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39 morti in incidenti stradali in un week end: la vera emergenza, altroche' militari nelle citta'
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Comunicato di Vincenzo Donvito
4 agosto 2008 0:00
 
Trentanove sono i morti in incidenti stradali in questo primo week-end di agosto, quattordici con meni di trentanni. E' il bollettino di morte del Dipartimento pubblica sicurezza, che ricorda come l'anno passato i morti erano stati esattamente gli stessi e nel 2006 erano invece "solo" trentaquattro. Gli incidenti di per se' sono stati meno (da 1.259 a 1.194). Polizia e carabinieri hanno mobilitato 36.188 pattuglie con il logico codazzo di decine di migliaia di multe, punti persi, patenti ritirate, etc..
Tutto questo avviene mentre nelle nostre citta', in modo particolare nei luoghi piu' visibili e scontati per i media, sono oggi comparsi tremila militari per garantire maggiore sicurezza (cioe' contro nomadi, immigrati, vari sbandati e piccola delinquenza). Innegabilmente problemi che esistono e che sono fastidiosi e pericolosi per i cittadini, ma che tutti –proprio tutti- sanno che la soluzione non e' solo quella dell'ordine pubblico e, soprattutto, non e' quello di spostare il problema altrove, cioe' nei mari che ci bagnano e negli altri Paesi che si affacciano oltre questi mari. Siamo consapevoli che alcuni voti si prendono mostrando il volto duro della legge e far si' che l'erba sia ben tagliata oggi nel proprio giardino. Nel contempo pero' non possiamo rilevare che, sia chi prende i voti come sopra e sia quelli che li contestano nelle istituzioni, sono totalmente inermi di fronte al massacro dei morti negli incidenti stradali. Inermi e colpevoli: i morti crescono e loro non hanno fatto nulla per impedirlo. Non ci si venga a dire che gli incidenti stradali mortali non possono essere previsti... perche' oltre ad essere ridicoli nel dire certe cose ci si benda gli occhi, per esempio, sul fatto che le autostrade oggi sono numericamente le stesse di decine di anni fa mentre il parco vetture circolanti e' decine e decine di volte maggiore. Prendere la patente di guida oggi e' molto difficile, ma solo perche' negli umilianti test degli esami si cade in trabochetti e in domande assurde, non certo perche' c'e' rigore di studi in assenza del quale non c'e' patente. I test antialcool sono ridicoli e quasi inesistenti.
Era grave la situazione col Governo precedente e continua ad essere grave con questo Governo, ma con l'aggravante, per quest'ultimo, che stanzia fondi per i militari nelle citta' piuttosto che per, per esempio, triplicare le pattuglie di carabinieri e polizia nelle strade. A nostro avviso, infatti, oltre ai terrificanti problemi infrastrutturali, per farsi meno male nel frattempo, c'e' solo la possibilita' di triplicare i controlli per strada... ma questo non fa prendere voti sulla modaiola xenofobia.....
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