Il Comune di Livorno ha deciso di calcolare le rette per il ricovero di anziani ultrassessantacinquenni in RSA sulla base del reddito del solo assistito, come prevede il d.lgs. 109/98.
Il 29 settembre 2011 e' stata infatti convocata –
a seguito del digiuno di dialogo di 15 gg, attuato nel luglio scorso dal delegato provinciale Aduc, Gianfranco Mannini- la seduta congiunta delle Commissioni comunali permanenti “Garanzia/controllo” e “Sociale” con un unico argomento all’ordine del giorno: il diritto alle cure degli anziani malati in regime di ricovero e la compartecipazione degli utenti ai relativi costi.
Nel corso della seduta, il Sindaco Cosimi ha preso atto che il TAR Toscana -con ordinanza depositata in data 8 settembre 2011- ha disposto la sospensione della delibera con la quale il Comune chiamava alla compartecipazione economica anche il coniuge e i parenti di primo grado dell'assistito e ha accolto la richiesta di “autotutela” avanzata dall’Aduc, concordando con l’assessore all'integrazione sociale Gabriele Cantù, di dare piena attuazione all’ordinanza, non solo per colei che aveva proposto il ricorso, ma anche per tutti gli altri assistiti. Già dal prossimo mese, la compartecipazione al costo del ricovero nella RSA, sarà dunque calcolata sulla base della situazione economica del solo assistito.
Mannini, nel suo intervento, dopo aver espresso soddisfazione per un quadro giurisprudenziale definitivamente orientato a favore delle famiglie, nel ricordare che la Procura della Repubblica ha avviato l’indagine sull’esposto denuncia su cinque episodi nei quali sono state negate le cure essenziali ad altrettanti anziani, tre dei quali nel frattempo sono deceduti, ha sollecitato il Sindaco nella sua qualità di Ufficiale Sanitario, a chiedere alla Regione Toscana il commissariamento per inadempienza della ASL livornese.
Plaudiamo alla scelta del Comune di Livorno che ha posto fine ad una situazione di illegalita' protrattasi sino ad ora ed ha agito responsabilmente dando prova –in questa circostanza– di voler tutelare i propri cittadini (e le loro tasche) due volte: interrompendo la prassi illegittima del computo dei redditi dei parenti ed evitando una pioggia di contenziosi, i cui costi sarebbero comunque ricaduti sui contribuenti.
Dopo le ultime pronunce del Consiglio di Stato –infatti– e' ormai pacifico che le rette debbano essere calcolate con riferimento ai redditi del solo assistito ma la maggior parte dei Comuni d'Italia e' ancora inadempienti, costringendo i cittadini ad estenuanti processi amministrativi.
Ci auguriamo che l'esempio del Comune di Livorno sia seguito anche dagli altri Comuni che ancora oggi versano nell'illegalita', costringendo le famiglie italiane a sforzi economici ben oltre le proprie possibilita'.
Qui il canale web dell'Aduc dedicato alle Rsa