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ACQUA: LA SPRECHIAMO?
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Comunicato 
29 giugno 2005 0:00
 

Roma, 29 Giugno 2005. Quindici giorni senza pioggia e nei media e' allarme siccita'. Colpa di Giove Pluvio che non si manifesta e soprattutto degli sprechi, specialmente quelli domestici. Ma e' proprio cosi'? Vediamo.
Il 71% del globo terrestre e' ricoperto di acqua. Sembrerebbe sufficiente per evitare carenze, conflitti ed epidemie. Purtroppo le acque dolci rappresentano solo il 2% dell'acqua disponibile mentre il restante 98% e'acqua salata. Di quel 2% l'acqua utilizzabile e' solo l'1%, perche' il resto sta nei ghiacci polari (75%) o nel sottosuolo (24%), ed e' mal distribuita e mal utilizzata. Se per le esigenze di vita bastano 2,5 litri al giorno, in realta' nel nostro Paese ne consumiamo ben 215. Vediamo la ripartizione.
1. Il 23% per pulizie personali (bagno, doccia, denti e mani);
2. il 14% per lavaggio (vestiti, biancheria, piatti e pentole);
3. il 13% per usi di cucina (cottura, verdura, frutta);
4. il 28% negli sciacquoni di gabinetto;
5. il 14% nelle annaffiature;
6. l'8% in perdite di impianti.

Siamo quindi responsabili del cattivo uso di una risorsa indispensabile? In parte si', ma il nostro apporto al consumo e' minimale. La Fao ha calcolato che su 5000 chilometri cubi di acqua consumati nel mondo, circa 3.500 vanno all'agricoltura, 1.000 circa all'industria e circa 200 agli usi civili. Dunque il maggior consumo e' quello agricolo e in questo settore si dovrebbero sfruttare sistemi di irrigazione piu' razionali. C'e' poi l'acqua salata che potrebbe essere utilizzata con opportune tecniche di desalinizzazione che potrebbero essere sviluppate per l'abbattimento dei costi. Certo e' che fa impressione pensare che ogni volta che giriamo la leva dello sciacquone buttiamo via circa 10 litri di acqua potabile.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc.
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