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Italia: il 2008 quale speranza per i giovani? Quando la stampa e' regime
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Articolo di Giuseppe Parisi
1 gennaio 2008 0:00
 
"Non e' dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del fornaio che noi attendiamo il nostro pranzo, ma dalla loro considerazione all'interesse proprio".
(Adam Smith)


La scacchiera sociale
Esistono cittadini di classe A, sono capitani coraggiosi, capitalisti senza capitale che, insieme alla "casta" politica, occupano l'intera scacchiera, asfissiandola.
A seguire quelli di classe B, sono quelli che trovano certi vantaggi e spazi di movimento, occupando quadri della scacchiera in partnership con il partito politico, generando utili ad entrambi, e solo a loro.
In basso, i cittadini di classe C, quasi tutti, lavorano, producono reddito e ricchezza, pagano esose tasse, ma servono a mantenere lo sterile gioco della democrazia, non rappresentando loro, invisibili e non-esistenti, alcuna figura in movimento sulla scacchiera.
Beppe Grillo, ha dato voce agli invisibili, sostituendosi alla dialettica politica che non c'e'.
Al contrario, tutto intorno c'e' un silenzio assordante, imbarazzante per coloro i quali osservano il nostro Bel Paese dall'estero.
Pochi esperti lo avevano annunciato anni prima: il declino e la fine della "carta stampata". In Italia, tale viene mantenuta con la bombola di ossigeno accanto (finanziamento pubblico all'editoria).
Il fenomeno "Rete", "villaggio globale", inizia a far preoccupare i Signori dello "status quo", come Luca di Montezemolo, quando qualche tempo fa esortava la stampa cartacea, dando del parassita a quella in Rete.
A differenza dei rossi e risoluti colleghi politici cinesi, gli italiani risultano troppo impegnati a modificare colori, nomi, dando nuovi look a partiti politici fiammanti, posizionarsi sulla scacchiera, trovare accordi i piu' trasversali da grandi "alfieri". Pertanto sono sudaticci e distratti, non tengono dietro ai tempi moderni.
Ecco che il "potere" si esercita sugli "oggetti dei desideri "di un tempo, la carta stampata e la tele-radiofonia.
La Rete ancora non la conoscono, per fortuna. Sono rimasti ai tempi di Benito Mussolini. Ad esempio, "l'ordine dei giornalisti" una buona cosa voluta dal Duce, roba cosi' buona che ho tentato invano di spiegare le ragioni della sua esistenza a Palla, la mia cagnetta , ed ogni volta mi ringhiava. Questo per dire che in Italia anche i cani sono piu' liberi dei cittadini.
Una volta erano felici (i cittadini) -almeno cosi' sembravano i nostri padri- anche se erano un numero, quello del conto corrente bancario, adesso invisibile.
Bertinotti si agita tutto. Inizia in una dissertazione delle sue, in un elegante frac. Il tema da lui favorito, il "garantismo". Un tema la privacy e la libera informazione, che -guarda caso- ancora oggi, non trova in Italia una conformita' giuridico-legislativa. Per il Presidente Bertinotti, quello che "non e' scritto " non si puo' fare. Tante cose non si possono fare, compresa la libera informazione, senza veline, trucchetti per non-dire dicendo, censure reali. Bertinotti, non sara' strano che sui giornali finiscono solo intercettazioni di Berlusconi? Cosa vorra' dire? Che solo Berlusconi e' l'uomo delle compravendite di tutto, anche di senatori? Bertinotti, per favore, salvi il popolo italiano da ogni censura che quotidianamente soffoca il diritto, la legalita', la conoscenza di questo Paese. Presidente Bertinotti, non sara' forse meglio che lei vada semplicemente a Ballaro'?

Il colle piu' alto di Roma
Giorgio Napolitano, Presidente: ma cosa dice Grillo., l'Italia non e' quella di Grillo..
Grillo: per fortuna che Napolitano mi ha liberato dal peso, e' vero: l'Italia non e' quella mia, e' quella di Napolitano!
