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BOLZANO: NIENTE PANE FRESCO DI DOMENICA E FESTIVI, ARTIGIANI PROFESSIONISTI... MA LI VOGLIONO I TURISTI?
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Comunicato 
4 maggio 2007 0:00
 

Firenze, 4 Maggio 2007. La giunta provinciale di Bolzano ha approvato il nuovo disegno di legge provinciale sull'ordinamento dell'artigianato. Spicca il divieto di panificazione la domenica e gli altri giorni festivi e gli artigiani che, per iscriversi alla camera di commercio, devono aver frequentato una scuola professionale e svolto un tirocinio di 18 o 24 mesi.
Ci resta oscura la decisione sull'iscrizione alle camere di commercio. La tendenza semplificativa in Italia e in Europa, sta gia' prendendo in considerazione la possibilita' di abolizione di queste camere, ma qui si possono avere anche idee diverse. Ma ci chiediamo, per esempio, quale scuola professionale debba aver seguito una persona per lavorare in proprio come impresa di pulizia e quale tirocinio debba seguire. Di esempi se ne possono fare a iosa, ma crediamo di aver espresso il nostro dubbio/critica.
Per il divieto festivo di panificazione, ci domandiamo se una provincia con economia turistica cosi' alta e rinomata anche per qualita', abbia intenzione di mandar via i visitatori. Oggi il pane fresco nei festivi si trova anche nelle citta', per cui andando in vacanza nelle Dolomiti, invece di stare meglio si stara' peggio, a meno che qualcuno non ci convinca che il pane raffermo e' meglio di quello fresco o che nei ristoranti e' meglio il pane precotto e presentato come fresco dopo un passaggio nel forno della cucina che non quello che viene direttamente dai forni a legna. Ci risulta che l'Alto Adige sia una provincia di ottima arte culinaria... puo' questo conciliarsi col pane raffermo o precotto?
Certo che in un clima di liberalizzazioni (che ha coinvolto anche i fornai nei cui locali di vendita, secondo il decreto Bersani, si puo' anche consumare direttamente i loro prodotti), le decisioni del Governo della provincia di Bolzano vanno nella direzione contraria.
I consumatori di Bolzano credo che si organizzeranno per conto loro, se vogliono vivere e lavorare piu' liberi, per cercare di far cambiare idea ai loro amministratori. Noi che a Bolzano non abbiamo insediamenti territoriali possiamo dare il nostro contributo chiedendo a chi ha intenzione di andare in quella provincia, per lavoro o per turismo, di valutare bene le difficolta' che avranno e se non sia il caso di comunicare il loro dissenso con il non-consumo.
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
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