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Gas mercato libero. No, non è possibile
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13 settembre 2024 12:43
 

Gas mercato libero? No, non è possibile! E’ questo il messaggio che oggi arriva dallo Stato nei confronti della liberalizzazione del mercato del gas. Il mercato tutelato era finito lo scorso 10 gennaio, col 70% degli utenti che era già in quello libero, il 15% di utenti cosiddetti vulnerabili che restava nel tutelato e l’altro 15% che aveva un anno di tempo per scegliere il gestore del servizio nel mercato libero, e nel frattempo usufruiva della tariffa Placet coi prezzi stabiliti dall’Autorità Arera. 

Autorità che oggi ci fa sapere che questa Placet è prorogata per un ulteriore anno “per dare più tempo ai clienti di esercitare una scelta maggiormente informata e una partecipazione più attiva alle dinamiche del mercato libero”.

Non era sufficiente un anno, dopo una decina di anni precedenti in cui il mercato tutelato avrebbe già dovuto essere abolito ma rimaneva con proroghe e proroghe decise dalla politica proprio con le stesse motivazioni oggi addotte da Arera?

Abbiamo l'impressione che siamo alla prima di successive proroghe. Così come è molto probabile che faranno col mercato dell’elettricità, che ha tre anni a partire dallo scorso 1 Luglio per consentire agli indecisi di scegliere il gestore del mercato libero.

E  questo accade perché è proprio fuori dal pensiero e dal dna dei nostri politici (governo e opposizione cambia poco) che concorrenza e mercato sono la vera opportunità per qualità ed economicità delle offerte e sviluppo dell’imprenditoria. Questi politici proprio non ci sentono, per loro gli utenti sono degli incapaci e dei trogloditi che hanno sempre bisogno della “mamma Stato” che gli dica come vivere.

Il risultato, al momento e per il futuro, sarà che questo mercato continuerà a non decollare, visto che è difficile per chi opera nel mercato libero far fronte alla concorrenza dello Stato che, facendo sempre tariffe più basse in quanto pagate anche coi soldi pubblici, pratica concorrenza sleale nei loro confronti. Col risultato che continueranno ad essere preferite le offerte “border line” di aziende che, per sopravvivere non si fanno tanti scrupoli, a partire dai metodi per il procacciamento dei clienti.

Per  chi volesse approfondire, quando Mario Draghi nel suo rapporto Ue sulla competitività parla di rivoluzionare tutto, è proprio questo che intende, sottolineando che le resistenze e i blocchi perché la nostra società ed economia siano all’altezza dei tempi, sono proprie le ideologie di chi vuole comandare e decidere su tutto.


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