Giorgio Napolitano, Presidente: . gli Italiani devono riconquistare quell'animalita' che li contraddistingue...
Era una teoria del filosofo Adam Smith, con la planetaria differenza che il Presidente Napolitano e' diametralmente opposto per sue scelte personali (la sua e' una entusiasmante carriera da comunista nella filiera del Partito Comunista Italiano) a quell'illuminismo pensante di Smith, anticipatore della cultura sociale liberale.
Le teorie di Smith, erano che un Paese si puo' definire "ricco" solo quando il reddito pro capite e' alto, questo qualifica il tenore di vita dei cittadini di un Paese e, pertanto, della propria ricchezza. Il reddito di una Nazione, secondo Smith, e' matematicamente legato alla quantita' di prodotto medio, ottenuto da ciascun lavoratore (produttivita' del lavoro) moltiplicato per il numero dei singoli lavoratori, e dalla tipicita' dello stesso prodotto (vedi ad esempio alta tecnologia).
Per comprendere meglio la situazione italiana, bisognerebbe fare il dividendo del prodotto interno lordo (PIL) (quale?), per il numero dei lavoratori, e si dovrebbe fare per l'intera popolazione. Ci ritroveremmo ancora piu' poveri .
Se Adam Smith oggi fosse tra noi, ovviamente non sarebbe mai stato di sinistra, ma nemmeno un estimatore del capitalismo americano, piuttosto sarebbe quello che non riusciremo mai ad essere, un socialista liberale.
A tal riguardo, la storiella dei cinesi che una volta, per scavare una enorme buca di un raggio di 300 metri, arrivarono in 10 mila muniti tutti di un cucchiaio, e' vera. cosi' come intenderebbe risolvere la disoccupazione Bertinotti. E' finita diversamente, i cinesi mantengono il salario del "cucchiaio", arrivano con 10 mila ruspe.. e fregano il mondo intero.
Chissa' cosa direbbe Smith se oggi fosse tra noi.
Non si e' ben compreso quale "animalita' italica" il Presidente Napolitano consiglierebbe di far risvegliare, considerando che l'unico animale che hanno potuto conoscere gli sfortunati popoli del Soviet (il Presidente Napolitano ne e' stato il loro rappresentante italiano), e' stato quello del "gregge di pecore".
Abbiamo la classe politica della "dentiera": Prodi 68 anni, Berlusconi 71, Napolitano 80, Andreotti e' da museo: e' stato sette volte Presidente del Consiglio, si trova tra Governo, Camera e Senato, ininterrottamente dall'inizio della Repubblica Italiana (1946), credo un fenomeno che potra' capitare solo in Italia.
L'unico Paese al mondo a dover sopportare il peso del Vaticano economicamente (4 miliardi di euro all'anno) , e tutte le vaticane interferenze nelle decisioni nella vita politica del Paese.
L'unico Paese al mondo ad avere piu' macchine blu, e l'unico Paese occidentale dove un palazzo presidenziale costa numeri stratosferici che superano quattro volte quelli del Palazzo della Regina d'Inghilterra (dal libro " La Casta").
Il prodotto interno lordo (PIL) della Spagna e' passato dal 3% all'attuale 5%, l'Italia ha fatto il percorso inverso, dal 5 al 3.
L'Italia ha un tasso di disoccupazione spaventoso, ci superano ben 77 Paesi tra i quali anche la Romania, l'Ucraina, la Nigeria, la Cambogia.
L'Italia ha qualcosa in cui supera la maggior parte dei Paesi del mondo, e possiamo esserne fieri: il debito pubblico, che sfiora il 106% (fonti: UN, CIA, National Statistics Richard Owen).
Cosi' la stampa in Italia si occupa di pagine, pagine, pagine, pagine ed ancora pagine di cosa dicono i politici, diversamente dalla stampa europea, dove ci si occupa semplicemente di cosa i politici fanno.
Tuttavia quella italiana si difenderebbe bene. in effetti i politici italiani non fanno nulla se non blaterare giocando a scacchi.
