una soglia sulle plusvalenze, dove entro una percentuale che può essere il tasso di inflazione più uno spread, l'investimento non viene tassato perchè non è visto come investimento speculativo, se non come investimento per mantenere il potere d'acquisto. Invece, potrebbero tassare l'investimento, quando esso diventano effettivamente speculativo, cioè quando l'investimento azionario o di altro tipo e di breve durata e/o produce enormi plusvalenze. Ricordiamo i millioni di euro che i soliti gnoti hanno incassato con Antonveneta, Bpi, RCS, Unipol, e altre.... Unipol stessa, da "grande perdente" per l'acquisto di BNL, ha pure incassato decine di millioni di euro dalla la vendita del pacchetto di BNL.... Meglio di così...
Propongo una tassazione solo quando l'investimento supera l'inflazione + un tot. diciamo 2 o 3 punti % al di sopra di essa. Oltre si può, eventualmente, anche tassare.
Che ne pensate?
F.
26 marzo 2006 0:00 - wrangler
Alex, io ho detto chiaramente che sono deluso dalla CDL, che cambio voto, e che per farlo non mi baso su un singolo provvedimento, che tra l'altro ritengo inefficace.
Ma poichè il voto è anche un giudizio sull'operato precedente provo a spiegarti perchè non sono soddisfatto dell'operato del governo Berlusconi.
Tu dici che il deficit nel 2001 era al 3,01 ovvero solo lo 0,1% sopra il famoso parametro, bene mi pare che per per metà anno ci sia stato il governo della CDL.
Il probema però, è che ci avevano detto, che avremmo avuto un nuovo miracolo economico, ed invece negli anni 2002, 2003, 2004 e 2005 il deficit è sempre peggiorato, e di volta in volta si sono trovate varie giustificazioni, prima il buco di bilancio,poi l'11 settembre, poi l'euro, poi il cambio, poi la Cina, ecc.
Ammettiamo però che gli avvenimenti internazionali hanno penalizzato oltremodo la crescita economica, ma, dati alla mano, siamo comunque gli ultimi della classe quasi in tutto, e la crisi internazionale c'è stata per tutti.
Inoltre col debito che avevamo vi era l'opportunità di controbilanciare quel problema.
E invece anche il debito è cresciuto, anche la spesa pubblica è cresciuta.
Alla fine cosa dovremmo volere noi tutti, che ci governino bene, e sinceramente a me non sembra che sia stato così.
Sono state fatte leggi ad personam, provvedimenti discutibili, condoni di tutti i generi, artifici contabili.
Non dico che tutto quello che è stato fatto è negativo, ma spesso l'impressione è che ci sia stata nascosta la verità e che certi provvedimenti sono frutto di interessi di parte, o per compiacere qualche parte.
La gente mica è stupida, vede che il lavoro stà diventando precario, che gli enti locali stanno annaspando, che il famoso pugno duro con gli emigrati clandestini viene poi clamorasamente smentito dalle file agli ufficio postali, e mentre si proclama ottimismo ad oltranza poi escono dati sempre più preoccupanti.
Ti rispondo anche sul cuneo fiscale, mi sembra che l'esigenza di abbassare il costo del lavoro sia inclusa anche nel programma dell CDL, purtroppo dobbiamo competere con paesi che operano in regime di slealtà da questo punto di vista, ora, come ho già detto non credo che aumentando la tassazione sulle rendite si crei molto gettito, ma se andiamo a vedere i programmi la CDL propone un'aumento del 60% delle pensioni minime, e nessuno ha spiegato dove si prendanno le risorse.
Eppure abbiamo già visto che è tutta una coperta corta, ma forse promettere un'aumento è più piacevole che dichiare un'intenzione di aumento di tassazione.
Sulla tassa di successione, ritornando all'esempio che ho fatto degli Agnelli, a mio avviso, con la vecchia normativa si ridava indietro alla collettività qualcosa che loro avevano avuto in tanti anni, e non credo sarebbe stato male, inoltre non è vero che sugli immobili non si paga più nulla, io in questo periodo ho perso mio padre, che era proprietario solo della prima casa, ebbene ho dovuto pagare il 3% sulla rendita catastale mentre se rimaneva la legislazione precedente sarei rientrato nella franchigia, poi non dico che bisogna massacrare la gente che eredita, ma, fatta salva una franchigia che comprenda ampiamente la prima casa e magari anche la seconda, trovo giusto una modesta tassazione.
Alla fine le tasse in qualche modo si devono pagare, se vogliamo far funzionare la macchina che ci protegge e ci assiste durante la nostra esistenza, e la costituzione prevede che la tassazione sia progressiva, quindi chi ha tanto è giusto che contribuisca un pò di più, capisco anche che se dovesse mancare il Sig.Berlusconi senza tassa di successione sarebbe un bel risparmio per la sua famiglia, ma mica tutti hanno quei patrimoni.
