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IL BELGIO APPROVA LA CLONAZIONE UMANA TERAPEUTICA: UNA SPERANZA IN PIU' DALL'EUROPA
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Comunicato 
4 aprile 2003 0:00
 

MENTRE IN ITALIA, LO STESSO GIORNO, SI PROCEDE CONTRO LA NEGAZIONE DELLA RICERCA SCIENTIFICA E DELLA SPERANZA
Firenze, 4 Aprile 2003. La Camera belga ieri ha approvato in via definitiva una legge che consente le ricerche sugli embrioni umani in vitro e la clonazione a scopi terapeutici. Questo voto arriva dopo quello favorevole del Senato nello scorso 5 di dicembre. La legge vieta la clonazione umana riproduttiva e l'uso degli embrioni a fini commerciali, ed ha registrato una maggioranza consistente: 80 contro 26 (e altrettante astensioni).
Ancora una nuova prospettiva in Europa per una delle punte avanzate della ricerca scientifica con l'uso delle cellule staminali embrionali. Dopo la Gran Bretagna e alcune comunita' autonome della Spagna, la speranza oggi passa anche dal Belgio. Ed ' la speranza per i malati di Sla, di Alzheimer, e altri malattie che oggi sono considerate incurabili, e dove la medicina si limita al mantenimento su un percorso irreversibile di morte.
Il voto di ieri alla Camera del Belgio e' contemporaneo a quello dell'Italia, che ha bandito ogni ricerca sulle cellule staminali embrionali (la finalita' della clonazione -riproduttiva e terapeutica- e' esclusa da ogni brevettabilita' delle invenzioni biotecnologiche).
Due Camere, due Paesi, entrambi dell'Ue, ed entrambi confermano che, sulle cose che hanno un valore estremo, la visione d'insieme e' assente.
Deprecare la mancanza di unita' nell'Ue? In senso politico/teorico potrebbe essere cosi', ma nella pratica .. meno male che esistono queste differenze, perche' se l'uniformazione dovesse essere al livello oscurantista italiano (e nel nostro Paese, visto il condizionamento della Chiesa romana, non potrebbe essere altrimenti), anche la nostra speranza ne avrebbe un bel colpo.
Inoltre, sembra che non sia lontana la possibilita' che il turismo sanitario non continui ad essere tale, e che da "turismo" si trasformi in diritto. La decisione di un malato su dove sara' meglio farsi curare, e' uno degli obiettivi che i ministri della Sanita' dei Paesi dell'Ue si sono dati. E avere Paesi -come il Belgio da oggi- all'avanguardia di questa ricerca, fa gioco alla speranza di coloro che le nostre leggi hanno condannato a morte.

Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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