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CRIMINALITA'. UNA PROPOSTA PER NAPOLI E TUTTE LE NAPOLI D'ITALIA: SOFFOCARE LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI LEGALIZZANDO E CONTROLLANDO IL MERCATO DELLE DROGHE
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Comunicato 
3 novembre 2006 0:00
 

Firenze, 3 Novembre 2006. Sono ormai giorni che si parla molto dell'emergenza criminalita' a Napoli. Si parla di inviare l'esercito, di aumentare le forze di polizia, di costruire piu' carceri per non dover ricorrere ad indulti o amnistie, di rendere la giustizia piu' efficace, di sostituire i rappresentati dello Stato.
Su alcuni di questi punti non possiamo non essere d'accordo. Rimane il fatto che Napoli, come molti grandi centri urbani in Italia, e' vittima della diffusa illegalita', di cui il traffico di droga e' parte fondamentale.  Grazie alla droga, si arricchiscono enormemente le organizzazioni criminali grandi e piccole (si parla di introiti dal traffico di droga che superano di quasi due volte l'entita' della manovra finanziaria), e si costringono i tossicodipendenti a delinquere per pagarsi quelle dosi che il mercato nero fornisce a prezzi altissimi. Piu' partite di droga sequestrano le forze dell'ordine, piu' si alzano i prezzi della droga sul mercato nero, piu' i tossicodipendenti delinquono. E impegnare piu' poliziotti nel contesto della guerra alla droga non fa altro che alimentare questo circolo vizioso.
Un primo importante ed efficace provvedimento per Napoli, e tutte le Napoli d'Italia, e' la legalizzazione ed il controllo del mercato delle droghe. Verrebbero immediatamente a mancare miliardi di euro di introiti per la criminalita' piu' o meno organizzata. I giovani che cadono nella tossicodipendenza non sarebbero costretti a delinquere, e avrebbero la possibilita' nel frattempo di iniettarsi nelle vene -sotto il controllo di un medico- sostanze controllate, limitando il danno alla loro salute (nonche' alle casse dello Stato e delle Regioni).
Questo sarebbe un primo importante segnale del Governo contro le organizzazioni criminali, per ristabilire la presenza dello Stato e la sovranita' della legge.

Pietro Yates Moretti, consigliere Aduc
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