Comunque Alex, io spero che ci sia un cambiamento, o che almeno ci sia un chiaro vincitore, poi a me preme che si operi nell'interesse collettivo.
Io non credo più ai sogni che il presidente del consiglio continua a propinarci. Mentre sul Sig.Prodi (mortadella come oramai lo chiamano tutti)ho tutt'ora fiducia, perchè, non dimentichiamecelo mai, seppur con provvedimenti impopolari e discutibili (vedi tassa sull'europa) ci ha fatto entrare in europa, e sinceramente, mi vengono i brividi a pensare cosa sarebbe successo se non ci fossimo stati in questi difficili anni.
Poi se la maggioranza sceglierà ancora la CDL, mi adeguerò sperando che faccia meglio che in questi ultimi 5 anni.
26 marzo 2006 0:00 - pensionato
Saluto tutti...ma come faro'a godermi le "PLUSVALENZE" di una FOR YOU a 15 RIFILATAMI 5 ANNI fa'dal MONTE PASCHI oggi ne ho 74 e mancano 11 anni alla scadenza! CHE FREGATURA ALTRO CHE TASSARE LE RENDITE......mi vien da piangere MONTE dei PACCHI!
25 marzo 2006 0:00 - Alex
Wrangler, comunque non hai risposto alle mie osservazioni. Il problema del programma dell'Unione soprattutto sul cuneo fiscale e sulla tassazione delle rendite non lo conoscono nemmeno i leader dell'Unione (Salvi ha fatto una figuraccia dietro l'altra stasera con Brunetta)!!! Nessuno ha ancora saputo dire se verranno toccati o meno i titoli di stato (qualcuno ha parlato di "armonizzazione" sui titoli di nuova emissione.. questo non è un aumento?), quanto sarà la tassazione, chi dovrà pagarle (Come giustamente fa notare ciannulucazzu (bel nome....) è impraticabile, dovremmo valutare anche i prestanome, i familiari e i vari patrimoni disseminati all'estero e nelle polizze, oltre che nei conti correnti e nei dossier titoli), come si interverrà sul cuneo fiscale, chi ne pagherà i costi e chi se ne avvantaggerà.
Continuo a ritenere che la proposta sia volutamente ambigua per risultare molto "popolare" e incontrare il sostegno di Confindustria e Sindacati, ciascuno convinto di tirare l'acqua al proprio mulino. Il problema è che poi la verità verrà a galla, ma sarà troppo tardi. Ingannare volutamente gli elettori non la ritengo una mossa intellettualmente onesta.
Infine, stop alla storia dei conti pubblici fuori controllo. Il rapporto deficit/PIL era al 3,2% nel 2001, quindi già oltre il 3% (contro lo 0,8% dichiarato dal governo di centrosinistra uscente!!), tra l'altro in un periodo di crescita economica e senza crisi internazionali. Al giorno d'oggi non possiamo non considerare l'11 settembre, la crisi internazionale (soprattutto europea) ed i sempre maggiori costi energetici, che incidono soprattutto in Italia per delle scelte scellerate prese nel passato. Se vogliamo fare commenti seri non possiamo non tenere conto di questi fattori; va bene criticare, ma almeno sulla base di considerazioni non pretestuose.

"alcuni provvedimenti presi dalla CDL ci rendiamo conto come abbiamo favorito sopratutto le fasce più ricche della popolazione."
In realtà hanno inciso anche sui redditi bassi, ad esempio alzando la No tax area, cioè il livello di reddito fino al quale NON si pagano tasse! Tra l'altro il primo taglio dell'aliquota massima (dal 51% al 46%) è stata fatta sotto il governo Prodi.

"Provate ad immaginare quanto hanno risparmiato gli eredi degli Agnelli senza tassa di successione o tutti quelli che con alti redditi si sono visti abbassare l'aliquota marginale di 8 punti (Totti e DelPiero ringraziano)"
Anche qui il ribaltamento della realtà: l'aliquota massima è scesa di 2 punti sotto il Governo Berlusconi, i restanti 6 punti erano stati tagliati dal precedente governo! Almeno non falsifichiamo la realtà.
Ovvio che se fai le tue considerazioni partendo da dati sbagliati le conclusioni sono sbagliate. Secondo me invece semplicemente parteggi per il centro-sinistra e cerchi di "smontare" le tesi del centrodestra; il che ci sta tutto, ma almeno usando dati veri e non inventati.
Se poi consideriamo le tasse di successione, io davvero non capisco quali siano i presupposti per tassare nuovamente patrimoni che risultano da attività già tassate. Tra l'altro spesso chi eredita non ha materialmente la liquidità per pagare le imposte su quanto eredita e si trova costretto a vendere immobili e/o proprietà per pagare le tasse. Di fatto è una patrimoniale, tra l'altro molto demagocica perchè in realtà di gettito ne crea davvero poco.
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