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CANONE/TASSA RAI. ALTRO CHE AUMENTI... E' POSSIBILE DIMEZZARLO, BASTEREBBE RISPETTARE LA LEGGE
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Comunicato 
19 dicembre 2007 0:00
 

Firenze, 19 dicembre 2007. Ieri, il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, ha firmato il decreto che fissa a 106 euro l'ammontare del canone Rai per l'anno 2008. Per Gentiloni, questo consentira' alla Rai di coprire i costi che prevedibilmente verranno sostenuti il prossimo anno.
Alle inevitabili polemiche sollevate dall'opposizione, che quando era al Governo ha fatto esattamente la stessa cosa, risponde Fabrizio Morri, capogruppo del Pd-Ulivo in commissione Vigilanza Rai: "A meno che, accentuando le difficolta' nelle quali gia' versa l'azienda, non si desideri che la Rai soccomba nella sfida delle televisioni commerciali".
A Morri, cosi' come a tutti i "vigilini" parlamentari, chiediamo se davvero sia compito del servizio pubblico quello di competere con le tv commerciali. Dove e' scritto? Qual e' la legge di riferimento?
Ma anche se lo fosse (cosa che contraddirebbe la sua natura di servizio "pubblico" e quindi non "commerciale"), perche' competere barando, grazie a centinaia e centinaia di milioni di euro in tasse prelevate ogni anno dai cittadini a suon di minacce, controlli a domicilio, Guardia di Finanza, cartelle esattoriali, fermi amministrativi e pignoramenti?
Due consigli al legislatore, di destra e di sinistra, se intende davvero cambiare strada:
1. abolire il canone e privatizzare la Rai, cosi' da permetterle di competere con le tv commerciali ad armi pari. Chissa', forse potrebbe cosi' finire l'odioso duopolio televisivo, e la Rai potrebbe informare i cittadini liberamente senza dover rendere conto ai governanti di turno.
2. ma se proprio non c'e' questa volonta', perche' la Rai e' strumento troppo prezioso per la sopravvivenza dei partiti, almeno la si smetta di menarsela con gli "aumenti per far fronte all'inflazione".
La Rai ed il Governo continuano a bendarsi gli occhi di fronte ad una evasione del canone/tassa di circa un miliardo di euro ogni anno da parte delle aziende, tasse evase che risolverebbero ogni suo problema finanziario e potrebbero portare ad un dimezzamento del canone per le famiglie italiane. Ovviamente, invece dell'ira dei cittadini, facilmente ignorabile, i politici dovrebbero affrontare la ben piu' "pericolosa" reazione delle varie organizzazioni industriali. (1)

Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc

(1) Settore dedicato al canone Rai con le nostre indagini sull'evasione aziendale:
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