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AUMENTO DEI PREZZI: ABOLIRE UNA VERGOGNA, LA TASSA SULLA TASSA
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Comunicato 
27 agosto 2002 0:00
 


L'ADUC SCRIVE AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Roma, 27 Agosto 2002. Riportiamo la lettera inviata al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dal segretario dell'Aduc, Primo Mastrantoni. Signor Presidente,
apprendiamo dell'intenzione del Governo di bloccare i prezzi controllati. Riteniamo l'iniziativa inefficiente e controproducente. Inefficiente perche' al termine del blocco si determinerebbe un aumento dei prezzi, maggiorati degli interessi. Controproducente perche' un intervento sulle societa' quotate avrebbe come effetto la caduta rovinosa del valore delle azioni. Le proponiamo, in alternativa, una iniziativa che ponga fine ad una vessazione che riteniamo una vera e propria vergogna nazionale: l'abolizione della tassa sulla tassa. Si tratta di un tributo che riguarda alcuni beni e servizi, ad esempio la benzina, il gas, l'elettricita' il canone Rai, che oltre ad essere assoggettati ad imposte, nazionali e locali, subiscono l'imposizione dell'IVA. Ad una tassa, l'imposta, si aggiunge cosi' un'altra tassa, l'IVA calcolata sull'imposta stessa. Gia' la Corte di Cassazione sentenzio' che "...un prelievo fiscale non puo' costituire, in tutto o in parte, base imponibile per un nuovo prelievo di analoga natura." (SS.UU, Corte di Cassazione, sentenza n. 3671/97).
Nel 1997 calcolammo che la tassa sulla tassa faceva affluire nelle casse dello Stato qualcosa come 10mila miliardi di lire. Oggi l'introito sarebbe piu' rilevante. Abolire la tassa sulla tassa, oltre ad essere un atto di giustizia fiscale e di rispetto delle sentenze dell'alto consesso, renderebbe disponibile una quantita' enorme di denaro, restituendolo ai cittadini. Si rilancerebbero i consumi, si contribuirebbe a rimettere in moto l'economia e lo Stato incasserebbe la sua parte con la tassazione sui consumi.
La ringraziamo per l'attenzione. Con cordialita'
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