La stampa e' l'ossatura, il suo valore direttamente proporzionale al grado di civilta' di un Paese, ed inversamente proporzionale al suo grado di incivilta'.
Quale esempio puo' venire per i giovani da questo tipo di stampa? Da questa classe politica inetta, incapace, corrotta, dedita al trasversalismo? Quale esempio per un giovane, che subito si accorge che lealta', legalita', pagare le tasse, rispettare la Legge, e' per gli stupidi? Viceversa delinquere, quanto meno, e' il lasciapassare per le cariche piu' onorevoli? Quali aspettative da questi politici cosi' diversi, alieni, lontani anni luce dai problemi della quotidianita' dei cittadini, giovani e meno giovani? Quale stimolo quando in Italia il Presidente di tutti i cittadini non puo' nemmeno essere eletto dai cittadini, diversamente e' eletto dai partiti, fa il suo dovere, li accudisce teneramente?
Un Presidente dei moniti. Il monito e' un appello ad abbassare i toni, a proteggere la privacy dei politici, a condannare il protagonismo dei giudici che osano fuori dalla conformita' alla quale sono stati relegati.
Il dr. Bruno Contrada, con ogni rilevanza all'aspetto umano per la sua malattia probabilmente incompatibile con il carcere, rimane l'uomo delle istituzioni pagato da noi per delinquere nei servizi segreti italiani. Sara' graziato.
Tuttavia la ricerca della legalita' non si fa guardando solo dietro, ma tendendola dritta in avanti. Il peggior nemico per noi siciliani, come per ogni italiano, non e' il dr. Contrada, ne' Provenzano, ne' Piccolo, ne' Riina, bensi' la mafia istituzionalizzata, quella dei colletti bianchi.
Sarebbe sufficiente adottare un principio etico, estendendone la portata a talune altre forme di reato. Queste dovrebbero includere il divieto a potersi candidare a cariche politiche e pubbliche per chi, gia' rinviato a giudizio, in attesa del processo in ogni sua sessione, richiedendo, anche se momentanee, le dimissioni.
Da intraprendere, inoltre, alcune misure che riguardano la nomina a ruoli, cariche ed incarichi pubblici di soggetti che avrebbero fatto insorgere condizioni di conflitto di interesse. Un codice etico gia' approvato dalla commissione nazionale antimafia, ma tralasciato dai deputati sia nazionali sia regionali siciliani, sia della destra che della sinistra.
Bertinotti, ci sei ancora o sei scappato a Ballaro'?
Il Blog di Beppe Grillo, a tal fine ha consegnato la petizione popolare con migliaia di firme, nelle mani del Presidente del Senato Marini, staremo a vedere.
L'Italia e' proprio avvolta nella fitta nebbia, solo a tratti si intravede qualche gabbiano. Penso alle amarezze, alle angosce silenti della gioventu' italiana, quella che uno dei tanti politici alieno definisce "mammona".
Io non sono un giovane, ormai, e sono un quasi fortunato. Penso ai meno fortunati, ai ragazzi precari di 20, 25, 30, a volte 35, che desidererebbero dormire la notte invece di essere inghiottiti dal bianco. Pensieri, tanti pensieri, le insoddisfazioni personali e l'incubo per l'incerto futuro. Desidererebbero che qualcuno gli sedesse accanto la notte, quando sono a letto, e che gli fosse letta, nel tranquillo silenzio, una fiaba che gli permettesse di rassenerarsi, addolcirsi, felicitarsi ed infine addormentarsi. Desidererebbero accanto i Padri, i nonni, che inizierebbero cosi'." Cera una volta la Pensione" .
Buon anno nuovo ai giovani, pieno di buone speranze. Buon 2008 a tutti.

P.S.
Ringraziamo il New York Times, l'inglese The Times e numerose altre testate tedesche, australiane, francesi, spagnole e perfino turche, che ci hanno spiegato l'Italia.
Ringrazio infine Beppe Grillo.
Se si puo', si mandino all'estero i propri figli per lo studio, suggerendo di restarci. Non esiste migliore investimento per loro.
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