testata ADUC
La catena di sant'Antonio per un detergente cancerogeno che cancerogeno non e'
Scarica e stampa il PDF
Comunicato di Primo Mastrantoni
19 febbraio 2009 0:00
 
Un tempo la catena di Sant'Antonio si effettuava con le lettere, oggi si e' passati alle piu' comode e-mail, che costano meno e soprattutto si diffondono piu' rapidamente. Quel che rimane costante invece e' la non attendibililita' del contenuto (diremmo stupidita', ma non ce lo permettiamo) che purtroppo fa ancora presa, perche' stimoli riflessi incontrollati di paura. Circola, infatti, e di nuovo, la "notizia" che un noto componente di shampoo e saponi e' cancerogeno. L'annuncio viene dall'America e oltre a contenere presunte affermazioni di produttori del tipo "Si', sappiamo che il lauril solfato sodico e' cancerogeno ma non possiamo farne a meno", contiene inviti all'acquisto (!!!) di prodotti che non contengono il pericoloso cancerogeno. Si tratta del lauril solfato sodico (sodium laureth sulfate o SLS), un tensioattivo che migliora la capacita' di penetrazione dell'acqua nello sporco e quindi pulisce piu' a fondo. L'effetto visivo e' quello di abbondante produzione di schiuma. Il lauril solfato sodico viene estratto dalla noce di cocco o di palma e il Comitato europeo per la sicurezza dei cosmetici ne ha escluso la cancerogenicita'. Un uso frequente e massiccio puo' certamente provocare irritazione della pelle, in particolare nelle persone sensibili, ma la cancerogenicita' e' puro frutto di fantasia.
Pubblicato in:
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS