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Sono diventati quattro i Paesi europei che garantiscono ai propri cittadini il diritto all'autodeterminazione
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Articolo di Donatella Poretti
20 febbraio 2008 0:00
 
Apprendo con grande soddisfazione e speranza che anche il Lussemburgo ha scelto la depenalizzazione dell'eutanasia. Se aggiungiamo la Svizzera, dove e' depenalizzato il suicidio medicalmente assistito, il Belgio e l'Olanda, sono ora quattro i Paesi europei che hanno deciso di combattere l'eutanasia clandestina e offrire a tutti i cittadini -e non solo a quelli con medici amici e complici- il diritto civile ed umano all'autodeterminazione.
Mi auguro che come la Svizzera, anche il Lussemburgo apra le porte ai non residenti, cosi' da permettere ai cittadini italiani di esercitare un diritto che oggi (e purtroppo anche domani) rimane sconosciuto in Italia. Nel nostro Paese, infatti, coloro che hanno fatto della legalizzazione dell'eutanasia una delle principali battaglie politiche, i Radicali e l'associazione Luca Coscioni, rischiano di essere disconosciuti da qualsiasi forza politica, evidentemente piu' attenta alle istanze del Vaticano. Un veto che colpisce non solo l'eutanasia ed i suoi proponenti, ma anche qualsiasi passo verso l'istituzionalizzazione del testamento biologico, considerato dai fondamentalisti cristiani non un passo obbligato verso il rispetto della volonta' del paziente, ma un affronto alla liberta' professionale dei medici (soprattutto di quelli cattolici).

* Deputata radicale della Rosa nel Pugno
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