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ABBRONZANTI IN MONTAGNA
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Comunicato 
17 dicembre 2001 0:00
 


CREME ABBRONZANTI IN MONTAGNA, ATTENZIONE ALLA SCADENZA!

Roma, 17 Dicembre 2001. Tempo di montagna, di neve, sole, freddo e vento. La neve -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- riflette i raggi del sole 4 volte piu' della sabbia (+400%) ed ha effetti piuttosto aggressivi sulla pelle. La minore distanza dal sole, quindi l'aumento delle radiazioni, il freddo e il vento completano l'opera. Occorre quindi una buona crema solare per evitare le scottature e danni maggiori, quali il melanoma.
Molti consumatori utilizzano le creme tenute in cassetto dalla passata estate. Ma sono ancora efficaci?
Anche le creme abbronzanti hanno una "scadenza" ma pochi ne sono a conoscenza. La legge prevede che, oltre all'elenco degli ingredienti, sia indicata anche la data di scadenza per le creme che hanno una durata superiore ai trenta mesi. Per quelle da utilizzarsi entro i trenta mesi non e' scritta la scadenza, perche' si suppone che entro tale periodo gli abbronzanti vengano utilizzati dal consumatore.
Le creme abbronzanti sono costituite da una emulsione di grasso, acqua e filtro solare ed e' proprio la presenza del grasso che pone il problema della durata delle creme, perche' puo' rapidamente degradarsi, soprattutto se viene esposto al calore (sabbia, sole) e far perdere efficacia al prodotto. Gli abbronzanti acquistati la scorsa estate devono essere controllati: basta sentire l'odore e testare la consistenza. Cattivo odore e una eccessiva fluidita' non depongono a favore del riutilizzo.
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