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BENZINA: SCONTO FISCALE A TEMPO O RIDUZIONE DELL'ACCISA?
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Comunicato 
17 febbraio 2003 0:00
 
IL MERCATO E I CONSUMATORI HANNO BISOGNO DI MENO TASSE, NON DI CONCESSIONI
Firenze, 17 Febbraio 2003. Il ministro delle Attivita' Produttive, Antonio Marzano, ha confermato le sue intenzioni di ridurre l'accisa sulla benzina in vista di probabili aumenti che si potrebbero verificare per un conflitto armato con l'Iraq.
Non possiamo che plaudire ad una simile intenzione.
Ma auspichiamo che il ministro non faccia uno sconto fiscale a tempo, come e' stato fatto, per esempio, negli anni passati, ma una vera e propria riduzione delle tasse sui carburanti.
La differenza non e' da poco.
E' sostanziale. Perche' in uno Stato di diritto e in una economia di mercato bisogna conquistarsi la fiducia di consumatori e mercato incentivando, per l'appunto, consumi, mobilita' e concorrenza dei prodotti. Se per fare questo si usano delle concessioni, inoltre a tempo, si fa solo opera di buon feudatario, ma non un'operazione di politica economica che affida la definizione del dopo alla capacita' del mercato piuttosto che agli umori di chi ci governa, ed alle sue necessita' di un dranaggio fiscale facile li' dove e' sicuro che alcuno si possa tirare indietro.
Il mercato dei carburanti e' molto ingabbiato da una sorta di duopolio tra Agip-Ip (Stato italiano) e le aziende petroliere che fanno capo all'Unione Petrolifera. Siccome sappiamo che non e' dietro l'angolo la cessione totale dell'Agip-Ip, che almeno si intervenga per rendere meno invasiva la presenza dello Stato dal punto di vista fiscale, favorendo cosi' la nascita di nuovi attori, la cui presenza nel mercato non potra' che portare ad una riduzione dei prezzi alla pompa.
E questo, per l'appunto, non puo' essere fatto con concessioni temporanee, ma dando potere al mercato e ai consumatori.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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