Ieri 8 aprile, a seguito di notizie apparse su alcuni organi d'informazione e di alcune segnalazioni giunteci,
abbiamo denunciato l’interruzione del servizio di anestesia epidurale presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. A quella segnalazione e’ seguita una replica del direttore sanitario della ASL di Lecce,
il quale ha affermato che il servizio “non e’ stato ancora sospeso”, specificando che esistono dei problemi sindacali con gli anestesisti, sui quali sta lavorando, e che, comunque, si e’ in attesa dell’erogazione di fondi regionali.
Quanto detto dal direttore sanitario contrasta con le informazioni in nostro possesso.
Ci risulta che solo le partorienti che al 31 marzo avevano effettuato la visita anestesiologica, hanno l’accesso gratuito al parto con anestesia epidurale, mentre per i casi successivi, quanto meno fino alla risoluzione del problema, il servizio non e' garantito (abbiamo testimonianza di donne che hanno partorito in questi giorni ed a cui e' stato rifiutato il servizio perche' sospeso).
La stessa versione dei fatti, sostanzialmente, e’ stata riferita telefonicamente dal personale ospedaliero ad altre persone che ci hanno poi riferito. Non sappiamo se il servizio e’ reso a pagamento ma, per dirla come si diceva una volta, oggi non e’ coperto dalla mutua!
Quanto ai fondi regionali stanziati, il direttore dell'Asl fa riferimento ad uno stanziamento di 3 milioni 438 mila euro (di cui una parte a favore della ASL/Le1), ma non dice che e’ relativo ad una delibera della giunta regionale per la realizzazione di obiettivi prioritari per l’anno 2009 (D.G.R. 13 luglio 2009 n. 1222). Non e’ dato sapere, pertanto, se si tratta di fondi gia’ impegnati anche se non ancora erogati.
La questione, poco chiara, al di la’ di ogni aspetto tecnico, sara’ oggetto di un’interrogazione parlamentare che la sen. Donatella Poretti presentera’ in Senato la prossima settimana.