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Banda larga. L'Italia impegnata in questioni 'condominiali'
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Comunicato di Primo Mastrantoni
28 settembre 2010 11:14
 
  La Commissione europea ha adottato misure complementari per favorire l'introduzione e l'adozione della banda larga veloce e ultraveloce nell'UE: accesso regolato alle reti di nuova generazione, programma relativo allo spettro radio e modalita' di incentivazione nelle reti veloci.
L'accesso alla banda larga veloce e ultraveloce potrebbe esercitare un effetto rivoluzionario nella vita quotidiana, analogo a quello generato dalla ferrovia oltre un secolo fa. Le connessioni ad alta velocità agevolano il lavoro da casa e durante gli spostamenti, consentono di istituire nuovi servizi interattivi in linea in diversi settori, tra i quali l'educazione e la salute (ad esempio, la telediagnostica). Concorrono ad abbassare i costi delle PMI, rendendole più concorrenziali e apre la via a una nuova era di servizi video digitali, controllati dagli utilizzatori e ad alta definizione.
Mentre gli Usa aprono lo spettro tv ai servizi a banda larga (wireless ad alta velocita'), precedendo l'Europa, i nostri governanti arrancano, nonostante le comunicazioni del presidente dell'Agcom che, preoccupato, dichiara che "la rete mobile è a un passo dal collasso". Lo Stato ricaverebbe 3 miliardi di euro dalla vendita delle frequenze liberate dalla tv analogica, invece si discute di quisquilie e pinzillacchere. Si dedicano energie alla questione sulla vendita e l'affitto di un miniappartamento Montecarlo. Siamo proprio un Paese "senza nocchiere in gran tempesta".
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