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CLASS ACTION. LA NON-RIFORMA DEL GOVERNO. I NOSTRI EMENDAMENTI
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Comunicato 
4 dicembre 2007 0:00
 

Firenze, 4 Dicembre 2007. Il Governo, tramite il ministro della Giustizia Clementa Mastella, ha presentato il proprio emendamento (1) alla class action cosi' come era stata votata dal Senato. E proprio non ci siamo, perche' ha voluto accontentare tutti coloro che hanno un potere, a discapito dei soggetti deboli e senza potere, cioe' i consumatori e i danneggiati piu' in generale.
Oltre ad una serie di restrizioni per l'accesso a quest'azione giudiziaria (comprensibile per evitare gli abusi), Il ministro Mastella ha reso contenta Confindustria, Ania, banche e grandi gestori di servizi, nonche' avvocati. Per questi ultimi ha tolto il tetto del 10% massimo di compenso rispetto al valore del rimborso della causa, per i primi ha di fatto reso inagibile questo procedimento. Vediamo perche':
1 - possono andire in giudizio solo associazioni finanziate dallo Stato ed altre associazioni riconosciute dal giudice come rappresentative di interessi diffusi, a dispregio del diritto dei singoli cittadini (art.24 della Costituzione) di tutelare in giudizio i propri interessi.
2 - questi procedimenti riguarderanno solo i consumatori e gli utenti, cioe' solo color che il codice del consumo (art.3) definisce "persona fisica che agisce per scopi estranei all'attivita' imprenditoriale o professionale eventualmente svolta". Quindi un artigiano, un professionista, una pmi o un qualunque soggetto detentore di partita Iva che abbia ricevuto un danno, e' escluso. Cause contro bond Cirio, Argentina e Parmalat riguarderanno solo pochissimi soggetti. Altrettanto per un contratto telefonico truffaldino.
3 - dopo la sentenza favorevole, il meccanismo per il risarcimento e' terrificante. Il ministro Mastella -come dice lui (2)- "in un'ottica di semplificazione", ha pensato bene di confermare quanto approvato al Senato. Quindi, avendo avuta ragione, il singolo dovra' fare un tentativo di conciliazione con la controparte per avere il dovuto, e se cio' non funzionera' si va a fare una causa civile. Dire che ci vorranno per tutto dieci anni, e' essere ottimisti.
4 - i consumatori che avranno diritto al rimborso saranno solo quelli che si saranno preventivamente iscritti in giudizio. Chi non l'ha fatto potra' fare causa per conto proprio ma non usufruire della sentenza. Un'azione o un contratto riconosciuto illecito, sarebbe tale solo per quelli che avranno avuto il privilegio di essere preventivamente informati della formazione della causa. Alla faccia della semplificazione e dei diritti dei cittadini.

La nostra proposta di legge rimane valida a tutti gli effetti (3), ma nel frattempo, per evitare un disastro ancora piu' grave di quanto accadrebbe se fosse approvato l'emendamento del Governo, grazie agli onorevoli Donatella Poretti, Marco Beltrandi, Lanfranco Turci, Enrico Buemi, Roberto Villetti (RnP) e Franco Grillini (misto), abbiamo fatto proporre una serie di emendamenti (4) nello spirito delle critiche che abbiamo sopra rilevato

Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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(2) IlSole24Ore del 4 dicembre 2007, pag.30
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