
Nel mondo esistono ben 400 specie di vongole, una varietà che ha destato l'attenzione non proprio culinaria degli scienziati.
Nelle acque basse delle barriere coralline tropicali delle isole Palau (Filippine) si trovano, ad esempio le vongole giganti del genere Tridacna, lunghe fino a un metro e mezzo e che possono raggiungere il peso di 300 kg. Le loro dimensioni hanno sollecitato la fantasia e diffuso la leggenda che le potenti valve fossero capaci di intrappolare un piede umano trattenendolo fino a far affogare il malcapitato, per poi digerirne il corpo.
La vongola filippina ha una carne blu scintillante che nasconde una caratteristica unica: la capacità di assorbire la luce solare fino al 95%.
In uno studio pubblicato nella rivista scientifica "Phisical Review Journals", un gruppo di ricerca, guidato dalla biofisica Alison Sweeney della Yale University (Usa), ha esaminate le potenzialità delle vongole giganti utilizzando un modello analitico per determinare la massima efficienza dei sistemi fotosintetici, basata sulla geometria, sul movimento e sulle caratteristiche di diffusione della luce.
La fotosintesi è un processo biochimico che permette agli organismi vegetali di produrre zuccheri e ossigeno, utilizzando l'energia solare, l'acqua e l'anidride carbonica.
Le vongole giganti vivono in simbiosi con alghe unicellulari fotosintetiche che crescono sulla loro superficie. Questi molluschi contengono strati di cellule sferiche chiamate iridociti: disperdono la luce solare verso la struttura cilindrica delle alghe che sono perfettamente allineate per ricevere la luce, ottenendo, così la massima efficienza nell'assorbimento luminoso e quindi dei processi di fotosintesi.
E' stato inoltre osservato come la vongola gigante modifichi la posizione del suo mantello carnoso, adattandolo all'inclinazione dei raggi solari che si verificano nel corso del giorno, ottimizzando l'esposizione.
Lo studio rivela la straordinaria efficienza quantica, cioè la misura della conversione della luce solare. Infatti, mentre l'efficienza quantica delle piante a foglia verde in un ambiente tropicale è del 14%, quella delle vongole giganti arriva al 67%.
I pannelli fotovoltaici riescono a convertire dal 10% al 25% dell'energia solare che ricevono, trasformandola in elettricità. In confronto, le vongole mostrano un'efficienza media più di tre volte superiore.
"La verità è che le vongole sono più efficienti nella conversione dell'energia solare rispetto a qualsiasi tecnologia di pannelli solari esistenti." Afferma la professoressa Sweeney. "Io e i miei colleghi continuiamo a studiare per capire in quale altro posto della Terra può verificarsi questo livello di efficienza solare".
La ricerca evidenzia i meccanismi biologici del mondo animale che potrebbero ispirare nuovi materiali. Le vongole giganti, infatti, offrono un modello per ottenere un assorbimento quasi completo della luce che può indirizzare verso l'applicazione nelle tecnologie future, sia per l'ingegneria (con prodotti efficienti di conversione) sia per la produzione di biomasse.
(Articolo pubblicato sul quotidiano
LaRagione del 18 Febbraio 2025)
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